«Don Masino in casa mia? No, non era lui»

«Don Masino in casa mia? No, non era lui» «Don Masino in casa mia? No, non era lui» Mi. MOSTRO INVIATO PALERMO - Quattordici marzo, corso Vittorio Emanuele 452, quasi di fruii te alla splendida cattedrale arabo-normanna. Il citofono di casa D'Onufrio squilla intorno alle dieci, dieci e mezza di sera. La notte è tiepida, i due ospiti del barone vengono fatti accomodare su un terrazzino. Uno e Olannl De Oennaro. giovane e Intraprendente funzionario alla sede centrale della Crimlnalpol. L'altro non si presenta neppure. •Erti un ispettore di polizia, o almeno cosi mi fu dello. Quella sera si sedettero in terrazza, io andai a preparare loro del caffé. Tre tazzine, per i due ospiti e mio marito, poi salutai e me ne andai a dormire. Antonio mi raggiunse poco più tardi...-. Tiziana Poplasky. 32 anni, moglie del barone ucciso a Ciaculll due giorni dopo quel misterioso colloquio, parla per difendere l'Immagine del marito, minaccia querele a chi l'ha dipinto come un informatore della polizia. Ma raccontando, ammette che un colloquio, un incontro, ci fu. Una chiacchierata serale, senza altri testimoni, fra il barone Antonio D'Onufrio. il dottor De Gennaro ed un terzo, misterioso -ispettore di polizia- di cui perù mai la signo¬ ra seppe il nome, e che nei mesi successivi non si sarebbe più rivisto. Buscetta libero a Palermo, alla caccia di manosi e dì informazioni? L'ex -boss dei due Mondi- condotto clandestinamente in Italia. In Sicilia per collaborare — proprio come Totuccio Contomo — alla lotta contro i clan emergenti? Ma quando mai. chi l'ha detto? C'è qualcuno in grado di provarlo? I commenti alle sconcertanti Informazioni filtrate nelle ultime ore adesso fioccano, ora stupiti, ora indignati, a volte ironici. Olovanni Falcone si direbbe Irritato: -E' perfettamente inutile ogni dichiarazione dal momento che la mia smentita categorica di ieri è slata ritenuta priva di peso, fondamento e attendibilità-. Ma intanto convoca per questa mattina Tiziana Poplasky. la moglie del barone ucciso: vuole chiarimenti sulle deposizioni rese dopo l'assassinio del marito. Gianni De Gennaro fa sapere, secco: -Buscetta in Sicilia? Un'ipotesi fantasiosa, destituita di ogni fondamento-. E ancora. Salvatore Di Vitale, sostituto procuratore: -Ho interrogato la vedova ma non ho mai sentito una storia del genere-. Ma ascoltiamo ancora Tiziana Poplasky: -Uno di quei due ospiti lo rividi pochi giorni più tardi, dopo l'assassinio di mio marito. Mi stavano interrogando in questura, lui entrò nella stanza e disse: signora, le mie condoglianze. Sono un funzionario della Criminalpoi. mi chiamo De Gennaro: ero un amico di suo marito, una gran persona per bene.--. E l'altro, I-ispettore-? •Di quell'uomo non ricordo nulla, neanche il colore degli occhi-. La stranezza e che di quel misterioso, secondo visitatore del barone D'Onufrio non si trova traccia né nei verbali di polizia né nelle successive dichiarazioni al giudice Di Vitale. Una dimenticanza? E' poco probabile. - Avete diffamato mio marito, avete infangato il suo nome, avete scritto che era uno spione, un informatore della polizia...', lamenta adesso Tiziana Poplasky Ecco forse il comprensibile, principale motivo di tanta preoccupazione. Di una di sinteressata -collaborazione' fra U barone D'Onufrio e gli organi di polizia, peraltro. 1 giornali palermitani avevano già parlato, ed tn termini piuttosto netti, due mesi e mezzo fa. all'indomani dell'assassinio, senza che dalla famiglia dell'ucciso o i dal suoi legali giungesse, al lora. la minima reazione. Ma possibile che nulla st riesca s sapere dell'altro uomo, deli-ispettore- che accompagnava De Oennaro? •Non so chi fosse, non l'ho neanche guardalo bene. Ma se fòsse stato Buscetta mio marito me l'avrebbe detto. Mi diceva tutto, fta noi non c'erano segreti, mai avevo notato tn lui qualcosa di strano, chessò, una telefonata, un episodio che mi avesse fatto sospettare qualcosa Dopo, solo dopo il suo assassinio, sono arrivate certe telefonate...-. Oli elementi del nuovo, grande mistero palermitano per il momento finiscono qui: con una notizia giunta da fonti attendibili, una serie di smentite attendibili a loro volta ed uno strano •buco-. Era Buscetta, quel misterioso -Ispettore-? Davvero, se si fosse trattato di lui, la baronessa D'Onufrio avrebbe potuto riconoscerlo? Non c'è bisogno di sfrenare la fantasia per domandarsi se le ricorrenti notizie che giungono dagli Stati Uniti (quelle che vogliono 11 più grande -pentito- della mafia ormai irriconoscibile. In quanto sottoposto a plastica faccialei abbiano finito col trovare fondamento. Oggi, a Palermo, non c'è altro da dire.

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