Nascite e donne, Chiese divise di Marco Tosatti

Nascite e donne, Chiese divise Al convegno di Basilea, radici comuni e punti di contrasto fra i cristiani d'Europa Nascite e donne, Chiese divise Compromesso nel documento finale su controllo demografico e ruolo della donna nella Chiesa - Cattolici, ortodossi e protestanti hanno dimostrato di avere opinioni ancora lontane DAL NOSTRO INVIATO BASILEA — La prima grande assemblea pancristiana si è chiusa ieri mattina a Basilea, sulla piazza della cattedrale in pietra rossa dove è sepolto Erasmo da Rotterdam, l'umanista cristiano autore della 'Querela pacis», la «Ricerca della pace». Un messaggio di pace all'Europa, e un documento, per la cui stesura finale si sono avute alcune frizioni, segno evidente delle diversità che ancora segnano le Chiese che si richiamano comunque alla comune radice cristiana/ D. regolamento d'altronde prevedeva questa eventualità: -Il documento — si legge nelle regole di procedura—è un testo dell'Assemblea raccomandato per essere recepito dalle Chiese. L'accettazione del documento implica l'approvazione dell'intero testo e delle sue dichiarazioni di base, ma non implica l'approvazione di ogni dettaglio da parte di ogni singolo delegato: I problemi sono nati, come era prevedibile, in campo di regolamentazione delle nascite, e per le diverse vedute sul ruolo delle donne nelle Chiese. Il documento di base, da cui il cardinal Martini aveva preso in una certa misura le distanze, anche se era comune a cattolici, ortodossi e protestanti, affermava che: -E' evidente che bisogna frenare la crescita demografica e stabilizzare la popolazione mondiale». Le politiche demografiche, che non siano frutto di una scelta individuale, e praticata attraverso metodi naturali, sono tabù per i cattolici, e il Papa, pure nei suoi viaggi fra i Paesi più poveri, non cessa di esortare quelle popolazioni a -rifiutare l'imperialismo contraccettivo». La frase è stata cancellata e sostituita, nel testo finale, dalla seguente: -La soluzione dei problemi della crescita demografica deve tener conto, in maniera responsabile, sia delle coscienze delle persone, che delle dimensioni sociali ed ecologiche di questi problemi». I cattolici però hanno avuto la loro «rivincita» riuscendo a inserire nel documento una frase circa la -protezione della vita prima della nasci¬ li cardinale Martini ta», contestata dai protestanti. Questi però hanno fatto passare l'esortazione «cfte le donne siano coinvolte nei processi di decisione delle Chiese a tutti i livelli e alla vita della Chiesa». Un riferi- mento esplicito alla parità fra uomo e donna, anche per quel che riguarda i ministeri, negata rigorosamente da Roma. L'atto finale è stato una celebrazione liturgica nella piazza della cattedrale. Durante il rito è stato letto il messaggio ai cristiani d'Europa preparato nei giorni scorsi ed approvato sabato sera dai delegati delle chiese di tutto il continente. Alla fine della celebrazione i delegati hanno piantato un'albero della pace», le cui radici affondano nella terra recata da ventisette diversi Paesi europei: un simbolo di unità in una terra che fu solcata da conflitti religiosi. Poi ha parlato il fisico Karl Friedrich von Weiszacker. a cui va il merito di aver lanciato anni fa l'idea di un Concilio fra tutti i cristiani su -Pace, giustizia e salvaguardia del creato». La sua aspirazione trova parziale compimento in questi giorni a Basilea, e soprattutto a Seul nel '90, dove questi temi saranno tratti a livello mondiale. Il suo discorso è stato interrotto da un gruppetto di giovani autonomi di Basilea, i quali hanno preteso il microfono per denunciare abusi della polizia. Quando ha ripreso la parola, von Weiszacker ha invitato i cristiani alla speranza e ad essere moltiplicatori di pace e di giustizia. Di speranza parla anche il messaggio finale: -Per la prima volta delegati di tutte le Chiese d'Europa, venuti dall'Est e dall'Ovest, dal Nord e dal Sud, si sono riuniti superando le frontiere confessionali e politiche che ieri sembravano insormontabili. Per quanto profonde siano state le ferite del passato, i legami che ci uniscono in Cristo si sorto dimostrati più forti. Sta per nascere una comunione che ci riempie di speranza e di riconoscenza». Sabato sera i delegati hanno approvato, quasi all'unanimità, anche un ampio documento che contiene lucide analisi delle situazioni di ingiustizia, di conflitto, di sperpero e di inquinamento delle risorse naturali. Dopo la votazione del documento dall'assemblea dei delegati si è levato spontaneo il canto • Dona nobis pacem». Marco Tosatti

Persone citate: Karl Friedrich Von Weiszacker

Luoghi citati: Basilea, Europa, Roma, Rotterdam