Cuccia a giudizio per falso in bilancio di Susanna Marzolla

Cuccia a giudizio per falso in bilancio Il giudice istruttore ha deciso di mettere sotto processo il presidente onorario di Mediobanca Cuccia a giudizio per falso in bilancio Negli Anni 70 sarebbero state registrate in modo irregolare uscite per 24 miliardi - Imputati altri quattro amministratori dell'epoca - Prosciolti l'ex presidente, Fausto Calabria, e quello attuale, Franco Cingano MILANO - Enrico Cuccia, attualmente presidente onorario di Mediobanca, l'uomo che ha creato e regnato sull'istituto di credito per più di quarant'anni. e stato rinviato a giudizio per falso In bilancio. Della stessa accusa devono rispondere: Vincenzo Maranghi, amministratore delegato di Mediobanca e all'epoca dei tatù addetto al «servizio partecipazioni-: Ugo Tabanelll e Luigi Chiericati, ex sindaci dell'Istituto; Edgardo Intra-Sldola. che di Mediobanca era un cassiere. Sono invece stati prosciolti: Fausto Calabria, ex presidente di Mediobanca già coinvolto anche nella vicenda dei •fondi neri- dell'In, Franco Cingano, presidente attuale, che a suo tempo era amministratore delegato della Banca Commerciale e come tale sedeva nel comitato esecutivo di Mediobanca Lo slesso ruolo svolgevano Lucio Rondelli, amministratore delegato del Credito Italiano e Olovanni Guidi del Banco di Roma, prosciolti entrambi. La vicenda riguarda fondi per complessivi 24 miliardi nel periodo 1970-80. -Fondi neri-, o meglio contabilizzati in bilancio sotto voci diverse da quelle per cui erano stati effettivamente utilizzati. Lo slesso giudice istruttore che ha condotto l'inchiesta. Ohe rardo Colombo, riconoscerebbe Infatti che le somme non sono state -sottratte- a Mediobanca né sono state utilizzate per tangenti a partiti politici o altri scopi ille gii timi Ci sono Invece, per esempio, pagamenti -in ne ri)- (cioè senza fattura fiscale) a commercialisti e profes sionisti, a imprese che aveva no eseguito lavori di ristrutturazione negli uffici di Mediobanca Ci sono anche diversi -fuori busta- elargiti a funzionari e dirigenti. Proprio uno di questi •fuori busta» è stato l'elemento che ha fatto scattare le Indagini. Un dirigente aveva ricevuto nel 1972, come •premio-, un assegno di tre milioni, intestato a un nome di fantasia, n dirìgente non lo deposito sul suo conto corrente, ma lo utilizzò come danaro per acquistare sterline d'oro da un cambiavalute. A sua volta il cambiavalute lo utilizzò per un pagamento, e cosi via. Non si sa quale sia stato il tortuoso giro dell'assegno, ma è certo che Dm nelle tasche di un personaggio piut¬ tosto lontano dagli -schemidi Mediobanca: un contrabbandiere di Livorno. Da questo assegno scattò l'indagine che portò gli inquirenti, a ritroso, fino agli uffici di via Filodrammatici. La procura, per fare chiarezza sul giri contabili, si rivolse alla Banca d'Italia che, tra 11 '74 e U '75, svolse un'Ispezione. I funzionari della Banca ricostruirono le destinazioni delle varie somme e alla fine l'indagine si concluse con un proscioglimento di Mediobanca: 1 fondi, per quanto contabilizzati in modo errato, erano comunque rimasti nell'ambito dell'Istituto e non avevano inciso sulle sue condizioni economiche. Le conclusioni della Banca d'Italia convincono la procura a chiudere il caso: e Infatti 11 fascicolo arriva sul tavolo diColombo con una richiesta di archiviazione. Il giudice. Istruttore però non è convinto e riapre le indagini: per più di un anno la Ouardla di Finanza esamina bilanci, spul-. eia documenti e alla fine Invia un rapporto in cui denuncia l'esistenza di un «fondo* non contabilizzato di 20 miliardi fino al 1976 e di altri 4 miliardi tra il 1976 e II 1980 . In realtà, alla fine dell'inchiesta, la vicenda di questi •fondi neri- sembra ridimene, stonata. Rimane però l'in** golarita di bilancio e nel magi gio dell'anno scorso Colombo invia nove mandati di comparizione. Mediobanca, si difende affermando che si e trattato di -un problema contabile- e che buona parte di • quei 24 miliardi si è -perdutanel periodo di passaggio dal-., la contabilità manuale ]%[. quella automatizzata: certificati di deposito contabilizzati per errore In conti Interni. Un disguido attribuibile ad un anziano cassiere, che nej.i frattempo e morto, di cui non ci si sarebbe accorti, al momento della revisione de: conti, data r-esiguità- della, cifra rispetto al bilancio complessivo di Mediobanca (la sola raccolta In lire era in quegli anni di 2400 miliardi). Una tesi questa.che non haconvinto U pubblico minuti:ro Luigi de Ruggiero, che aveva Infatti chiesto il rinvia a giudizio di tutti gli imputa-, ti, né il giudice istruttore che, pur ridimensionando le ri chieste, ha mandato sotto processo Cuccia. MaranghL 'i due sindaci e 11 cassiere. Susanna Marzolla

Persone citate: Enrico Cuccia, Fausto Calabria, Franco Cingano, Lucio Rondelli, Luigi Chiericati, Ugo Tabanelll, Vincenzo Maranghi

Luoghi citati: Livorno, Milano