La cosmologia in hit parade di Luciano Genta

La cosmologia in hit parade La cosmologia in hit parade Lo scaffale c^ù IL libro di Hawking Dal big bang ai buchi nen e entrato nella cinquina dei finalisti al premio -Bancarella- Si può pensare lutto il male possibile dei premi letterari, ma la not lzia. sia pur piccola, e buona: è cosi raro che la scienza produca best seller Come e emerso dal sondaggio del premio -Cortina-Ulisse— ne parliamo in questo stesso numero di Tuttoscunze — tra chi ha comprato almeno un libro negli ultimi sei mesi, solo 111 per cento ha scelto un titolo di scienza. Resta da vedere, dietro ti successo di Hawking, quanto la domanda di aggiornamento scientifico si mescoli con un nuovo bisogno di -meta-fisica-. Si può chiedere alla scienza di -rimettere ordine- nel caos postmoderno di quella che Gianni Vattimo, nel suo ultimo libro, ha chiamato -la società trasparente-, dove tutto è frammentario e effimero? Si intitola proprio Caoj un piacevole e avvincente libro del giornalista scientifico del -New York Times-, James Olelck. edito da Rizzoli. GII scienzati del caos esplorano ciò che alla scienza classica appariva insplegabtle. perché irregolare, discontinuo. Incostante, imprevedibile. Gleick ci fa conoscere fisici e biologi che usano il computer come un flipper e si avventurano In un bricolage di formule e modelli matematici. Il più noto tra 1 tanti citati è Benoit Mandelbrot. li teorico dei frattali: una chiara sintesi delle sue scoperte, che hanno le loro radici in Cantore Peano, si può leggere nel volumetto edito da Theoria, La geometria della natura, con un Intervista all'autore di Olulio Giorello. -Curve non lisce-, come un fiordo finnico, una nube. 11 fumo di una su;.ii et t a. il grafico del battiti cardiaci, la superficie Interna di un polmone: con I loro margini frastagliati, al matematici sembrano -oggetti patologici, mostruosi-, dice Mandelbrot. invece per la natura sono -la regola-. Naturalmente queste -regole del caos- si possono descrivere, sarebbe una pretesa eccessiva volerle spiegare. Dice il fisico americano Edward Harrison: -Soltanto noi creiamo e strutturiamo gli universi dove si svolge la nostra vita e nessuno di tali universi è o può essere l'Universo-. Per dimostrarlo ha condensato nel libro Le maschere dell'Universo i Rizzoli » una breve storia delle cosmologie. 11 cammino dal Mito alla Ragione, dalla magia del primitivi alle scienze di Newton e Darwin, per approfondire poi la fisica del '900, tra relatività e quanti, e analizzare come sono cambiate le nostre concezioni dello spaziotempo, le nostre idee sulle origini e il futuro dell'Universo. Harrtson è un divulgatore, fin troppo facondo e a tratti enfatico, che socraticamente vuol Insegnarci a convivere con il dubbio: abbiamo sempre bisogno di -farci una ragione- ma I nostri schemi concettuali non sono che -maschere- e nessuna maschera è eterna: la nostra è solo l'ultima, non per questo e la più nuova o la più vere. Per chi. su questi argomenti, vuol andare oltre la divulgazione, possiamo qui solo segnalare tre titoli della Bollati Boringhleri: i saggi di Paolo Rossi. La scienza e la filosofia dei moderni, tra "400 e '700. riproposti in una nuova stesura: / nomi del tempo, ria Newton al dopo Einstein, di Enrico Bellone; Einstein aveva ragione?, dove l'astrofisico americano Clifford WiU sostiene che anche la teoria di-il.i relatività generale ha superato con successo numerosi test sperimentali di affidabilità. Luciano Genta