Segretissimo

Sugar Bush o mio zulù tutto zucchero sei tu «li Mero Saria Segretissimo Sugar Bush o mio zulù tutto zucchero sei tu •Mr. Livingstone Spadolini, I suppose-, disse, incontrandolo finalmente neUa più fitta ed inaeceswbue deUe giungle romane U principe degU esploratori viventi. Quello Stanley Fontani, che era partito alla sua ricerca. Da mesi infatti mancavano sue notizie. Nessuna traccia. Nessun segno di vita. Persino Jonathan Fogar aveva rinunciato a -scaldare- Armaduk: nessuno sponsor -prendi due e pagh i te. • era disposto a scommetterci una lira. Ed i giorni erano passati mut ili D'altra parte quel temerario progetto di esploratone era subito parso più impossibile di ur. episodio del senal tv -Ai confini della realtà- Mondi sconosciuti, guadi mai tentati, tnbu osi ; IL Altro che Uebi ScebeU E mettersi sulla sua pista era stata un'impresa quasi disperata. Non fosse stato per le insistenze di Cossiga (•IVon ho mai peno niente in vita mia, nemmeno Rumor, figuriamoci se devo tucominciare proprio adesso— )-. Ma mancavano i punti di riferimento, gli indizi. Solo qualche vago tam-tam indigeno. In un villaggio Komounista si favoleggiava, ad esempio, di una grande orgia agreste in cui un uomo nero ipiccolo e con l baffi) ed un uomo rosa (grande e con 1 ncciolii. avevano ululato al cielo U più vecchio inno propiziatomi della savana: -Sugar Bush o mio Zulù, tutto zucchero sei tu!-. Livingstone Spadolini e Little Boy O'Ket lo? PossibUe. Altro esemplo: in un Tucul radicale, che si diceva appartenesse alla mitica regna Occio Lina, era stato trovato un libro (•Piccole gonne crescono-) con una dedica: -Con simpatia, il re del Polo-. Un'altra traccia del passaggio del laico e dotto livingstone? Possibile? Certo: possibile... E ancora: in un Armai (re¬ cinto i detta Demitia meridionale «detto anche kraal degli avellinesi* era stata ritrovata una lapide commemorativa dell'ultimo terremoto che recitava: «Ricostruiremo queste capanne a misura Duomo-. Ma subito sotto era stala aggiunta la seguente postilla: «Forse non più-. Che fosse U segno di un avvenuta consultazione? Eco: questi erano i miseri dati da cui partire Ma per scoraggiare Stanley Fanfara ci voleva ben altro. Aveva fantasia. Aveva coraggio. Aveva la Croce rossa dalla sua. Per cui indosso immediatamente la sua ter.uta coloniale e parti. Nonostante i pantaloni corti che lo facevano dannare, come al solito, perché gU lambivano noiosamente le caviglie Incomincio a frugare nella foresta socialista, detta anche Il basco incantato a causa di un vecchio e mitico stregone di nome Nenni. E le due guide ma-sai liultv ma?). L'Ongo e Romita. { che. per quanto si allontanassero, all'ora di pranzo ritrovavano sempre la strada di casa, si imbatterono nel segni di un bivacco di tre persone. Fu cosi che Stanley. U furbo, capi subito tutto ed argutamente sorrise: -Un trivacco. se erano in tre-. Incominciò pertanto a seguire Craxi. Visentin! e Andreotti I quaU. benché guardinghi, lasciavano tracce fin troppo evidenti. Perché da alcuni giorni trasportavano derrate alimentari sempre nello stesso punto della jungla. Ed erano ormai ridotti allo stremo, perche le richieste si facevano sempre phi pressanti. E fu cosi che atta vista di un gigantesco vassoio colmo di bignè e traboccante di baci di dama spruz?«U tU panni montata e di mascarpone. U piccolo grande Stanley Fan/ani arrivo ad esclamare: -Mr. Livingstone Spadolini, l suppose-.