Se l'lran guarda all'Occidente

Se l'Iran guarda all'Occidente Andreotti: «La monarchia non ha chances» Se l'Iran guarda all'Occidente TORINO — •Spero che la morte di Khomeini non aprirà un ulteriore periodo d'instabilità in Iran. Fare previsioni sul dopo é impresa ardua; mi auguro che adesso al governo di quel Paese vada quella parte di classe dirigente che, se non fòsse per timore di danneggiare, definirei di cultura occidentale'. Giulio Andreotti è raggiunto dalla notizia della morte dell'ayatollah Khomeini quando sul palco del teatro Colosseo d prepara a prendere la parola per un comizio tutto dedicato alla presentazione dei candidati piemontesi alle elezioni europee. La prima reazione è d'Incredulità: -Ha siete sicuri? E' la terza volta che mi viene annunciala la scomparsa di Khomeini: Poi, esaurito il comizio e controllata la notizia, la riflessione del ministro degli Esteri diventa più approfondita. Andreotti non crede alla possibilità che la «comparsa dell'ayatollah si trasformi nella rivincita del seguaci dello Scià, che in estuo aspettavano questo momento coma il segnale di un possibile ritorno In patri*- mÌM monarchia, dice Andreotti credo non abbia più chances in Iran. B'caduta insieme all'illusione che trasformando una nazione in un enorme arsenale, come aveva fallo lo Scia, si possa conquistare la sicurezza'. La scomparsa di Khomeini faciliterà o renderà più difficile il dialogo tra Occidente e Iran? «forse la strada migliore per stabilire rapporti con l'Iran, spiega il ministro degli Esteri, è di aiutare il dialogo tra religioni. Potrebbe essere la chiave di volta anche per facilitare i contatti tra arabi e israeliani'. (g. pin.)

Persone citate: Andreotti, Giulio Andreotti, Khomeini

Luoghi citati: Iran, Torino