Casagrande, il salvagente dell'Ascoli
Casagrande, il salvagente dell'Ascoli II gol del brasiliano permette ai marchigiani di rimontare l'Atalanta e di allontanare la B Casagrande, il salvagente dell'Ascoli dal nostro Inviato MARIO BIANCHINI ASCOLI — L'Ascoli continua a sognare, la formazione di Eugenio Bersellini, abituata da anni a lottare per la salvezza sta dimostrando anche questa volta di possedere uno scatto forse decisivo per lo sprint della speranza. Battendo l'Atalanta, la formazione del presidente Rozzi, ha centrato la terza vittoria consecutiva che le consente di incrementare notevolmente le speranze di poter rimanere in serie A. La squadra marchigiana ha saputo sfruttare bene l'arma dell'orgoglio, che spesso si rivela la più efficace quando occorre a tutti i costi guadagnare punti in classifica. L'Atalanta è stata forse superiore sul piano tecnico, ma non le è bastato a contenere la determinazione dei padroni di casa. La squadra di Mondonico ad un certo punto si è arresa, è sembrata in imbarazzo di fronte ad un avversario troppo caparbio. E pensare che aveva cominciato bene dopo avere segnato all'ir di gioco con Nicolini (gran diagonale con la difesa ascolana completamente ferma). Il pubblico di casa ammutoliva. Sembrava la fine di tanti propositi bellicosi maturati nell'euforia degli ultimi successi. La B sembrava sempre più vicina, impossibile da evitare, ma poi arrivava il lampo brasiliano. Era proprio il solito Casagrande (tre gol in tre gare da quando è tornato in campo dopo una lunghissima assenza) che riusciva a ristabilire le distanze al 22', restituendo soprattutto il morale giusto alla squadra di Bersellini. Su un calcio d'angolo battuto da Giordano, Casagrande si elevava di prepotenza su tutti e con un preciso colpo di testa spediva in rete la palla del pareggio. Un gol che scuoteva l'Ascoli, impegnato a replicare con la forza della disperazione a un avversario ben impostato, sciolto nella manovra, ma forse un po' fragile sul piano dell'agonismo. ■Noi sappiamo giocare solo al calcio-, ha commentato Mondonico con aria ironica. Il tecnico forse aveva ragione. Ma una squadra incompleta, quando riesce a fare fronte alle situazioni, richiedono altre doti, oltre quelle tecniche. Il bel gioco spesso non basta. Rinfrancato nel morale l'Ascoli si ■ gettava su ogni palla. La partita diventava aspra, a tratti assai dura; ma l'arbitro Paparesta ha avuto il merito di mantenere saldamente in pugno la situazione intervenendo sempre con autorevole puntualità nei momenti caldi. Considerando l'andamento del confronto, piuttosto brutto dal lato tecnico, l'Ascoli non sembrava in grado di andare ancora a segno. Ma trovava un'altra volta la via della rete in seguito a un calcio piazzato, battuto da Giovannelli e trasformato con un ottimo colpo di testa da Arslanovic, al 28'. Tuttavia l'Atalanta non rimaneva a guardare. Al 36' colpiva una traversa con Nicolini, mentre Madonna si faceva ancora applaudire per le sue iniziative che però trovavano scarsa collaborazione. Nella ripresa, la squadra di Mondonico accentuava la pressione ma non sapeva approfittare degli sbandamenti difensivi ascolani. Pazzagli era bravo a bloccare un tiro di Serioli. Mentre l'Ascoli si vedeva costretto ad impegnarsi in un massacrante lavoro di contenimento, la gara veniva illuminata al 79' da un lampo di Giordano, apparso fino a quel momento giù di forma. Ricevuto un preciso allungo di Dell'Oglio, l'ex attaccante napoletano entrava in area, saltava un avversario, stringeva al centro c quindi faceva partire un diagonale imprendibile per Ferron. Una rete strepitosa, la numero 100 siglata da Giordano in serie A. -E' stata una delle più grandi soddisfazioni — ha dichiarato dopo la partita il centravanti —, anche perché è arrivata in un incontro difficile. Con questa centesima rete sono entrato nell'elite del calcio. Ma spero di continuare. Voglio ancora divertirmi e contribuire a salvare questo magnifico Ascoli-. 3-1 Ascoli: Pazzagli 6,5; Destro 5, Rodia 5,5; Dell'Oglio 6, Fontolan 5,5, Arslanovic 6; Cvetkovic 5 (75' Agostini 5), Aloisi, 5,5, Giordano 6, Giovannelli 5 (55' Carillo 5), Casagrande 6,5. All. Bersellini 6,5. Atalanta: Ferron 6; Contratto 6, Pasciullo 6,5; Fortunato 5,5 (67' Prandelli 6), Barcella 5, Progna 5; Stromberg 6, Esposito 6 (46' Serioli 5), Madonna 6,5, Nicolini 6, Bonacina 4. All. Mondonico 6. Arbitro: Paparesta 7,5. Reti: 11' Nicolini, 22' Casagrande, 28' Arslanovic, 79' Giordano. Ammoniti: 2' Barcella, 24' Giovannelli, 28' Contratto. Spettatori: paganti 6543. incasso di 96.907.000 lire; abbonati 5644, quota partita di 83.607.470 lire.
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