In Cina cominciano le condanne a m

In Cina cominciano le condanne a m Si teme per la sorte di centinaia di arrestati In Cina cominciano le condanne a m Le prime 3 a Shanghai per la strage del treno - Imminenti altri processi PECHINO — secondo atto deUa grande repressione: a Shanghai sono state inflitte le prime condanne a morte dopo la tragica Primavera cinese. Tre uomini saranno giustiziati «al più presto possibile» (con un colpo di pistola alla nuca in un luogo pubblico, addebitando il costo del proiettile alla famiglia della vittima) per l'incendio del treno che il 6 giugno scorso travolse una folla di manifestanti sui binari, uccidendone sei L'accusa è «distruzione di mezzi pubblici e interruzione dei trasporti». Altri sette arrestati in relazione allo stesso episodio verranno processati nei prossimi giorni. Si teme per la sorte deUe centinaia di persone finite in carcere per reati più gravi, come l'uccisione di militari, il furto d'armi e munizioni, l'organizzazione di gruppi controrivoluzionari. Nella capitale sono stati arrestati altri due dei 21 leader del movimento per la democrazia uno è stato denunciato da un parente presso U quale si era rifugiato in Mongolia, l'altro si è costituito. Il Quotidiano del popolo rilanciava ieri, con un linguaggio che pareva ormai appartenere al passato, gli appelli alla lotta di classe: «La guerra contro il complotto non è finita». (A pag. 5 servizi di Fernando Mezzetti e Renata Pisa). Shanghai. Xu Guoming, in un'immagine tratta dalla tv cinese, dinanzi al tribunale che l'ha condannato a morte

Persone citate: Fernando Mezzetti, Renata Pisa

Luoghi citati: Cina, Mongolia, Pechino, Shanghai