Il Cagliari torna in B applaudito da ventimila tifosi al «Sant'Elia»

Cagliari torna in B applaudito da ventimila tifosi al «Sant'Elia» SÈRIE CI - La Sardegna è in festa con due giornate in anticipo, alla Reggiana (girone A) manca uri solo punto per là promozione Cagliari torna in B applaudito da ventimila tifosi al «Sant'Elia» Battuto l'Ischia con una rete di Pulga - I meriti del giovane allenatore Claudio Ranieri - Compiuto il primo passo del programma di rilancio studiato dal presidente Orni di VINCENZO FRIGO CAGLIARI — Per i rossoblu di casa è fatta. La vittoria sull'Ischia porta, in anticipo di due giornate rispetto alla conclusione del campionato, i sardi in serie B: il primo gradino previsto dal programma di rimonta studiato dal presidente Orrù, che dovrebbe condurre il Cagliari verso posizioni degne della sua storia. La città e tutta la Sardegna sono in festa. Non certo paragonabile a quella, indimenticabile, dello scudetto di Gigi Riva. Comunque il momento magico rappresenta il segno di un ritrovato interesse della tifoseria locale, costretta in questi ultimi anni a relegare gli entusiasmi in cassaforte. La promozione non ha solo l'impronta di un'accurata e seria amministrazione (che qui si è fatta desiderare per lunghi anni). E' merito anche della grande professionalità di un allenatore come Clau¬ dio Ranieri e di giocatori come capitan Bernardini, il portiere Ielpo, il libero Giovannelli, il mediano De Paola e l'attaccante Coppola. Anche il resto della rosa merita ampiamente questo passo in avanti. Un cocktail che ha consentito al Cagliari di dominare il campionato, staccando di parecchie lunghezze gli avversari più agguerriti. L'importanza della posta in palio, per le squadre scese sul nuovo terreno di gioco del «Sant'Elia» (già quasi pronto per i Mondiali del '90), è emersa fin dalle prime schermaglie. I rossoblu cagliaritani avevano fretta di conquistare la matematica certezza della promozione, mentre per l'Ischia si trattava di raccogliere punti per una probabile salvezza. Metà partita, quindi, si è svolta all'insegna del nervosismo e, quasi per assurdo, gli animi si sono calmati soltanto quando la squadra di casa è andata in vantaggio, al 35', con un bel¬ lissimo gol di Pulga, guadagnato con un tiro preciso e rasoterra da oltre venti metri. Il portiere dell'Ischia, forse coperto dai compagni di gioco e dagli attaccanti di casa, non è riuscito a raggiungere l'angolatissimo pallone. Subito dopo, la naturale conseguente reazione degli uomini di Rambone che, però, non riuscivano a far breccia nell'attenta retroguardia rossoblu, continuamente incitata e sorretta da oltre ventimila persone che hanno ballato e cantato sino all'ultimo minuto di gioco. Cagliari: Ielpo; De Amicis, Davin; De Paola, Valentini, Giovannelli; Cappioli, Pulga, Piovani (83' Pacioni), Bernardini (63' Fadda), Coppola. Ischia: Efficie; Cracchiolo, Pepe; Impagliazzo, Veronici, Di Baia; Aloi (46' Tappi), Fusco, Musella, Acone (73' Gilardi), Buoncammino. Arbitro: Tommasi. Rete: 35' Pulga

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