II venezuelano Palazzese cade, si rialza, ma viene travolto: morto

II venezuelano Palazzese cade, si rialza, ma viene travolto: morto MOTOCICLISMO Nella gara delle 250 ad Hockenheim, un tragico incidente coinvolge anche il francese Bonhuill e l'italiano Barchitta II venezuelano Palazzese cade, si rialza, ma viene travolto: morto di FEDERICO URBAN HOCKENHEIM — Tragico incidente ieri ad Hockenheim, nel motomondiale classe 250: il pilota venezuelano Ivan Palazzese è morto dopo essere stato investito dal francese Bonhuill (ma la dinamica è ancora da accertare); l'impatto è avvenuto mentre Palazzese si trovava a piedi in mezzo alla pista in seguito ad una caduta che non aveva avuto gravi conseguenze. A nulla è valso il prodigarsi di Virginio Ferrari, fermatosi sul luogo dell'Incidente per tentare di rianimare il corpo esanime del pilota venezuelano. Vani anche i soccorsi, scattati in ritardo, ed il volo con l'elicottero verso l'ospedale di Heidelberg. Grande invece lo sgomento dei colleghi del povero Palazzese, ma insufficiente a produrre reazioni di rigetto nell'ambiente: piloti, team-manager, addetti ai lavori, stampa e anche i fotografi, in queste occasioni, fanno quasi sfoggio di un fatalismo che sconcerta. Ma che cosa è successo al momento dell'incidente? Era la fine del secondo giro, all'ingresso del «motodrom»; il gruppo entra compatto, ma pare che ci sia un'incertezza di De Radigues, che crea problemi nel gruppo. Qualcuno è costretto a scartare e Palazzese, urtando un altro concorrente, finisce per terra. E' un po' acciaccato, ma si rialza; subito però viene investito, probabilmente da Bonhuill, e ricade a terra malamente; l'italiano Barchitta se lo trova davanti e ci finisce sopra, cadendo anche lui. Quello che succede dopo è uno scandalo: personale di pista attonito, incapace di fare qualcosa di sensato, un direttore di corsa che esibisce la bandiera rossa senza che lungo il percorso venga dato alcun segnale ai concorrenti, che cosi ripassano sul luogo dell'incidente senza il necessario preavviso. Il bilancio appare subito grave. Fabio Barchitta, veneziano di adozione ma catanese di nascita, 27 anni, piange e non sente più le sue gambe. Poi, nella clinica mobile, viene scongiurata la paralisi agli arti inferiori e Barchitta viene portato all'ospedale di Heidelberg, dove si tenta un intervento alle vertebre lombari lesionate. Per Ivan Palazzese, invece, si compie la tragedia. Aveva 27 anni, era nato a Giulianova in Abruzzo, ma poi era emigrato in Venezuela con i genitori. Era sposato e sua moglie è in attesa di un bambino. C'è da aggiungere un particolare, che può essere messo in relazione con l'incidente: il via della 250 era stato dato in maniera irregolare, con vari piloti delle retrovie, ma soprattutto il francese Ruggia, che erano andati avanti nello schieramento negli istanti precedenti il via. Ciò ha creato un gruppo molto compatto, con situazioni di maggior pericolo. Un altro episodio insolito era avvenuto in mattinata ed aveva avuto per protagonista il cancelliere Kohl, invitato dal direttore di corsa ad azionare il pulsante del semaforo nella gara delle 80. Ne era nato un ricorso che aveva fatto mugugnare sonoramente le tribune; una défaillance simbolica in uno sport dove il vero dramma è il governo, soprattutto internazionale. Quanto ai risultati, 11 tedesco Oettl ha vinto nelle 80 davanti agli spagnoli Herreros e Torrontegul. Un arrivo in volata ha caratterizzato le altre classi, con la 125 vinta molto abilmente dallo spagnolo Criville davanti a Gianola e all'altro spagnolo Miralles; nelle 250 lo spagnolo Pons ha prevalso in una volata a tre sul tedesco Roth e sul giapponese Shimizu, con Reggiani migliore degli italiani (9°). Spettacolare anche l'epilogo della 500, con Lawson beffato all'ingresso del «motodrom» da Rainey, mentre Chili è giunto quarto dietro all'australiano Doohan. TRE PILOTI COINVOLTI NELLA TRAGICA CADUTA Hockenheim. Drammatico incidente durante la gara delle 250 ce del «Gran Premio di Germania», valida per il campionato mondiale di motociclismo. Il centauro venezuelano Ivan Palazzese è prima caduto nell'abbordare una curva, poi è stato travolto da un altro pilota. Inutile l'intervento dell'italiano Virginio Ferrari, fermatosi sul luogo dell'incidente per tentare di rianimare il corpo esanime di Palazzese (nella foto). Il centauro sudamericano è morto poco dopo. Nella caduta sono stati coinvolti anche il francese Bonhuill e l'italiano Barchitta

Luoghi citati: Abruzzo, Germania, Giulianova, Hockenheim, Venezuela