Multiproprietà un'alternativa conveniente

Multiproprietà, un'alternativa conveniente Possono bastare 10 milioni per una settimana di vacanza (e per tutta la vita) Multiproprietà, un'alternativa conveniente Perché questa formula raggiunga anche in Italia il successo dell'estero, occorre una legislazione nuova - Non è facile rivendere le quote se il periodo scelto non è favorevole e la località di gran classe La pubblicità sta -spingendo- la multiproprietà verso una nuova gioventù. L'offerta è sempre quella del mare o del monti, ma ora si sta giocando anche moltissimo sulla qualità: con le mura della cosa si cerca di offrire anche un notevole -pacchetto- di servizi. La multiproprietà vuole ridiventare l'alternativa conveniente alla casa tradizionale, alla quale gli italiani si dimostrano ancora molto legati. Ma con il vantaggio di non dover pensare a nulla, salvo godersi il sole. Vediamo qual è la dimensione del fenomeno. Secondo l'Alm (Associazione Italiana multiproprietà), in Italia l multiproprietà!-! sarebbero almeno 80 mila. Più pessimistiche le valutazioni del Censi* 40 mila. E nel suo rapporto annuale l'Istituto di ricerca arriva a definire -sul viale del tramonto- la multiproprietà. Un'analisi, questa, ferocemente contestata dai maggiori operatori del settore, anche se i numeri del macie in Italy sono ancora molto lontani da quelli del mercato estero (400 mila multiproprietà in Francia. 300 mila In Inghilterra, oltre 2 milioni negli stati Uniti e 4 nulli mi nel mondo). Il boom italiano risale al 1982, con oltre 15 mila nuovi acquisti. Poi c'è stata una improvvisa discesa, sino alle 2800 quote del 1988. Ora, secondo l'Alm. ti mercato dovrebbe avere superato i 150 miliardi. Ancora poco. Ma bisogna tenere conto che solo ora la multiproprietà sì sta scrollando di dosso alcune esperienze negative del passate. Cantieri fantasma ed imprenditori disinvolti hanno contribuito a rendere molto diffidenti gli italiani. Che pure alla casa sono legati: basti pensare che il settore abitativo assorbe oltre il 50* del risparmio e rappresenta l'HH', della ricchezza. Ma sono convenienti i prezzi della multiproprietà? Qualche esemplo. A Porto Cervo una settimana di un alloggio da 5 posti costa 40 milioni in alta stagione e 40 mi¬ lioni in bassa, la gestione 523 mila lire In alta e 260 mila in bassa. A Cortina una settimana in alloggio da 4 posti costa fra 22 e 25 milioni In alta stagione e fra 9 e 14 in bassa, la gestione circa 510 mila lire a settimana. A Calamplso (Trapani) una settimana in alloggio per 5 persone costa 14 Milioni in ulta e 5 milioni in bassa, la gestione 180 mila lire. A Canazel una settimana In alloggio per 4 persone costa fra 4 e 25 milioni d'inverno e fra 4 e 15 milioni in estate, la gestione costa 200 mila lire. Un esempio estero può essere rappresentato da Mentone, m Francia, dove una settimana in alloggio a 4 posti costa fra 13 e 22 milioni In alta stagione e fra 10 e 15 milioni in bassa e la gestione è calcolata fra 200 e 250 mila liremin Ma quali sono I problemi principali della multiproprietà? Innazitutto l'incertezza normativa, che dovrebbe essere risolta con il disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri e che ora passerà all'esame del Parlamento. Il concetto tipicamente anglosassone del t ime sharing (suddivisione del tempo) stenta ad entrare nelle abitudini degli italiani. Il fatto di sapere che nella propria casa poi andrà a viverci qualcun altro, non piace. Anche a causa delle esperienze negative, accumulate In questi anni. Questo -svantaggio- viene però compensato dai costi più bassi, rispetto a quelli offerti nelle stesse località dagli alberghi. Oli operatori sostengono che l'investimento si recupera in cinque anni e si parla, sempre più spesso, di -vacanze di proprietà*. Una formula che significa vendere la casa con U divertimento garantito. E' infatti la gestione uno degli elementi della nuova multiproprietà. Un aspetto che può riservare sorprese soprattutto dal lato dei costi. Le maggiori lamentele si riscontrano nella ripartizione degli oneri. Attenzione, quindi, alle norme del regolamento di condominio: meglio chiarire le condizioni al momento della stipula del contratto. Uno dei maggiori problemi è la difficoltà a rivendere le quote. Molto facile se si tratta di una settimana a Cortina. Intorno a Capodanno, ma difficile in tanti altri casi. Per ora un mercato secondario non esiste, anche se in qualche caso e possibile la locazione a terzi. Qualcuno ha anche pensato ad una soluzione temporanea: per chi è stanco di andare sempre In vacanza nello stesso posto, la proposta si chiama Pei: Resor Condomini'.!.-, International Inc. La società, che opera anche in Italia, ha reso possibili 490 mila scambi In 39 paesi, contando su un parco di 1700 villaggi. In questa specie di borsa, le quotazioni delle azioni italiane sono molto alte. Una settimana a Porto Cervo, ad esemplo, due settimane olle Balearl Proprio per l'interesse che I villaggi trovano sul mercato mondiale, stanno per sbarcare In Italia anche altre grosse società di interscambio di appartamenti. La richiesta-Italia è infatti in crescita, ma non tanto per l'offerta Italiana quanto per '.m'aumentala domanda mondiale nel settore. Il mercato Italiano dà intanto segni di ripresa, ma anche di concentrazione, e la legge potrebbe favorire questa tendenza. Soprattutto per gli alti costi (pubblicitari e per il mantenimento della rete di vendita). Sembrano Interessati I costruttori, ma unche 1 grandi gruppi fondiari. La speranza è anche quella di ampliare la domanda: finora gli acquirenti sono stati quasi tutti italiani (per di più in genere residenti nel pressi delle località offerte in multiproprietà!. Ora qualeuno vuole cambiare: l'esempio è quello spagnolo dove ito . dei multipropnctari vive oltre confine (inglesi al primo posto, ma anche un buon numero di Italiani). E altri tentano l'operazione Inversa: vendere in Italia località stra nlere.

Persone citate: International Inc