Alessandrini espressionista
Alessandrini espressionista Un Maestro toscano alla galleria Pina Alessandrini espressionista ARRIVA da Firenze, il colto e riservato Renato Alessandrini. Ha compiuto settant'anni il marzo scorso e da più di cinquanta dipinge con l'entusiasmo e la passione del primo giorno. Presente a soli vent'anni alla Biennale di Venezia, considera l'arte, alla maniera di Van Gogh, come «somma perfetta.di uomo e natura». A scovarlo, in quel di Firenze, è stato ancora una volta Stefano Pirra (più che mai di casa in terra toscana) e a Torino (dove non aveva mai esposto) Alessandrini s'è portato dietro più di 40 oli che bene esprimono i caratteri essenziali della sua pittura. Il più antico risale al '62, i più recenti all'88. In prevalenza, figure e ritratti. Ma anche un discreto numero di composizioni e qualche paesaggio (tanto per gradire). Pittura figurativa, forte di mestiere e di poesia. Leggibile anche se tormentata. Toscana ma non troppo e coerente, fino in fondo, alle premesse iniziali. Del '62 è «Anemoni nel bicchiere» (olio su tela, cm 88x68). Un'autentica chicca. Un tavolo, un bicchiere e un mazzo di anemoni rosa. Dietro, appoggiati alla parete, alcuni telai. Il taglio obliquo della composizione, l'inserimento in uno spazio ovoidale e l'analitica definizione dei chiaroschri fanno pensare a certi «residui» di marca cubista. Picasso, Braque o Gris (pur molto amati) sono tuttavia assai lontani. Nell'«Uomo che legge» del '65 è rappresentato alla grande il prolifico periodo «espressionista» del pittore. Sulle orme di Soutine (in quegli anni resta affascinato da una sua mostra veneziana) egli prende a tormentare le immagini con grasse deturpanti sciabolate di colore. I rossi, i verdi, i marroni, come pietre scagliate a tutta forza, s'accalcano su quella grande figura di vecchio, dal naso un po' aquilino, colto a leggere nello studio dell'artista. In altri pezzi più recenti (non perdetevi la «Ragazza in bianco» dell'82 e l'«Autoritratto» dell'88) la pennellata si fa più morbida e distesa. Prevalgono i monocromi. Le terre, i bianchi, i grigi. All'impeto subentra una più matura e pacata dolcezza: «retaggio antico e sempre nuovo della poesia e della pittura toscana». Gianni Milani Renato Alessandrini, galleria Pirra, corso Vittorio Emanuele 82, fino al 31 maggio, orario 10-12 e 16-19,30; festivi 1013.
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