Vatta: «Tre partite, sei punti»

Vatta: «Tre partite, sei punti» Il tecnico non si rassegna e fa i conti con il calendario Vatta: «Tre partite, sei punti» Un po' polemicamente: «Se la squadra avesse giocato sempre con questo spirito si sarebbe salvata tranquillamente» - I complimenti a Skoro e Comi di GIORGIO BAR8ERIS TORINO — Avvezzo alle emozioni anche se era la sua «prima volta- sulla panchina del Comunale, Sergio Vatta non si arrende. Il primo punto con U Torino gU sta stretto ma, prima di esaminare quello che è stato nel novanta minuti con l'Ascoli, rilancia la sfida: -La matematica non ci condanna ancora, restano tre partite e dobbiamo cercare di fare sei punti E' il nostro obbiettivo, non esistono alternative. Soprattutto dobbiamo lottare fino all'ultimo. La fiammella non si è ancora spenta Domenica dobbiamo andare a Como per vincere'. L'ultima, disperata sfida non maschera comunque l'amarezza per un pareggio che non soddisfa i granata. E non soltanto per U rigore che Muller si è fatto parare. Ma Vatta, per dare Unta alla speranza, prima di tutto guarda al comportamento deUa squadra, a quel lottare fino all'ultimo secondo nella speranza di agguantare in extremis U risultato pieno: 'Questa volta — dice — non il possono davvero fare appunti' sono emersi, infatti, quei valori morali che da tempo ci aspettavamo. Il Torino è tut¬ to da elogiare per la sua caparbietà, anche se vive la sfortuna dei deboli. Questa gara con l'Ascoli ha segnato un risveglio evidentissimo, anche se tardivo-. Il dente duole e Vatta lo stuzzica: 'Il rimpianto — prosegue — e che questa squadra avrebbe potuto salvarsi tranquillamente. Accusa carenze tecniche, ha problemi di gioco, perà ha anchr dimostrato che con l'animus pugnandi riesce a ottenere qualcosa, almeno a uscire a testa alta dal campo. Ecco, questa è stata la naia più positiva di questa partita: E parliamo, dunque, della gara con l'Ascoli, -fi Torino è partito subito deciso — ana Uzza U tecnico — ma al primo capovolgimento di fronte ha subito il gol. Era il primo tiro verso la porta di Marchegiani, e stato bello, seppure da molto lontano. A quel punto la squadra ha reagito, non ha lesinato energie e ha sfiorato il piccolo miracolo dell'uno-due. pareggio-vittoria Non è riuscita a sfruttare l'occasione, ma ha continuato a battersi. Certo per l'Ascoli tutto era più facile: gli bastava tener palla a centrocampo. In questi casi il risultato aiuta sempre-. A Vatta è piaciuta molto la gara di Bkoro (-Lo slavo è stato bravissimo e non soliamo per il gol ma per come si è sacrificato dal primo al¬ l'ultimo minuto-), loda anche quella di E d u < - Ha giocato nella posizione giusta, sarebbe tornato utile te fosse stato più sfruttato prima; l'ho sostituito ma cosi facendo so di aver tolto qualcosa al centrocampo'), e sottolinea la prestazione di Comi (•Se avesse giocato cosi in altre occasioni, si sarebbe facilmente riavvicinato al pubblico-). Quindi accenna all'esordiente Farris: -Forse non è riuscito a effettuare inserimenti prepotenti, ma bisogna anche considerare che era la sua prima partita. Tutto sommato i andato abbastanza bene-. E Muller? 'Di solito calcia i rigori molto forte e sulla destra del portiere, questa volta stranamente ha voluto cambiare. Che farci? Che dovesse essere lui il tiratore era già stato stabilito in precedenza: La zona difensiva è dipesa dall'assenza di Casagrande? Vatta aggira la risposta: •Grossi scompensi non ci tono stati. Anzi. Purtroppo il discorso è più generale: in molte fasi manca l'autorità che ti viene data dalla classifica l nostri pi oblimi non sono difensivi ma, semmai, in fase di impostazione'.

Luoghi citati: Como, Torino