« Dopo Khomeini come dopo Franco»

«Dopo Khomeini tome dopo franto» BANISADR, L'EX PUPILLO DELL'AYATOLLAH, PREVEDE UNA SVOLTA NELL'IRAN CHE INTANTO INDICE QUARANTA GIORNI DI LUTTO «Dopo Khomeini tome dopo franto» NOSTRO SERVIZIO PARIOI - -Un rischio di libanizzazione esiste, ma è minimo. Ci sono numerosi gruppi armati di opposizione nel Paese, ma non hanno una vera base popolare. Non è la via della lotta armata quella da intraprendere ora, con ta scomparsa di Khomeini. No. la strada t un'altra e passa dall'alleanza di tutte le forze che vogliono veramente la libertà, che vogliono chiudere l'epoca del regime religioso, un regime inevitabilmente dittatoriale. Credo che la marcia verso la democrazia sia iniziata in Iran, sono sicuro che un giorno tornerò a Teheran'. Dalla sua casa di Versailles Abol Hassan Dani Sadr lancia una sorta di proclama. Per lui è un giorno importante. Fu 11 primo pupillo di Khomeini, fu lui ad accoglierlo al piedi della scaletta dell'aereo che portò In esilio In Francia l'Imam nel 1978. Quattro mesi dopo Banl Sadr tomo in Iran accanto a un Khomeini trionfante, accolto da milioni di iraniani In festa per la caduta dello Scià. E per 1S mesi il pupillo della 'guida suprema' della rivoluzione Islamica divenne presidente della Repubblica, eletto a grande maggioranza. Ma le strade di Khomeini e di Banl Sadr si divisero presto: accusato di essere troppo liberal. Il presidente — deposto dal Parlamento — dovette fuggire a bordo di un caccia dell'aeronautica. Era li luglio del 1981, da allora Banl Sadr divenne uno del piU accesi oppositori di Khomeini e del suo regime. Ciò che propone oggi Banl Sadr è un'alleanza tra le forze liberal della rivoluzione islamica, quelle che dieci anni fa credettero che fosse giunto il momento d'instaurare una repubblica parlamentare democratica In Iran, e l'ala più moderata del regime degli ayatollah, rappresentata da Montazeri. l'ex delfino di Khomeini poi caduto in disgrazia. Proprio Montazeri, pochi giorni fa, scrisse una lunga lettera a Khomeini per spiegargli che 'la deviazione della rivoluzione è iniziata il giorno in cui è stato allontanato dal potere Boni Sadr, eletto dal popolo». —Lei ha lanciato un appello alle forze armate, chiedendo che non si Immischino nella lotta intema al potere e soprattutto che evitino di divenire uno strumento di rept ca¬ stone delle aspirazioni popolari. Ma poche ore dopo un comunicato ha ribadito la fedeltà delie forze armate all'ayatollah Rafsandjani 11 «duro» dd regime, il suo principale avversario. Non crede che sia una sconfessione? •In questo momento qualunque comunicato che sia emesso a Teheran é insignificante, pura propaganda. In realtà la troika che detiene per ora il potere, composta da Rafsandjani, presidente del Parlamento e capo ad interim delle forze armate, dal Capo dello slato Kha- menci e dal figlio di Khomeini, Ahmed, t divisa al suo interno e non ha presa sul popolo. Io ho fiducia che si riuscirà a formare un'ampia intesa nazionale per uscire dalla fase di stallo provocata dalla morte di Khomeini: — B figlio dell'Imam veniva Indicato da più parti come un probabile successore. •E' un giovane che in vita sua ha sempre fatto delle sciocchezze ed è sempre stato coperto dal padre. Non penso proprio che avrebbe avuto ta statura necessaria per succedergli'. — Lei crede veramente che con la morte di Khomeini siano state create le condizioni per l'instaurazione In Iran di una democrazia come la Intendiamo In Occidente? •Resto fedele ai principi della rivoluzione islamica Non sono un liberale in economia, ad esempio. Penso che sia possibile un Atorno agli ideali che hanno spinto ti popolo, dieci anni fa, ad abbattere lo Scià. Khomeini aveva tradito quegli ideali, era divenuti un tiranno. Oggi il popolo iraniano sente che per uscite da Questa triste fase occorre tornare allo spirito della rivoluzione del "79. Se ci si riuscirò, la morte di KAomeinl avrà avuto lo stesso effetto di quella di Franco in spanna-. Paolo Potetti

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