A Cesena un altro gol fantasma

A Cesena un altro gol fantasma Il Verona protesta, ma per l'arbitrò il pallone non è entrato A Cesena un altro gol fantasma di DANIELE ZANDOLI CESENA — C'è un brivido, uno solo, in una partita carica di tensione e di paura. E' un gol fantasma, visto da qualcuno, negato da altri. Il momento più importante di Cesena-Verona arriva al 75' ed è questa l'occasione certamente più clamorosa di tutto rincontro di schiodare il risultato dal nulla di fatto. Succede che Pacione raccoglie palla nella sua metà campo, si invola sulla destra in rapidissimo contropiede, poi lancia in diagonale per Caniggia, il più avanzato in quel momento dei veronesi. Sull'argentino però chiude in affanno Calcaterra che devia di testa verso il suo portiere. Rossi invece ha pensato bene di uscire dai pali e cosi la palla si avvia lemme lemme verso la porta sguarnita. Sarebbe il più classico degli autogol, ma il portierone cesellate si invola e alla disperata riesce ad allontanare in rovesciata. I veronesi chiedono il gol, l'arbitro sembra sul punto di concederlo. Chiede lumi al collaboratore di destra, il quale non dà segnali. Si prosegue quindi, ma sono molti i dubbi e tutto è rimandato alla moviola. Per il resto non si è trattato di una gran partita. La posta in palio era talmente importante per entrambe le forma- zioni che di tecnico si è visto ben poco. Il Cesena come al solito è sceso in campo in formazione rimaneggiatissima ( anche Gelain in forse fino all'ultimo ha dovuto dare forfait) e con Piraccini e Chierico imbottiti di antidolorifici. Il Verona non presenta le tre punte, come preannunciato in setimana da Bagnoli, ma Marangon all'ala e Caniggia in panchina. Bagnoli mette subito Bonetti (spigoloso e nervoso tanto da meritarsi l'ammonizione] su Traini e Pioli su Agostini con Volpecina che segue Chierico. Bigon piazza Calcaterra su Pacione e Chiti su Galderisi almeno sino a quando non è entrato Caniggia, poi Piraccini su Nanu, Chiti su Pacione e Calcaterra sull'argentino. Poche le occasioni degne di note in tutto l'incontro. Assenti addirittura nel primo tempo durante il quale le squadre si sono affrontate a centrocampo e i portieri han¬ no toccato palla soprattutto da tiri piazzati da fuori area. Si segnala solo una deviazione di qualità di Cervone al 22' su botta di Domini. Al 57' c'è la prima clamorosa occasione da rete in area scaligera. Entra in percussione Agostini, palla al piede, supera un paio di avversari, e centra per Piraccini: l'interno si -impappina" ma riesce ugualmente a chiudere il triangolo col centravanti che, però, al momento di concludere a due passi da Cervone, si trova Gelain fra i piedi e sbaglia clamorosamente. E' l'occasione più consistente dell'intero incontro capitata ai bianconeri. Nel frattempo Bagnoli ha messo in campo anche Caniggia, il quale fa un gran movimento, senza peraltro combinare granché. In sintesi due attacchi che certamente denotano carenze effettive. Poi l'occasione che ha scatenato le proteste dei veneti. Negli spogliatoi i veronesi giurano sulla bontà della rete. Bagnoli invece asserisce di non aver visto. • Certo non si può colpevolizzare il guardalinee. Sulla partita c'è poco da dire: nessuno poteva permettersi di perdere ed il risultato più logico in questi frangenti è un pari a reti inviolate, frutto dellapaura-. Moderatamente soddisfatto del risultato Albertino Bigon: • £' un buon punto conquistato contro una squadra granitica, omogenea. Ci mancavano cinque litolari c due in campo erano acciaccati. Stiamo facendo miracoli, in queste due partite casalinghe avevo preventivato tre punti, ora occorre vincere col Pisa-. In un finale di campionato sempre più caotico e drammatico il Verona accoglie senza tanti patemi un punto per rimpinguare la classifica Il Cesena continua a sperare, a stare a galla con la forza della disperazione. Ieri non è apparsa al me glio, per lunghi tratti non ha mostrato neanche la grinta delle occasioni migliori. Adesso aspetta il Pisa, scontro determinante per la permanenza. Prima della partita due veronesi sono stati arrestati per porto di coltello a serra manico. Si tratta di David Bianchini di 20 anni e Stefano Calza di 22 anni 0-0 Cesena: Rossi 6: Calcaterra 7. Del Bianco 6; Bordin 6, Chiti 6, Jozic 6: Chierico 5,5 (45' Oselli 6), Piraccini 6, Agostini 6, Domini 5,5, Traini 5. All. Bigon 6. Verona: Cervone 6; Berthold 6, Volpecina 6,5; Bonetti 6,5, Pioli 6, Soldà 6,5; Marangon 6, Pagani 5,5 (35' Caniggia 6), Galderisi 5,5 (71' Bruni n.g.), Bortolazzi6, Pacione 6. All. Bagnoli 6. Arbitro: Baldas 6. Ammoniti: Piraccini 64' e Bonetti 73'. Spettatori: 4.560 paganti, incasso di 98.500.000; 4.762 abbonati, quota partita di 100.183.958

Luoghi citati: Cesena, Pisa, Verona