Quei mostri sportivi con tanti cavalli

Quei mostri sportivi con tanti cavalli Quei mostri sportivi con tanti cavalli Le moto di grossa cilindrata e di elevate prestazioni, dette comunemente «super sportive», sono una gioia per chi viaggia. La loro potenza è tale da essere attualmente al centro di un dibattito tra l'associazione del costruttori nazionali e gli importatori appartenenti allTJnicmc. Il motivo del contendere è dovuto alla richiesta italiana di limitare le potenze massime assolute a 100 Cv, come in Germania, mentre l'Unione è contrarla a qualsiasi «stop». Lo scontro cela la realtà di una produzione italiana legata a moto sportive al massi, mo bicilindriche, dove viene privilegiata la componente ciclistica rispetto all'esuberanza del motore. Però, resta il problema di vedere sulle strade di tutti 1 giorni moto con potenze simili a quelle che gareggiano in pista e guidate da chiunque. Comunque, in nessun altro settore c'è una cosi affascinante sofisticazione tecnica. Persino, alcune auto da competizione hanno copiato da queste supermoto il sistema di alimentazione con 5 valvole per cilindro, adottato e brevettato, per quanto riguarda l'inclinazione reciproca delle valvole, dalla Yamaha nella «FZ» stradale. Attualmente la Yamaha importa due moto dedicate ai clienti sportivi: la «FZR 1000 EX-UP» e la «FZR 750 R». Entrambe dotate di te¬ laio in lamiera di alluminio e con un 4 cilindri 4 tempi e 5 valvole per cilindro, si differenziano per la specializzazione. La «750» è stata pensata per le gare superbire e costa oltre 34 milioni, mentre la «EX-TJP», con un motore ancora più generoso (145 Cv a 10.000 giri/min.), permette una guida più rilassata grazie anche ad un sistema di parzializzazione dello scarico, novità assoluta nei motori 4 tempi, che ottimizza la resa ai regimi bassi. La Suzuki Italia importa quest'anno 1.000 esemplari della «GSX 1100 R», degna discendente delle moto che tanto bene hanno figurato nelle gare di durata. La Suzuki ha sperimentato qui il raffreddamento dei cilindri ad aria e olio, una raffinatezza adottata solamente dalle Porsche da competizione alcuni anni or sono. Anche sulla «1100 R», come sulla «GSX 750 R», il telaio in alluminio a doppia culla ingabbia un motore 4 cilindri, nascosto alla vista da una profilata carenatura. Prezzo 15 milioni. Dalla KawasaM una 750 ce tipo superblke e una 1000 ce più fruibile ma pur sempre ipervitaminlzzata (137 Cv alla ruota). Come sempre accade, la moto di minor cilindra¬ ta è anche la più costosa (24 milioni) a causa delle esasperazioni tecniche che portano il peso totale a sfiorare i 185 kg. La Honda può vantare per la sua «VFR 750 R» il titolo di Campione del Mondo Superblke, anche se la moto in vendita, raffinatissima per quanto riguarda il telalo, è la più scarsa in fatto di potenza: «solo» 107 Cv alla ruota. Alle «race-replica» giapponesi l'Europa oppone una vera moto da corsa: la Bimota «YB 4 750 E.I.», dotata di iniezione elettronica multipoint per il suo motore di origine Yamaha. La Bimota rappresenta il non plus ultra in fatto di raffinatezze tecniche. Peso 180 kg, prezzo oltre 30 milioni. A metà prezzo, ma con metà cilindri, ecco la Ducati «851 Strada», pensata per le corse, con motore raffreddato ad acqua e dotato di iniezione elettronica Weber-Marelli: 109 Cv, 165 kg. Per chi vuole infine distinguersi per la scelta controcorrente, con «solo» 100 Cv alla ruota, vi è la BMW «K 1» che rappresenta il ritomo BMW nella torrida arena delle moto sportive. Il 4 cilindri piatto, raffreddato a liquido e con iniezione, ha 4 valvole per cilindro. La carenatura della moto, che si estende anche nella zona della ruota anteriore, offre un minimo di bagagliaio grazie a 2 bauletti posteriori. Fabio Fazi li poderoso aspetto della nuova BMW Kl: una maxi-sportiva

Persone citate: Fabio Fazi, Marelli

Luoghi citati: Europa, Germania, Italia