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E ora si processa il Kgb I parlamentari sovietici contro «l'impero clandestino» E ora si processa il Kgb «La perestrojka è fallita, occorrono scelte economiche liberali» • Richieste le dimissioni del responsabile dd massacro di Tbilisi • I baltici insistono per il controllo delle risorse alle Repubbliche • Le donne denunciano la durezza della vita femminile NOSTRO MftVCttO MOSCA — n Kgb sotto accusa, le tensioni etniche vicine al punto d'esplosione, le richiesti'oltranziste d'autonomia deUe repubbliche periferiche, un quadro drammatico della situazioni' economica, una riforma agricola Impantanata, ed alirò ancora: il dibattito sulla relazione di Oorbarlov, è andato avanti Ieri a briglia sciolta, toccando tutti I problemi che più affliggono U Paese. I venti minuti concessi ad ogni candidato al riempiono di denunce, accuse, lamenti, ansie collettive e locali, di parole soffocate a lungo ed espresse ora quasi disordinatamente dalla più autorevole tribuna pubblica, diventata U luogo dove tutto è concesso Un ex campione di sollevamento pesi, Juri Vlasov, scrittore già da tempo, ha usato parole durissime contro Il servizio di sicurezza sovietico, il famigerato Kgb, accusandolo di svolgere le sue funzioni In una segretezza pericolosa e anti-democratica: • £" un'organitlozione al di sopra dello Slato, dipende solo da un qruopo ristrettissimo dall'apparato del partilo, e non e sottoposto a nessuna altra forma di controlio popolare. Bisogna renderne noti sta il bilancio che la composizione, mentre la nomina del suo presidente deiv essere di competenza del Congresso. Il Kgb non i ur. servizio ma un reale impero clandestino, i l'arma più potente dell'apparalo, e i suoi edifici al centro di Mosca sono il simbolo di chi veramente detiene il potere nel Paese'. Di nuovo, a tratti, è riemeno il dramma del morti di Tbilisi, la polemica sollevata sulla composizione delia commissione d'Inchiesta ha spinto un deputato lituano ad annunciare le sue dimissioni fino a quando lì generale Radionov. •responsabile del massacro', siederà al Congresso; un altro ha gridato dalla sala la sua sfiducia ai dirigenti del partito e dei Soviet Supremo perche •non potevano essere ignari dell'ordine dato all'esercita». Una polemica chiusa invece, quella sul deputati del Karabakh alla Camera alta del Parlamento, il risultato della votazione, svolto martedì notte, si è risolto con un compromesso: un armeno ed un azero divideranno i due seggi cui la regione autonoma ha diritto; il segretario del partito armeno, 8uren Arutiunlan, ha chiesto però un referendum popolare per risolvere la disputa territoriale sull'appartenenza nel Karabakh. Un acuto grido di allarme è giunto dai deputati ctie hanno affrontato U problema economico, molti hanno messo l'accento sul rischio che comporta -la vetrina vuota del negozio: il succes¬ so della perestrojka è legato a doppio filo al problema dei rifornimenti alimentari: L'economista ed accademico delle Scimi*.- Pavé! itameli ha detto che «f cambiamenti negli ultimi quattro anni in campo economico sono itali quasi esclusivomente coimetici, la tendenza i stata quella di varare una serie di misure proibitive piuttosto che incoraggianti'. La riforma agricola non riesce in nessun modo a decollare, le lagnanze dei koUchozianl sulle basse condizioni di vita, sui livello Infuno del servizi sociali, dei salari e delle pensioni. Invocano tutte una riforma radicale efficace, dove il contadino diventi padrone della terra che lavora. I cassimi rappresentanti dello Repubbliche Baltiche puntano Invece alla decentralizzazione dell'economia, all'autodeterminazione e al controllo totale sul territorio nazionale e sulle sue risorse; Introducendo delle garanzie legali e costituzionali per assicurare la sovranità delle Repubbliche si possono risolvere a loro parere molti dei conflitti tra 11 centro e la periferia dello Stato. SI è levata poi la voce dell'Unione delle donne, che ha tratteggiato Incisivamente la durezza della vita femminile, del lavori pesanti In cui le donne compaiono a maggioranza, della carenza dei servizi sodali. Paola Delle Fratte