Washington: cauta apertura

Washington: cauto apertura «Speriamo che l'Iran assumerà un ruolo più responsabile» Washington: cauto apertura WASHINGTON —Oli Stati Uniti sperano che l'Iran assumerà un ruolo internazionale responsabile e adotterà una linea democratica al proprio interno: Cos. la Casa Bianca ha Ieri laconicamente commentato la motte di Khomeini il suo nemico pubblico numero 1, in una guardinga apertura al regime. 1 portavoce di Bush hanno però rifiutato di andate oltre. L'ex segretario di stato Henry Klssinger ha espresso quello che sembra anche il loro parere: -Per ora sarà difficile spodestare i fondamentalisti'. Ciro Reza Pahlavi il figlio dello Scià rovesciato da Khomeini, ha invece affermato alla TV che 'la repubblica islamica è al tramonto perché nessuno è in grado di raccogliere l'eredità dell 'Ayatollah, perché esiste una vasta opposizione anche religiosa alla sua dittatura, e perché il popolo iraniano vuole libere elezioni: Se 11 popolo Iraniano chiedesse U ripristino della monarchia, ha aggiunto 11 giovane che vive negli Stati Uniti, •tornerei a Teheran'. La straordinaria cautela di Washington non sorprende. L'Iran controlla la sorte degli ostaggi americani In Libano; he un'importante funzione di appoggio della resistenza afgana; è assiduamente corteggiato daUUrss; è l'artefice della stabilità o instabilità del dolio Persico. Nelle parole di Klaatnger. l'America non deve ulteriormente allenarselo. Come ha notato l'ex segretario di Stato, 'deve solo sperare in una lieve e graduale svolta per il meglio, come accadrà probabilmente: In nome di questa speranza, Il presidente Bush potrebbe rinnovare In segreto il tentativo compiuto da Reagan alla fine del suo mandato di aprire un dialogo con l'Iran tramite terzi. Il presidente non crede al ritorno della monarchia a Teheran, sebbene conosca personalmente Reza Pahlavi. Bush ha almeno un canale per avvicinare gli eredi di Khomeini: l'OLP. con cui il Dipartimento di stato tiene periodiche consultazioni Ieri il capo di gabinetto Sufi unu ha svegliato Bush all'alba per dargli la notizia della morte dell'Ayatollah. Oggi al' la Casa Bianca sono In programma sull'Iran sia una riunione del Consiglio di Sicurezza sta un incontro tra Bush e i leaders del Congresso. Parteciperà all'analisi del dopo Khomeini anche II direttore della CIA, il giudice William Webster. L'opinione prevalènte nel governo americano è che in un primo periodo scoppieranno le guerre di successione, poi 11 vertice si assesterà. Ma sono previsioni che riguardano solo 1 prossimi due anni Secondo la Casa Bianca, dopo l'eliminazione dell'Ayatollah Montazeri, e nonostante la sollecita nomina di Khamanel a successore dell'Imam scomparso, gli uomini più forti sarebbero 11 presidente dd parlamento Iraniano Rafsanjanl. dato per vincitore quasi certo delle elezioni e il figlio e portavoce di Khomeini Ahmad di SS anni Ma non si escludono sorprese. Oli Stati Uniti appaiono pronti a trattare con entrambi «ma alla luce del sale», come ha ricordato Klssinger, perché già scottati una volta dallo scandalo Iran gate. Al guardingo atteggiamen¬ to del governo Usa si è contrapposta la dura reazione di : alcuni parlamentari e di alcu- : ni degli ostaggi dell'ambascia- ; ta americana a Teheran nel "79 • '80 L'ex diplomatico Morehead, che Ai tenuto prigioniero dalla guardia rivoluzionaria islamica per 444 giorni, ha detto di sperare che •con la scomparsa di Khomeini il terrorismo internazionale riceva un grave colpo-. 'Lo ■ ha accecato un odio incomprensibile per gli Stati Uniti — ha aggiunto — che l'ha spinto a destabUizzare non solo il Golfo Persico, ma anche il Medio Oriente: Il senatore repubblicano Malcom WaUop ha auspicato che •per l'Iran sia giunta l'età dell moderazione'. L'Ayatolla'ii, ' a dichiarato, «é stato una spina nel fianco di tutte le nazioni occidentali e di multe nazioni arabe. Basterebbe che i suol eredi cessassero di esportare la rivoluzione islamica, e dal Pakistan ali 'Egitto diverrebbe possibile la pace; inoltre, diminuirebbero gli attentati in Europa, e aumenterebbe la sicurezza dei voli'.