Questo è un gioco fosco anzi foscoliano

Questo è un gioco fosco anzi foscoliano Continua la nostra caccia alle lapidi Questo è un gioco fosco anzi foscoliano LJ ARTICOLO con cui recentemente mi diffondevo sulle Iscrizioni stradali si chiudeva con una citazione del risultati ottenuti da un grande ricercatore, fotografo e collezionista dì epigrafi: Olar. Carlo Pastore (Torino). VI parrà esagerato che io dica «grande», ma tant'è. In vita mia ho conosciuto tra gli altri un grande collezionista di pacchetti di sigarette, un grande collezionista di fisarmoniche e almeno due grandi collezionisti di Inni dell'epoca fascista: uno del due era un esponente del Partito Comunista; l'altro era un piccolo Industriale, lettore di Pound. poeta enigmista, fedele riproduttore vocale di tutti gli assoli di Louis Armstrong, detto Satollino. La grandezza, qui da noi. non viene misurata sulle dimensioni dell'oggetto dell'amore: ma direttamente sulle dimensioni dell'amore. Per le epigrafi Pasto rv prova un amore grande e sardonico. Bisognerebbe pubblicare le sue foto, e non il nudo testo che, rifuso in un articolo, perde di efficacia icastica. E' comunque Impossibile non soffermarsi, per esemplo, sull'epigrafe posta in piazza S. Piero, all'Isola d'Elba (ricordo che rìsola d'Elba è, per Pastore, una miniera Inesauribile di lapidi stolto). Dice, l'epigrafe: «IMMANE POST BELLUM / MCMXV • MCMXVIII / O giovani vite / se / palpitando di aspettazione / lacrimammo su voi / germi fecondi caduti nel solchi della HUMU8 / sacra al patrio divenire / a voi / conlfere assurte / In una quarta / più magnifica / primavera d'Italia / benediranno superbendo /1 figli nostri / dall'altare nativo / granito e fede / incrollabili / nel cospetto del mare / e di questa / votiva memoria / MCMXXH-. MI ricorderò per un bel pezzo le conlfere assurte, il gerundio del verbo superbire, e 1 solchi della HUMUS / sacra al patrio divenire. Poi. In un cimitero di Marciana Marina, c'è una lapide del 1832 il cui esordio, dice Pastore, «è adatto per chi porta amuleti in tasca: "A rivederci in cielo"'. Esaurite le notizie del caso, la lapide conclude su un sonetto. Un'Idea la può dare la seconda quartina: •L'amicizia in cuor tuo sempre ebbe stanza, I l'avversa sorte mai ti rese inet¬ to, l il coraggio misto alla costanza l per te giganteggiava infreddo petto». Qui. è ovvio, si aprono del problemi di opportunità: non tutti sono contenti che slmili discorsi assumano simili coloriture, fosche, foscoliane. Aggiungerei, allora, una insegna sempre fotografata da Pastore (PREZZI ALL'INGROSSO, Servizi funebri e matrimoniali; ad A vigliarla. TO); e un'indicazione stradale che Claudio Santacroce (Chivesso, TO) mi dice di avere visto Ano a poco tempo fa. a Caselle Torinese. 'Cimitero I Strada senza uscita: E qui starno in pieno Platano. Nella collezione di Pastore ci sono quattro targhe dedicate all'anarchico Pietro Oori: a Portoferralo, a S. Ilario, a Oubbio, a Castagneto Carducci. Sembra che l'ultima sia l'unica ragionevole. La prima Inizia: -L'uomo perseguitato e indomito I che visse i brevi suol giorni in prò delle misere turbe l che tutte le terre solcò I spargendo la bella semenza della umana resurrezione I._». A parte che «misere turbe» mi sembra anche offensivo, a parte una rima interna che neanche Montale t-pro/.solco-1. il terzo e il quarto verso mi Inquietano. Non vorrei essere lo a pensare male, ma non danno un po' sul freudiano? A Cuorgnè (TO). Pastore ha fotografato una fontanella pubblica su cui è scritto: -VIETATO I lavare stoviglie I indumenti, verdura /fruita, ed altre I incombenze antigeniche: Antigeniche è scritto proprio cosi, e di i gliene manca almeno una. Dalla frase sembra che sia vietato lavare le incombenze. Dalla frase sembra che lavare le cose sia un'attività aritiigienica. Chiuderei questo sciocchezzaio ritornando all'Elba, a Capoliveri: •Primavera 1901I L'uomo dei mari s'inginocchiò sull'Artide raggiunta I presso la grande stella I e nel suo petto I la patria tumultuava /cosi fremono le orse/ogni notte al suo nome I chiamato alla voce I dal marinai d'Italia I e il mare dell'Elba lo ripete: l'Capitano GIACOMO CARPENTI I da Capoliveri 11868-1925": Dopo le orse frementi, direi, il silenzio. La passione per le scritte pubbliche sembra a qualcuno un po' troppo collesionistica, e il collezionismo non si sa bene a quale titolo faccia pm-tc del cam¬ po del giochi E*, alcuni pensano, una semplice passività ludica. Ma anche il campo delle scritte può permettere un intervento inventive umano da parte del giocatore. Un lettore della provincia di Alessandria mi ha scritto, firmandosi, ma pregandomi di non divulgare U suo nome: •Qualche tempo fa ero al telefono con un cliente e ho cominciato meccanicamente a grattare con un tagliacarte la scritta pubblicitaria di un posacenere. Poi da cosa nasce cosa. Attualmente giro armato di limetta e ogniqualvolta mi capita a tiro gualche oggetto pubblicitario non posso fare a meno di ripulirlo dal superfluo: Questa nozione di superfluo mi pare Interessante. Mi sono spiegato la faccenda esaminando una fotocopia allegata alla lettera in questione. E' la fotocopia di un righello (che già di per sé è cosa curiosa): e la stessa Immagine appare due volte, come nelle fotografie delle pubblicità dei trattamenti antica! vlzle: prima e dopo la cura. 11 primo righello porta scritto •Articoli promozionali e da regalo: ri secondo righello, grattato sapiente¬ mente dalle limette del mio lettore, porta scritto •Articoli prò ozio... ». Al posto del puntini ci sta una frase lievemente sgangherata, ottenuta per cancellazione delle lettere, U cui senso un po' è traballante, e un po' è osceno. Non posso, perciò, riportarlo ma mi sembrava giusto segnalare il caso. Al colti farà ricordare l'opera di un artista italiano, che potrebbe essere Emilio Isgrò. il quale si era specializzato nel cancellare parote e righe intere di libri, lasciandone leggibili solo alcune, oasi linguistiche in un deserto post-atomico. Tempo fa anch'io ho provato a diventare colto, e allora, come si usa, sono andato in biblioteca. I miei nobili propositi erano però continuamente distratti, in una certa biblioteca universitaria di Bologna, dallo spettacolo affascinante di uno studente in Medicina che, leggendo un ponderosissimo trattato, invece che sottolineare le frasi Interessanti, o evidenziarle con uno di quei pennarelli speciali, anneriva meticolosamente tutti i paragrafi che non lo Interessavano, rendendoli illeggibili I suol Interventi sul testo non erano meno barbari di quelli dell'Anonimo Scancellato^ Alessandrino, forse più teppista nell'animo. Un bel giorno, rientrando dalla pausa pranzo, ho trovato io studente al suo posto, in quella biblioteca bolognese. Si teneva la testa fra le braccia, sul tavolo. Non so dire se dormisse, o se semplicemente si disperava. Scrivete a Tuttolibrt, redazione Giochi, via Mart-nco 32-10126 TO. Stefano Bartezzagtii r-— «...