Atalanta-Juve pari firmato Uefa
Atalanta-Juve, pari firmato Uefa Quasi un armistizio a Bergamo con la palese rinuncia a gol e spettacolo Atalanta-Juve, pari firmato Uefa Verso Tacconi e Ferron solo due tiri -1 centrocampisti non accendono il gioco - Il pubblico deluso fischia e lascia in anticipo lo stadio dsl nostro invisto • ANGELO CAROLI BERGAMO — AUlanU e Juventus sotto braccio verso l'Europa Ma ci vanno al passo, mal accelerando U ritmo, inai allungando la falcata. E lo lero a zero e poco conuneftibue per il pubblico, che fischia, dissente e abbandona 1) Brumana a un quarto d'ora dalla One di ostilità mal nate, di contrasti quasi sempre evitati, di schemi dettati con l'ausilio di un rallentatore, di un gioco noioso come una tombola in famiglia. La partita, senza emozioni, finisce In un fondo di sacco dove il buio non consente al protagonisti di vedere la luce di una proiezione offensiva, di un tentativo calcolato con velocità di esecuzione, di un rischio che possa togliere il pubblico da quell'idea del pareggio su cui si sofferma, ori dalle prime battute, come Un'ossessione dalla quale non e possibile liberarsi. Forse per la prima volta nella sua lunghissima militanza di presidente, Giampiero Boni perii non perde assolutamente nulla lasciando anzitempo gli spalti, dove il pubblico già brontola per la delusione, sgomento per la mancanza di uno spettacolo nel quale ha sperato per 45' minuti. E' bene, tuttavia, ricordare che alle due squadre mancava poco per entrare nel parcheggio Uefa. Un punto al bianconeri, un paio ai berga maschi. Il fine giustifica 1 mezzi e questo consente alle squadre di risolvere l'equazione con buon profitta LA talanta. semmai, ha un vali do motivo in più pet puntare decisamente al successo, ed e quel tabu mortificante che la perseguita da venticinque anni. La storia permette in fatti alla Juventus di celebrare le nozze d'argento con un traguardo curioso: non perde a Bergamo dal 23 ottobre '63 Ma questa è storia remota, un dato che appartiene alle statistiche e non fa parte del tedioso pareggio di ieri. 11 panorama è alquanto squallido, e non ci si riferisce certo al pomeriggio assolato e tiepido appena minacciato dalle nuvole in agguato dietro al monti. La cronaca è di una povertà disarmante, due soli tiri sono infatti indirizza U verso Tacconi e Ferron. Va le la pena citarli, poiché sono pezzi preziosi come d'anti quartato. Il primo episodio si verifica al 13', quando Tacconi ci oppone volando su una deviazione di Trici ila ed una conclusione di Pryti; il secondo si riferisce ad un caldo di punizione battuto da Magrin al 17' e respinto in uscita da Ferron. il resto? Nelle Intenzioni dei giocatori. Intenzioni che rimangono tali per l'Intero arco della gara. Entrare nei dettagli è disagevole, poiché dall'analisi dei singoli nasce 11 contesto, del tutto insufficiente, di una recita che non ha elementi di primo plano da mostrare, una minestra con ingredienti insipidi ed inlnfluenti. Le squadre sono guardinghe, come pugili in perenne guardia chiusa, in etema fase di studio. Ma studiare cosa? Il modo di non scoprirai» Cè qualche annotazione curiosa da segnalare, come la prova positiva di Napoli sulle tracce di un centrocampista, lo svedese Prytz. Sembra un'incongruenza, ma il giovanotto ha stoffa e se la cava bene. Il gioco ristagna dove stanno I centrocampisti e 11 braccio di... ferro tra Fortunato, Stromberg, Prytz, Nicollnl ed Esposito da una parte e Napoli, Galla. Marocchi, Magrin e Zavarov dall'altra non spo- sta di un centimetro l'asse di un equilibrio totale. Inutili le attese di Madonna (tocca tanti palloni ma nelle torte morte) e di Buso; di tralettorie utili ne arrivano poche c poco giocateli. E' facile capire la disoccupazione assoluta di Ferron e di Tacconi, e 1 pochi rischi corsi da Pasciullo, Barcella. Progna, De Agostini, Favero e Tricella. Chi ha la peggio, in simili frangenti, è l'attaccante, abbandonato a se stesso. Il solo Laudrup ha l'argento vivo e Bonacina è spesso in difficoltà. Ma sono fuochi fatui. Chi viene per vedere qualche numero di Zavarov è deluso, il sovietico è come stordito dal sole. il secondo tempo é quasi la copia conforme del primo, solo che certe meline tono più accentuate ed Irritano il pubblico, che ha pagato e perciò disapprova. Ma, In fondo, slamo certi che al fischio di chiusura tutti siano rimasti soddisfatti, poiché al tirar delle somme In Italia ciò che conta é l'obiettivo. E U traguardo-Uefa è in tasca dell'Atalanta e della Juve. 0-0 A talanta: Ferron 5.5. Bonacina 6, Pasciullo 6. Fortunato 6. Barcella 6. Progna 6, Stromberg 5.5, Prytz 5.5 (82* Prandelli sv ), Madonna 6 (84* Serioli svi. Nicollnl 6, Esposito 5.5. Allenatore: Mondonico 6. Juventus: Tacconi 8, Napoli 6, De Agostini 6, Oalia 8, Favero 5, Tricella 6, Marocchi 5.5, Magrin 5.5, Buso 5, Zavarov 5, Laudrup 6. Allenatore: Zoff 6. Arbitro: Coppetelli 6,5. Spettatori: paganti 24.216. incasso di 461.602.000 lire: abbonati 8786, quota partila di 173.6S0.0C0 lire. Bergamo. «Sacha» Zavarov alle prese con l'atalantino Progna
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