«Non montiamoci la testa»

«Non montiamoci Ia testa» «Non montiamoci Ia testa» DAL NOSTRO INVIATO VARSAVIA — Al quartier generale di Solidamosc, vicino alla centralissima Piazza della Vittoria, la parola d'ordine e entusiasmo si ma contenuto, il folgorante successo elettorale, superiore alle più rosee aspettative, giustifica, anzi Impone celebrazioni purché discrete, quasi una festa in famiglia vietata agli estranei. Dicono che avrebbero -una voglia matta di ■urlare di aiolà nelle stradeperò capiscono quanto sarebbe pericoloso aggiungere ulteriori umiliazioni all'autogol degli avversari. E dalla sede partono in continuazione ordini rigorosi impartiti per telefono alle sezioni periferiche in tutto il Paese — niente cortei, vietate le cerimonie pubbliche di esultanza. Ignorare le provocazioni — che si incrociano con informazioni fomite dal seggi, subito Immesse sui videoterminali dal computer. Jacek Kuron, uno del padri storici del sindacato, è entrato al Sejm per la circoscrizione di Varsavia con il 67 per cento dei veci, dieci punti percentuali In più all'attore Andrzej Lapidei che ha letteralmente stracciato l'ex portavoce governativo Jerzy Urban, addirittura l'80 per cento di suffragi al Senato per Bronlslaw Oeremek e Janusz Onyszklewicz. 1 due principali consiglieri di Lech Walesa. Tutti 1 candidati di Solidamosc nei collegi baltici sono passati a vele spiegate nel primo turno, da Bogdan Lis a Anton Purtak rappresentante dei contadini. Sulla porta compare Adam Michnlk. lo storico del movimento, eletto con una valanga di voti a Katowice. nel distretto minerario della Slesia. Scocca un fragoroso applauso, molti lo baciano alla polacca, tre schiocchi sulle guance. 'Zitti, tittt. Siamo una gallina che e diventata un aeroplano, ora bisogna decollare tenta fonare i motori: Sentiamo Wltold Trzeciakowskl, grande mediatore al negoziati della «tavola rotonda», capofila degli Intellettuali cattolici, promosso nel quartiere operalo di Wola. «Adesso l'importante i di restare con i piedi ben saldi a terra, guai a lasciarti montare la tetta, fi risultato che premia i nostri sforzi sulla strada della democrazia pluralista non deve radicalutare il Patte, i buoni da una parte, i cattivi dall'altra. Sulla Polonia pende tempre la minaccia delle agitazioni sociali, qualcuno potrebbe tirare fuori dal cassetto la mina vagante degli scioperi selvaggi, una prospettiva da evitare come la peste-. Nell'euforia del momento diventa difficile chiedere spiegazioni analitiche sull'andamento della consultazione che ha evidenziato a sorpresa alcuni paradossi. Innanzitutto un Imprevisto astensionismo. Quasi quat tro milioni di polacchi hanno disertato le urne mentre l'affluenza nelle ultime legislative del 1985 aveva coinvolto i'80 per cento del corpo elei tonde. Chi sono gli assenti, I giovani arrabbiati che conte' starano con fischi e urla l'In tesa nazionale di aprile accusando Walesa di aver svenduto l'accordo fra opposizione e governo oppure la mas sa degli eterni sfiduciati, della gente semplice e stan ca di credere da decenni al miraggio delle riforme economiche e che si rifiuta d ; affluire sotto la bandiera del sindacato indipendente nonostante l'avallo della Chle sa? Un secondo Interrogativo politico riguarda il rullo com pressore di Solidamosc che ha schiacciata ovunque la presenza dei candidati del neo-partito del lavoro di ispirazione cristiano-democratico. I due alfieri della de polacca. Wladlslaw BUa-Nowìdd e Kazimierz Switon, sono stati travolti dagli uomini di Setidamate assieme a numerosi esponenti di formazioni indipendenti anticomuniste. Al futuro Parlamento mancherà cosi una rappresentanza poliedrica, se ne parlerà forse fra quattro anni quando le votazioni per l'assemblea nazionale bicamerale saranno totalmente libere, E Infine resta Irrisolto il quesito sul comportamento dei sostenitori del premio Nobel al turno di ballottaggio del 18 ghigno. Domenica essi hanno respinto brutalmente l'appello walestano ad appoggiare, almeno In parte, gli esponenti filogovemativl favorevoli alle riforme, si ricrederanno nel breve spazio di dodici giorni? Piero de Garxarolli

Persone citate: Adam Michnlk, Anton Purtak, Bogdan Lis, Jacek Kuron, Janusz Onyszklewicz, Jerzy Urban, Kazimierz Switon, Lech Walesa, Walesa

Luoghi citati: Katowice, Polonia, Varsavia