Bastava un po' di buonsenso

Trentadue feriti, sone tutti salvi La disperata corsa delle ambulanze nella notte di sabato per cercare di salvare le detenute intossicate dal filmo Trentadue feriti, sone tutti salvi Ricoverati in otto ospedali - Già molti sono stati dimessi - Sciolta la prognosi anche per una ragazza gravissima ■ Avvelenati tre agenti di custodia che prestavano soccorso Il bilancio dell'Incendio delle Vallette non si aggraverà. Le condizioni delle trentadue persone che sono state trasportate, nel corso della notte di sabato, in otto diversi ospedali (Maria Vittoria, Martini Nuovo, Astanteria Martini, Maurizia!». Molinone, Venula, Cirio, Rivoli) hanno mostrato, nella giornata di Ieri, un consistente miglioramento. La diagnosi, per tutti, era stata di -intassicamento da fumo-. I ricove rati presentavano cianosi, difficoltà di respirazione, for te tosse, notevole Infiamma ziono delle vie aeree. Per al rum è stata necessaria Ini zialmentc la ventilazione poi monare. altri hanno trascor so qualche ora sotto la tenda ad ossigeno, altri ancora hanno dovuto soltanto smaltire a/Tanno e choc. Nei casi più seri 1 polmoni, oppressi da una sorta di pellicola fuligginosp, stentavano a riprendere la loro funzione: l'aria no.i riusciva infatti a raggiungere la superficie degli alveoli, provocando vere e proprie crisi respiratorie. In nessun caso 1 medici hanno dovuto riscontrare ustioni di significativa'entità. Quattro o cinque ricoverati presentavano invece ferite o distorsioni, rimediate nel corso della fuga. Questa patologia polmonare (che è molto simile al soffocamento) ha comunque, in generale, una rapida evoluzione favorevole. Se l'apporto di ossigeno al cervello e ripristinato in tempi brevi le conseguenze negative vengono superate in poche ore. Cosi è successo in molti casi. Ieri pomeriggio risultavano ricoverate soltanto 15 persone (dodici detenute e tre agenti di custodia) e quasi tutti verranno dimessi fra oggi e domani. L'unica a destare ancora qualche preoccupazione è Carola Bonello, 26 anni, ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Maria Vittoria -SI frotta toprattutto di una precauzione—hanno spiegato I medici — perché è arrivata in cattive condizioni. Comunque il miglioramento è stato netto: la ragazza è uscita dal coma e, seppur a fatica, appare in grada di portai e. Ce la farà certamente, salvo complicazioni al momento davvero improbabili'. Nella tarda serata di ieri anche per lei è stata sciolta la prognosi. Nello stesso ospedale sono state trattenute, r-.a a titolo precauzionale. Maria ZUbertoni. 22 anni, originaria di Ortanova (Foggia), Paola Isa- belli. 41 anni, di Reggio Calabria, Marinella Olii, 43 anni, di Torino e Maria Renano, 34 anni, di Oppldo Mamertino (Reggio Calabria). Le loro condizioni non destano preoccupazione e guariranno in una decina di giorni. Nel repartlno delle Molinette sono state Invece concentrate quelle detenute che si prevede abbiano bisogno di una degenza un poco più lunga (qui la sorveglianza delie forze dell'ordine è infatti decisamente più sempli¬ ce): sono Edoarda Mlakar, 37 ai .ni. di Napoli; Rosa Di Maggio, 30 anni, di Lucerà (Foggia); Carla Giacchetto, 35 anni, di Ivrea; Faema Ocuru, 20 anni, nigeriana; Susanna Capacci. 22 anni. Caria Esposito, 55 anni, e Monica Stagno. 22 anni, tutte di Torino. Anche per loro diagnosi variabili fra 10 e 15 giorni Alcuni casi di Intossicazione si sono verificati tra gli agenti di custodia delle Vallette che hanno cercato di portare 1 primi soccorsi. In condizioni un poco più serie e Piero Pili. 25 anni, di Ilbono (Nuoro), trattenuto In osservazione al Mauriziano. Nelle primissime ore le sue condizioni erano apparse critiche, ma anche in questo caso c'è poi stato un sensibile miglioramento. Cristiano Pei. 25 anni e Roberto Niro. 24 anni, sono invece al Maria Vittoria, con prognosi di una ventina di giorni Sono invece stati dimessi quasi subito il vice brigadiere Gavino Pintore, 20 anni di Esploradu (Sassari) e Maurizio Frezza. 23 anni di Matera, che hanno ricevuto i primi soccorsi al Nuovo Martini Francesco Rota. 23 anni di Ercolano (Napoli) è stato invece medicato al Maria Vittoria, per bevi escoriazioni Anche due vigili del fuoco sono rimasti intossicati nelle prime operazioni di spegnimento (coraggiosamente affrontate, nella Bue iniziale, senza l'ausilio dei respiratori): Luigi Aiutilo. 42 armi di A vigilano, dimesso dal Maria Vittoria e Rosario Negri. 29 anni dimesso dal Nuovo Martini Altre recluse sono state intanto dimesse ed hanno raggiunto le compagne nel carcere delle Nuove (dove sono state trasferite tutte le detenute ospitate nella palazzina del dramma). E' tu ecesso anche a Anna odino, 28 anni, di Sant'Anastasia (Napoli); Marilena Pesce. ZI anni di TurrtceUa (Chietl); Radia Ebeli 33 anni di Tunisi e Concetta Ferrera, 23 anni Torino. Graziella Mare. 25 anni di Cuneo, medicata all'ospedale di Rivoli è stata riaffidata ai carabinieri già tre ore dopo l'incìdente. Stessa sorte per due nomadi: la «stata» Anna Lagaren, 28 anni di niella e la -rom korakanè» Vittoria Iovarxrrie, 33 anni nata In Jugoslavia, ma domiciliata In un campo torinese. Le ultime due detenute dimesse sono Rosanna Peni 10 anni di Rlverolo Canavese, dall'ospedale di Ciri* e Luciana Ferroni 39 anni di Roma. dall'Astanteria Martini Ieri c'è stato superlavoro per I medici del carcere che hanno provveduto a visitare tutte le detenute raggiunte dal fumo denso (e forse tossico) che si è sprigionata dalla catasta di materassi di gommapiuma In fiamme. A parte qualche lievissima sintomatologia (occhi arrossati e bruciori di gola), non sono state rivelate particolari patologie. I referti verranno uniti agli atU dell'Inchiesta che compete alle autorità militari, cioè al carabinieri del Oruppo di Torino. D trasferimento nella vecchia struttura di corso Vittorio (alle Nuove sono rimasti ormai da parecchi mesi soltanto alcuni pentiti del clan del catanest) comporterà qualche disagio. Ma è stata sollecitata dalle stesse dentenute che hanno spiegato al direttole del carcere 8uraci di non voler restare •dove sono morte tante arniche-. a. con. ■BBnEBkSHBRnnflBHi L'edificio annerito dal fumo sprigionatosi dal materassi che erano stati accatastali nei portico. Sopra le celle dove sodo morte le i