I piloti non bocciano Phoenix di Cristiano Chiavegato

I piloti non bordano Phoenix FORMULA 1 Tutto okay nelle prequalificazioni del G.P. degli Stati Uniti I piloti non bordano Phoenix II circuito cittadino è meno peggio di quanto si pensasse - Solo un leggero incidente al tedesco Weidler e molti testa-coda - Le due Osella non ammesse alle prove (e Ghinzani medita il ritiro) dal nostro inviato PHOENIX — B circuito non è stato bocciato, salvo tipensamenti dell'ultima ora. Si temeva il disastro, una eventuale contestazione dei piloti. Invece quasi tutto è filato liscio, almeno nelle prequalificazioni. Il primo atto del G.P degli Usa si è cosi concluso senza problemi, solo un ritardo di mezz'ora, causato da una paio di incidenti privi di conseguenze. Di fronte ad un pubblico assai modesto, tredici vetture ZI '<■'<• > >. 11 .uh.. Come era già successo in Messico, alla fine hanno ottenuto l'ammissione alle prove ufficiali Br indie < Brabham > Caffi (Scuderia Italia). Johansson (Onyxi e Modena ( Brabham i, nell'ordine Sono invece stati eliminati Ohinzani. Raphanel. Foitek. Larini. Wlnkelhock, Weidler, Schneider. Suzuki e Gachot. I-a mancata qualificazione di entrambe le Osella ha provocato una crisi nella scuderia di Volpiano -A questo punto — ha detto Piercarlo Ghinzani — torno a casa. Parlerò con i miei sponsor ed al 99^ abbandonerò l'attività. La vettura non è male, anzi sarebbe abbastanza competitiva, sono sicuro che. in sessione cronometrata vera, entrerebbe fra le prime venti dello schieramento Invece un regolamento assurdo ci fa ri¬ manere fuori: Molto deluso anche Nicola Larini, il giovane toscano contattato dalla Ferrari, il quale fra l'altro è stato anche attardato dalla rottura di un semiasse.-Non si può arrivare su una pista dove lutto è sconosciuto e pretendere di dare il massimo, lo ad esempio avevo i rapporti sbagliati. Inoltre la Pirelli non ci dà i pnematici più veloci, riservati ai team ufficiali. Ragion per cui di questo passo non ci qualificheremo mai-. E' un momento difficile per Osella, ma il costruttore piemontese non demorde. Del resto lo stesso problema coinvolge altre scuderie, come ad esempio la tedesca Zakspeed. Con un budget pubblicitario vicino ai 13 miliardi e il motore Yamaha, questa squadra non solo non si è mai qualificata, ma è sempre risultata piuttosto lontana dai migliori. Si dice nell'ambiente che la Zakspeed sia prossima al ritiro. Tornando alla prova di ieri mattina, i piloti hanno accettato questo circuito. •£' ancora molto scivoloso — ha spiegato Stefano Modena — come era prevedibile, ci sono troppi tombini in penata e una riparazione dell'asfalto effettuata con cemento a presa rapida provoca qualche problema di tenuta. Ma nel complesso la pista non è ma¬ le, molto meglio di quella di Detroit: GU incidenti della giornata hanno coinvolto il tedesco Weidler che ha fiaccato una sospensione della sua Rial. Poi innumerevoli testa coda: Modena. Suzuki. Foitek. Larini. quasi tutti i concorrenti hanno ballato la danza dell'iniziazione del nuovo tracciato, ma è stato meno peggio di quanto si poteva prevedere. Per dare un giudizio defintivo però bisognerà attendere In ogni caso il parere dei big. Nell'ambiente intanto si discute molto delle proposte di Berme Ecclestone. il quale vorrebbe introdurre le corse ad handicap per ottenere un maggiore equilibrio. B vincitore di una gara, in quella seguente, verrebbe obbligato a sostare ai box per un cambio di gomme. Tutti hanno criticato l'idea. Ma Ecclestone non ha perso 11 suo senso dell'umorismo: -Loro accetterebbero fa novità solo se a fermarsi per regolamento fosse solo e sempre la McLaren-. E non ha tutti i torti. In ogni caso non è escluso che U presidente della Foca abbia soltanto mosso un po' le acque per far park-re della Formula 1. Il pubblico, almeno quello televisivo, è tuttora su ottimi livelli, ma — come si dice — la pubblicità è l'anima del commercio. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Detroit, Italia, Messico, Modena, Phoenix, Stati Uniti, Usa, Volpiano