Michelangelo disegna la creazione

Michelangelo disegna la creazione PARIGI: IN 78 FOGLI-CAPOLAVORO IL PARADIGMA DI TUTTA LA SUA OPERA Michelangelo disegna la creazione PARIDI - Per gli artisti fiorentini di fine '400, Il disegno era molto più che esercizio tecnico o studio preparatorio: era la sintesi intellettuale di tutte le arti Era l'operazione che permette all'uomo di appropriarsi della realta, sistema conoscitivo, origine ed essenza di oftfl creazione. -La sola arte e scienza che esista sulla Terra, da cut tutte le olire derivano e di cui tono parte-, lo definiva Michelangelo usando parole prese a prestito da Francisco de Holanda. La straordinaria n.ostra aperta al Louvre Ano al 31 luglio, Michel-Ange destinateur, nasce da questa idea e offre la grafica di Michelangelo come paradigma dell'Intera sua opera. Alla mostra si accede entrando dalla Piramide, attraverso i luminosi locali ad essa sottostanti. I 78 disegni (15 in più rispetto alla prima tappa dell'esposizione alla National Gallery or Art di Washington, che non comprendeva la serie di fogli del Cabinet des desseins del Louvre) sono disposti in cinque sale circolari che si susseguono •en enfllade-. F*n dall'ingresso, dove troneggia un busto in bronzo del Mt'jstro. opera di Daniele da VcSterra, si impone con forza li colpo d'occhio sui cartone collocato in fondo al corridoio che fa da asse alle cinque sale. E' un Gruppo di soldati, frammento di un cartone per la Crocifissione di San Pietro, affresco della Cappella Paolina: tre nudi giganteschi visti di schiena che occupano interamente lo spa¬ zio, due dei quali sono In parte girati verso chi guarda con effetto di possente torsione muscolare. E' un colpo d'occnio immediato che resta impresso per tutta la visita e contiene il senso della mostra. I disegni, selezionati da Michael Hirst nelle più grandi collezioni michelangiolesche del mondo, sono di varia natura: studi per dipinti, sculture, architetture; studi anatomici; disegni «di presentazione- (quelli eseguiti per essere offerti). Ce ne sono di finiti e di non finiti. 7* il : I pero—I soli architettonici * parte — girano intom : al ti ma della figura umana e ìa .iella materialità del suo rapporto con lo spazio, anri <_ >-. il vuoto, circostante. Che si tratti dell'ingrandimento analitico di un particolare corporeo, come del gruppo di uomini miniaturizzato su un foglio di taccuino. Il visitatore e preso da un vortice che 1 itinerario a spirale favorisce, e passa dal tormento di un viso mai disegnato di fronte o di profilo, sempre girato rispetto al corpo, dall'ansia di sguardi volti itt alto o in basso verso il nulla allo sforzo di una lotta maschia tra corpi avvinghiati. Si riposa un momento, è vero, SU una Vergine con Buttivi no (Firenze, Casa Buonarroti), disegno dalla tecnica complessa in cui la madre a matita resta piatta sul foglio mentre 11 bambino rilevato a sanguigna e inchiostro prende un effetto in trompel'oeil che lo fa sembrare scolpito nel marmo; o sulla Cleopatra (Fi- renze. Casa Buonarroti), figura sensibilmente idealizzata disegno offerto da Michelangelo all'amico Tommaso de' Cavalieri e poi da questi donato a Cosimo II; ano a, sulla testa di Leda (Firenze. Casa Buonarroti), studio per un quadro commissionato da Alfonso d'Este poi andato perduto. Ma per tornare, subito, wll'^ngoscìa di un volto di .Sfrutta Cumana (Torino, Biblioteca Reale), volto segnato r> contretto; dei tre studi per Ixx caduta di Fetonte (Royal library di Windsor), o della Punizione di Tituos (Windsor), disegno dal cui retro risulta che il corpo di Tityos, ripreso in trasparenza è stato utiliz¬ zato da Michelangelo per un Cristo resuscitato qui esposto, anch'esso proveniente da Windsor, o all'inquietudine del Baccanale di fanciulli (Windsor), disegno cupo il cui soggetto resta misterioso: in una grotta chiusa da una tenda due adulti, una faunessa e un uomo, sono circondati da una trentina di putti che sembra seppelliscano un daino. ''rnuno dei cinque -gironidelia mostra ripete, ma anche approfondisce e aggrava, il tema dell'uomo e della donna centrali in un universo che non offre sostegni se non Ottizi o ingannevoli. Le figure di Michelangelo campeggiano, con la loro complessa perfe¬ zione, nel vuoto di uno sfondo che non esiste mal. I disegni giovanili quelli che testimoniano della volontà intellettuale dell'artista di vedere nell'essere umano un composto di forza serenità e armonia, in cui e insistita soprattutto l'energia dei corpi sono percentualmente pochi sul numero di quelli esposti Prevalgono i disegni dell'età matura, in cui le deformazioni dei corpi messi in prospettiva riflettono il clima appassionato che sarà quello del Giudizio. Tra i disegni che Michelangelo forni a Sebastiano del Piombo perché li utilizzasse per I suoi dipinti, un progetto di Resurrezione di Lazzaro (Londra British Museum), qui esposto, presenta figure allungate che preannunciano il manierismo Come puro due studi di Annunciazione (Firenze, Uffizi, e New York. Picrponl Morgan Library) eseguili per Marcello Venusti Mentre è accentuata la ricerca della spiritualità, ma allora con effetti di semplificazione del disegno che diventa in certi casi addirittura sommario, nella serie di disegni per la Croceftsslone, nei quali l'attenzione dell'artista non è -mi centrata sull'energia dei segoli corpi, ma sull'ime. . a del rapporto che unisce Q Ci isto alla Vergine e a Nlcodemo In un caso (Louvre. Cabinet des desseins). alla Vergine e a San O io vanni in un altro iLouvre, Cabinet des desseins). Quando si arriva in fondo alla mostra sotto i guemen del cartone per la Crocefissione di San Pietro, le dimensioni non permettono di contemplarlo nella sua interezza, com'era possibile da lontano. Si e costretti a centrare l'attenzione su un muscolo teso nella torsione, sullo sguardo del guerriero con la testa girata sulla nuca di uno degli altri due, o sulla saturazione dello spazio. Si ritorna all'impressione del colpo d'occhio iniziale, e si e più che mai convinti del fatto che i disegni di Michelangelo non descrivono la realta ma la interpretano. Come diceva Montale, in occasione delle celebrazioni per il quinto centenario della nascita -il contrasto tra la durezza del mezzo e l'ineffabilità del pensiero, ecco ciò che fa di Michelangelo un unicum forse di ogni tempo-. n catalogo della mostra è di Michael Hirst. ed è interessante per la riproposta di alcune attribuzioni che erano state contestate da Berenson, in particolare quella di ur. Ignudo di schiena (Museo Teyler di Kariem), e quella di una Testa di satiro qui non esposta per quanto sia del Louvre, ma che era esposta a Washington. Allo stesso modo, Hirst riatiribuisce a Michelangelo la sanguigna del British Museum per la Resurrezione di Lazzaro, attribuita a inizio secolo a Sebastiano del Piombo, e La discesa dalla Croce di Hartem attribuita, erroneamente a suo parere, a Daniele da Volterra. Gabriella Bosco Michelangelo: -la Sibilla (umana- (Torino, Biblioteca Reale;