L'introvabile cura efficace

L'introvabile cura efficace L'introvabile cura efficace 4PI Eia testa è il luogo della fantasia, anche ^ la dottrina scientifica sul mal di testa lo è. Questo non rallegra affatto chi ne soffre perchè la molteplicità variopinta delle tfo te si diagnostiche e terapeutiche dimostra che la certezza non abita questa branca della medicina. Ecco le più consolidate. ! Teoria biochimica unitaria (Sicuteri 1160): la cefalea rappresenta un disordine vascolare per aumentata concentrazione delle sostanze vaso-neuroattive. La più importante è la serotonina che si libera dalle piastrine, gli aggreganti del sangue. Ci sono condizioni — stress, digiuno, squilibri ormonuli, assunzione di nicotina — che favoriscono l'aggregazione plastrtnlca. quindi la liberazione di serotonina e la crisi dolorosa. Di 1 l'uso di farmaci anti-sero tortini ci. {Teoria emodinamica extra-cranica fcdeads 1973): 11 mal di testa è un frutto deivariazione di flusso della circolazione ext rucraiilca. Ci sono due fast La prima è C vasocostrizione arterlolare, quindi di ischemia, che provoca una liberazione di sostanze che danno maggiore sensibilità al dolore. La seconda fase porta la vasodilatazione delle Krie di maggior calibro (carotidi ad esemche porta il dolore. La terapia è curiosamente slmile a quelle orientali: strangolamento lento e progressivo all'altezza della biforcazione delle carotidi. Una vasocostrizione che avrebbe effetto antalgico. 'Teoria della noci pai La funzionale -Il dolore centrale non organico* (Sicuteri 1973): è Itesi dominante in Italia, molto ascoltata che all'estero: la nodcezlone. cioè il sisten|a che segnala il dolore, entrerebbe in avarìa e segnalerebbe un dolore senza che ci sia uà causa, riferendolo alla zona più sensibile IOQ LIBASELA. Strapparsi via dal cranio la cosa che dà dolore e to- Sersi la cefalea. Senza deacl, senza menomazioni E' abile. Non è la fantasia i testa dolente, ma k'operazione chirurgica. Si [ in Italia e adesso corranno a imitarci all'estero. -E' proprio qui*. Il profes' Piero Bonaccorsi, libero docente all'Università di Pavia, Lascia l'impronta del suo indice sull'arabesco di una Tèe del cranio. «Alla radice del naso, all'altezza degli occhi, a una profondità di 7-8 ntimetrl Una regione atomica che io chiamo caera etmoldo-sfenoldale ttocribrosa-. Quando il professore trovi qui un'anomalia ossea in u$ cefalalgico, sa che la deve asportare chirurgicamente, il nome dell'intervento è lungo e complesso: «setto- CìllPQta QPttiìlltììl'ì CHIMICA: Applicazioni dei colloidi e dei tensioattivi nella lotta agli inquinamenti e nella produzione di detersivi, farmaci e cosmetici, di Ermanno Barai ed Ezio Petlizzetti, vintola ÒClUllldHd Università di Torino / FISICA: Tecniche per limitare il «rumore quantistico», di Luigi Lugiato, Politecnico di Torino / ZOOLOGIA: Lo scandalo della caccia alle tartarughe, dell'etologa Isabella Lattes Coifmann / RICERCA: Attacchi alla scienza, di Ezio Giacobini, Università del Sud Illinois / MEDICINA: Il risico del canottiere, di Vittorio Wyss, direttore del Centro di medicina dello sport del nostro corpo, le parti Interne del cranio. La disfunzione del centri del dolore dipende soprattutto da una carenza di endorfine, i trasmettitori chimici anti-dolore. 81 tratta di un difetto ereditario. Teoria finalistica della reazione protettiva (Lance 1980): il mal di capo sarebbe una reazione abnorme ad alcuni neurotrasmettlt ori (serotonina, adrenalina, dopamlna) prodotta dall'encefalo per difendere la propria integrità di fronte a uno stimolo reale o Immaginario di tipo nocicettlvo. Il cervello si difende, magari da nemici autocostruiti, allarmandosi e addolorandoci. Teoria della vasodilatazione da sostanza P trigeminale (Moskovitt 1984): questa sostanza è contenuta anche nella proiezione sensitiva del trigemino (nervo cranico) verso le arterie del Circolo di WLUis (quelle della faccia inferiore dell'encefalo). Una microleslone della parete di queste arterie può provocare rilascio di sostanza P, che porta vasodilatazione e stimola il dolore. Teoria dell'origine virale della cefalea a grappolo (Oiacovazzo 1986): quasi tutti coloro che soffrono di questo mal di testa hanno anche scompensi nel sistema immunitario. I leucociti, che difendono l'organismo dal virus, sono quasi assenti nel periocL' di benessere e sono invece numerosissimi durante una crisi. I pazienti fanno spesso risalire 1 primi attacchi alla concomitanza con un'infezione virale. La cefalea a grappolo o lstaminica di Horton è una sindrome immunoallergica come l'asma bronchiale, 11 diabete mellito di tipo 1. Presenta infatti un eccesso di Istanti!.a, esattamente come le allergie. g-.p.a.

Persone citate: Ermanno Barai, Ezio Giacobini, Ezio Petlizzetti, Horton, Isabella Lattes Coifmann, Luigi Lugiato, Piero Bonaccorsi, Vittorio Wyss

Luoghi citati: Illinois, Italia, Torino