Bonn lascia invariati i tassi

Bonn lascia invariati i tassi Dollaro in rialzo solo nei confronti di marco e lira, anche la Fed prende tempo Bonn lascia invariati i tassi ROMA — La Bundesbank non ha alzato I tassi, la Fed prende tempo. Per il dollaro e stata una giornata contrastata, il biglietto venie, infatti, ha fatto registrare un rialzo solo confronti del marco tedesco e della lira. Su tutte le altre piazze la moneta e apparsa In flessione. A Francoforte l'apprezzamento è stato di 1.9899 marchi contro 1 1.9858 di mercoledì. Nonostante 1 ripetuti Incrementi degli ultimi giorni, il consiglio della Bundesbank, riunitosi oggi a Berlino, non ha ritenuto necessario modificare il tasso di sconto e il tasso Lombare! sulle anticipazioni contro titoli. I due tassi, quindi, rimangono Invariati, rispettivamente al 4,5 e al 6,5 per cento. Per ora la Bundesbank preferisce attendere le ripercussioni delle misure prese nelle ultime settimane. E. cioè, l'aumento dei tassi per le operazioni di pronti contro termine. Le ultime operazioni di questo tipo sono state offerte a un tasso compreso tra 116,8 e U 7,2 per cento, superiore al 6,5 per cento del tasso Lombard. Inoltre, la situazione tedesca sembra avviarsi verso una maggiore tranquillità. L'espansione della massa monetaria sta rientrando nel corridoio prefissato dalla Bundesbank e il tasso inflazionistico si e attestato sul tre per cento, cifra che spicca nella generale ripresa della corsa dell'inflazione nei principali Paesi occidentali. Alla notizia del marcato aumento dei tassi tedeschi il dollaro ha reagito positivamente, consolidando la sua quotazione che, Invece, in mattinata era apparsa In ribasso. La nuova avanzata del dollaro e 1 segnali sempre più evidenti di rallentamento dell'economia americana hanno creato una certa preoccupazione da parte di aironi membri della Federai Reserve, il principale organo di controllo della politica monetaria Usa. La proposta avanzata è stata quella di abbassare dello 0.25% il tasso Interbancario sul fondi federali. La manovra era favorita dall'assenza di segnali preoccupanti sul fronte inflazionistico. Ma una parte dei membri direttivi della Fed non si e sentita pronta a porre un rallentamento alla politica monetarla, e a dichiarare vinta la lotta all'Inflazione. Dopo due giorni di discussioni, la derisione e stata cosi rinviata alla prossima settimana. 81 sa. però, che l'amministrazione Bush sta ufficiosamente premendo sulla Fed perché allenti la stretta al credito. La valuta statunitense è in flessione, invece, a Parigi, do¬ ve è stata quotata 6,7420 franchi, contro 16,7450 di ieri. Chiusura in ribasso anche alla borsa di Londra i-0.58'; ), anche se al di sopra dei livelli minimi raggiunti nel corso della giornata. Flessione anche a Tokyo per la seconda giornata consecutiva. Sulla piazza giapponese il dollaro ha chiuso a 142.52 yen. 0.18 yen In meno rispetto a Ieri, sotto la spinta di un ennesimo intervento della banca centrale a difesa dello yen. La giornata si era aperta con un rialzo della moneta americana a 143.25 yen. Ma, rivelano fonti bancarie, la banca centrale è intervenuta vendendo 300 milioni di dollari e provocando un'inversione di tendenza. La divisa non si è più ripresa anche per l'assenza dal mercato di molti operatori indecisi sul da farsi. r. e. ti Rari Otto Pochi

Persone citate: Bush, Lombard

Luoghi citati: Berlino, Bonn, Francoforte, Londra, Parigi, Roma, Tokyo, Usa