Carcere

Carcere CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA Carcere fi•. -Forse c'è qualche morto-, • Si, purtroppo ci sono vittime-, -Sono tutte donne-. -1 cadaveri di due sono ancora nel braccio, gli altri sono stati portati negli ospedali'. Le voci sono giunte alla folla che. per non aggiungere caos a caos, e per consentire ai soccorsi facilità d'azione, era stata bloccata In via Pianezza, ad un chilometro dall'Ingresso della prigione. Cosi per 1 parenti s'è iniziato l'angosciosa odissea del famigliari delle recluse negli ospedali: «Mia moglie è alle Vallette, l'hanno portata qua?- n tremendo pellegrinaggio s'è protratto sino all'alba. Nella notte le sessanta prigioniere scampate al fumo sono state trasferite nelle carceri della provincia. Secondo una prima ricostruzione, l'Incendio s'è sviluppato attorno alle 23.20. La rafrwina che ospita le donne sorge a ridosso del muro di cinta, appena dopo il portone blindato che. cento metri oltre 11 cancello d'entrata. Im¬ mette nel carcere vero e proprio. Le finestre delle celle di questo blocco s'affacciano su un vasto cortile e da esse si scorgono le inferriate di uno dei blocchi maschili. Le detenute sono solite comunicare con gli uomini rinchiusi dall'altra parte del cortile accendendo pezzi di carta e sporgendoli attraverso le sbarre. Quando la fiamma sta per scottare le dita, le prigioniere lasciano cadere nel vuoto la carta bruciacchiata. Un pompiere ha dichiarato: •Purtroppo, questi mozziconi di torcia sono finiti su materassi di gommapiuma accatastati proprio sotto le finestre delle celle. La gommapiuma sviluppa moltissimo fumo-. Che, spinto dal vento, ha avvolto il braccio, ha invaso i corridoi e le celle. Urla, invocazioni d'aiuto. E' scattato l'allarme, al vigili del fuoco e alla Guardia medica è giunta, quasi contemporanemante, alle 23.34, la richiesta: •Qua il carcere celle Vallette. E' scoppialo un incendio, mandate tutte le autopompe e le ambulanze che avete. La situazione è tragica: 1 pompieri non hanno in¬ contrato difficoltà particolari per spegnere il rogo. Difficoltoso. Invece, entrare nel blocco femminile. «Una nebbia spessa, acre, altamente Umica — hanno raccontato 1 primi soccorritori — impediva di vedere. Per fortuna che le sorveglianti e gli agenti di custodia erano già riusciti ad aprire i cancelli che sbarrano i corridoi dei piani e le celle. Piangendo, tossendo, trascinandosi, o trascinate dalle compagne e dalle guardie, le donne sciamavano nel cortile: Dove continuavano ad arrivare ambulanze. A mano a mano che le recluse venivano salvate dal fumo, venivano caricate sulle autolettighe. Con ciascuna di loro saliva un agente. Per Rosa Capo greco e Maria Grazia Casazza non c'è stato nulla da fare: quando sono arrivati 1 soccorsi erano già morte, asfissiate. Le altre sei sventurate e le due vigilatoci sono giunte, invece, cadavere al Maria Vittoria, l'ospedale più vicino alle Vallette dove sono anche ricoverate molte delle detenute. Claudio Giacchino Beppe Miiiello Torino. Nel carcere delle Vallette In flamine accorrono decine di mezzi di soccorso (Foto La Stampa, Gianni Giovannino

Persone citate: Claudio Giacchino Beppe, Gianni Giovannino, Maria Grazia Casazza, Rosa Capo

Luoghi citati: Torino