Qualche consiglio per la maturità

Qualche consiglio per la maturità Un esame difficile, ma lo studente lo ha già superato a metà Qualche consiglio per la maturità I esame di maturila e. in assoluto, la prova più dilficile che uno studente deve sostenere in tutta la sua carriera: non ce carne universitario che regga il confronto, sul piano dello stress e dell'impiego di energie, t ome tutte le prove complesse e difficili, esso richiede, per essere superato, una buona programmazione del tempo a disposizione, dalla Ime della scuola all'inizio degli orali Cioè, del ripasso. Il che significa Jic ormai non ci dovrebbe essere più nulla da studiare ex novo: lo studente che abbia ancora delie lacune, per quanti sforzi faccia, non gli riuscirà più di nasconderle durante le interrogazioni In questi pochi giorni, lo studente dovrebbe soltanto consolidare il possesso di quello che sa già. Perciò non deve, per esempio (non dovrà mai. neanche dopo. per tulli gli studi università ri), cambiare i manuali: anche se il manuale su cui ha studiato e poco brillante t poco " nulla autorevole, gli conviene condurre il ripasso su quello, poiia allargare, ricorrendo ad altri testi, la conoscenza di qualche singolo tema (un autore, un movi' mento (. non gli conviene più sostituire in blocco il libro su cui ha studiato linoi.i la pratica, molto ditlusa. di ricorrere, una volta concluse le scuole, ai brevissimi e pratici • (ugnami- di ogni genere, produce soltanto danni, lo studente preparato su questi riassuntoli lo si riconosce alle prime risposte e un robot, risponde in minio schematico e disanimalo, non vi ragionare, e preparato come si usava una volta per il catechismo Se ce una cosa che la commissione pretende, e il ragionamento: uno studente che non abbia la risposta pronta ma che. dialogando con i commissari, ci arrivi, e considerato più maturo dello studente elle risponda esattamente e fulmineamente, ma che [hm non sappia ampliare e articolare quella risposta. I e commissioni sono, in genere, ben preparate, e impostano le loro domande lenendo soit'occhio il programma svolto dalla scuola, e avendo presenti i libri su cui il ragazzo ha studiato Questo garantisce sempre una intesa a priori con il candidato Da quella intatti iniziale la commissione. dialogando, cercherà poi di proseguire per toccare i -confini- della cultura d-.-l candidato. I ' il suo diritto-dovere. Può succedere — e non e tanto raro — che qualche studente particolarmente brillante si impossessi arbitrariamente, magari senza volerlo, di questo diritto, e voglia lui saggiare la cultura di chi lo intcìroga intesi.udendosi nel vistencrc una tesi che palesemente il commissario non condivide, che magari (il candidato non lo può sapere) ha già cercato di confutare nelle sue lezioni, o (può essere accaduto) in qualche scritto Ouesta tentazione sarà frequente anche .ill'uimcrsiia: ma qui è già più lecita, perche lo studente universitario non e più unu studente, e uno studioso. Tuttavia, questa mancanza di umiltà e sempre pericolosa e indisponente: lo studente ha tutto l'interesse u dialogare con competenza ma non con arroganza, e se si accorge cheuno dei due. l'interrogante o l'interrogato, deve perdere, gli conviene essere lui: lo tac- Kerdinando Catnon (Continua a pagina 2 ini