Cina, lo scontro è nel Palazzo

Cina, lo scontro è nel Palazzo I dirigenti del partito si rifugiano nelle basi militari; alle armate l'ultima parola Cina, lo scontro è nel Palazzo Secondo Radio Pechino, Qiao Shi, responsabile dei servizi di sicurezza, è il nuovo segretario del partito Soldati devastano un complesso che ospita diplomatici stranieri - Monta la propaganda xenofoba DAL NOSTRO INVIATO PECHINO — 81 scolta lievemente la tela sul vertice politico, con un segnale sulla possibilità di un nuovo capo del partito senza che però 1 contrasti e la lotta di potere col sostegno delle fazioni militari si siano chiaramente risolti. In un'atmosfera di Incertezza e paura, Pechino, fattasi al tramonto spettrale e deserta, sta trascorrendo un'altra notte In cui il silenzio è rotto da colpi d'arma da fuoco dopo una giornata angosciante. Essa e stata segnata da sparatorie e Imponenti movimenti di truppe e di mezzi, accerchiamento del quartiere diplomatico, frenetica evacuazione di stranieri, raffiche contro alcuni loro uffici e appartamenti. Su tutto, crescenti e precisi segni di preparazione a scontri militari su vasta scala, mentre da tutto il Paese arrivano frammentarie notizie sul ribollire di altri grandi centri. Da molti episodi e dalle scariche di fucileria nel quartiere diplomatico sembra affiorare nello scontro interno, almeno alla base, l'antica xenofobìa ricorrente nelle crisi cinesi Le ambasciate accelerano l'evacuazione dei loro connaziona U. Dilaga Intanto la protesta contro 11 regime e le emittenti di provincia definiscono «caotica- la situazione che si è determinata in molte citta. A Xlan, capoluogo dello Shensi, decine di migliala di persone hanno eretto barricate e dato vita a manifestazioni antigovemative. A Chengdu, capoluogo del Sichuan, le radio locali riferiscono che «gruppi di teppisti* si sono riversati nelle strade, sabato un •gruppo di farabutti* aveva attaccato il municipio ferendo circa 300 poliziotti. SI segnalano manifestazioni anche a Shanghai e Changchun Radio Pechino ha segnalato ieri mattina che il partito potrebbe avere un nuovo segretario generale al posto di Zhao Ziyang, dal 19 maggio scomparso dalla scena. Si tratterebbe di Qiao Shi. 65 anni, responsabile di questioni giuridiche e dei servizi di sicurezza con supervisione anche sul ministero dell'Interno, e capo della commissione di disciplina. Un super Andropov orientale senza le aspettative che questi aveva suscitato quando successe a Breznev. L'emittente ha dato notizia di un telegramma Inviato dalla Corte suprema -ai compagno Qiao Shi e al comitato permanente del Politbjuro per esprimere solidarietà per le azioni volte a sopprimere i disordini controrivoluzionari'. La citazione del nome potrebbe suggerire che Qiao Shi sia asceso al vertice, pur mancando ancora l'annuncio. Ma potrebbe anche non essere cosi. Il messaggio potrebbe essere stato Indirizzato a lui in quanto responsabile dei problemi giuridici. Che non tutto sia risolto è Indicato dal fatto che l'agenzia ufficiale Nuova Cina, fino a ieri sera tardi almeno, ha taciuto sul messaggio, mentre ha temperMvamente dato la reazione del ministero degli Esteri alla presa di posizione di Bush, respinta come Ingerenza negli affari interni, con la riaffermazione che la Cina *é stabile e capace di reprimere la ribellione- e continuerà -la politica di riforme e di apertura-. A poche ore dal labile segnale è venuta da Qiao Shi. pur senza che fosse nominato, una Indicazione più precisa per U futuro: purghe. La tv ha infatti dato notizia di una disposizione della commissione di disciplina, di cui egli e a capo, al membri del partito perche cooperino con l'armata nell'appllcazlone della legge marziale, e un monito: le commissioni disciplinari 8 tutti t uveiti si mettano in moto -prendendo posizione e assicurando la loro funzione, con severe punizioni per chi ha partecipato alla rivolta controrivoluzionaria-. Ma la dirigenza nel suo insieme politico e Istituzionale rimane assente e muta. 81 dice che I personaggi di vertice abbiano lasciato la sede del partito e di governo nel centro della città per andare In acquartieramenti militari nella zona delle Colline Profumate, a circa 40 chilometri. Non vi sarebbe nulla di straordinario in questo perché spesso, in momenti di crisi I dirigenti cinesi si recano in quella località. Dovrebbeio essere in corso riunioni frenetiche con confronto di dure posizioni. Nessuno può escludere che nei prossimi giorni ne esca una linea che cerchi di sistemare teoricamente e politicamente tutto quanto è avvenuto. Intanto parlano solo le armi In queste atroci giornate di sangue che ancora macchia tanti punti della città, specie verso la Tienanmen, raggrumato sulla sabbia arrivata con t venti dal deserto del («obi. nel tanfo di strade su cui si aprono latrine pubbliche che nessuno più pulisce, con ai lati montagne di rifiuti che nessuno porta più via. La potenza di fuoco, uomini e mezzi, impiegata per lo sgombero della Tienanmen è troppo imponente perché l'operazione fosse limitata a questo solo scopo. Ripugna pensare che qualcuno abbia potuto coscientemente concepire un tale massacro. Chi ha puntato allo sgombero dello Tienanmen mira In realta al potere. Presentata come esecuzio¬ ne di ordini della commissione militare di cui Deng Xlaoping è a capo, l'operazione é stata in realtà una prova di forza per occupare li palazzo. Mentre Deng continua a restare assente diventano cosi irrilevanti le voci sulle sue condizioni fisiche. I pochi elementi oggettivamente noti indicano che, determinato a liquidare Zhao. egli ha dovuto ricorrere per questo all'aiuto di anziani duri da lui stesso messi da parte, pagando cosi un prezzo che ha scatenato la lotta per la successione aprendo 11 vuoto di potere e la caccia al sostegno delle fazioni militari. Bolo così si possono spiegare le diverse posizioni degù esponenti delle forze annate. I cui reparti potrebbero da un momento all'altro fronteggiarsi. Parte delle truppe che da sabato notte occupano la città hanno lasciato ieri mattina la Tienanmen andando a schierarsi su nuove postazioni in periferia, chiaramente di difesa avanzata. Sulla piazza restano però acquartierati folti reparti col mezzi corazzati schierati in tutte le direzioni. Un primo lungo convoglio di circa 200 automezzi ciascuno con una trentina di uomini, più autocarri con salmerie e riserve di munizioni, aperto da carri armali e chiuso da autoFernando Mezzetti (Continua a pagina 2 In quarta colonna)

Luoghi citati: Chengdu, Cina, Pechino, Shanghai, Xlan