Attentato all'Acna Ritorna la tensione

Attentato all'Acna Ritorna la tensione Bomba contro traliccio: l'impianto non si ferma Attentato all'Acna Ritorna la tensione I sindaci della Val Bormida: «No a violenze e sabotaggi» CENGIO — Una carica di dinamite ha abbattuto, alle 4,45 della notte fra domenica e lunedì, il traliccio dell'alta tensione che alimenta l'Acna — lo stabilimento chimico al centro della più difficile vertenza ambientale degli ultimi anni — e un'altra società del gruppo Enimont, l'Agrimont di Cairo Montenotte. Un attentato che arriva a pochi giorni dal sofferto accordo sull'azienda di Cengio che aveva parzialmente attenuato la tensione tra piemontesi da una parte, operai e gente della Val Bormida ligure dall'altra. La notizia s'è sparsa subito a Cengio e ha raggiunto Savona. La preoccupazione è di nuovo cresciuta, sono partite le prime, reciproche accuse. La linea elettrica non appartiene all'Enel, ma direttamente all'Enimont (è infatti della f.elm, Società elettrica Montedison). Ma se l'obiettivo dei terroristi era anche quello di bloccare Acna e Agrimont, ebbene hanno fallito: le due fabbriche, infatti, sono alimentate da una seconda linea e possono utilizzare, se necessario, una centrale elettrica interna. Gli attentatori hanno agito con assoluta tranquillità. Il traliccio, infatti, si trova in un prato scosceso al confine tra i Comuni di Cengio e Cosseria. A poche centinaia di metri c'è la frazione Mule, un nucleo di poche case dove vivono poche famiglie. Sotto, tra la ferrovia Savona-Torino e la provinciale Cairo-Cengio, c'è la frazione Rossi. Chi ha sistemato l'ordigno sapeva quello che faceva: prima, quasi certamente con un seghetto a batteria, è stato tagliato in parte il basamento del traliccio, per indebolire la struttura, poi è stata sistemata la carica esplosiva collegata con una miccia a lenta combustione. Gli abitanti delle fi-azioni hanno sentito lo scoppio, ma non si sono impressionati. Ha raccontato il sindaco di Cosseria, Bartolomeo Cost amagna, che abita a pochi metri dalla linea elettrica: -Abbiamo pensato a un aereo supersonico o allo scoppio di uno dei cannoncini con detonatore a orologeria e caricati a salve che sparano a intervalli regolari per tenere lontani dai campi i cinghiali che infestano la zona». Un operaio che si è affacciato alla finestra ha visto la sterpaglia bruciare (ì fili dell'alta tensione avevano provocato un piccolo incendio) e ha avvertito i vigili del fuoco che si sono resi conto di quanto era realmente accaduto. Le prime luci dell'alba hanno dato le dimensioni dell'attentato. E' stato un caso che i fili del traliccio non siano finiti sulla sottostante linea ferroviaria dove a quell'ora transitano due convogli, uno diretto a Torino, l'altro a Savona, ca¬ richi di pendolari. Ieri mattina a Savona c'è stato un vertice in prefettura. Gli inquirenti non escludono collegamenti tra l'attentato di Cosseria e quelli di Milano e Rho. Nel pomeriggio il presidente della Provincia, Guido Bonino, ha convocato tutti i sindaci della Val Bormida e i sindacalisti savonesi. E' stato approvato un documento con il quale si deplora -qualsiasi tentativo di inserire in uno scontro di carattere ambientale elementi di violenza e sabotaggio'. Abitanti di Cengio e ambientalisti piemontesi sono concordi nel condannare l'attentato. Flavio Strocchio, degli Amici della terra, ha detto: -Si tratta di un atto criminale, un tentativo di speculazione da parte di gruppi che cercano di inserirsi in organizzazioni dalle quali sono sempre stati respinti-, A Cengio è tornata la tensione. Qualcuno ha proposto la costituzione di squadre di «vigilantes» attorno allo stabilimento. Air Acna e all'Agrimont è già stato potenziato il servizio di sicurezza dentro e fuori le fabbriche. A rendere ancora più tesa la situazione una telefonata alla portineria dell'Acna che diceva: -Fino ad ora abbiamo scherzato, poi faremo sul serio*. Gli inquirenti pensano si tratti del messaggio di un mitomane. Gian Paolo Carlini Savona. Il traliccio dell'alta tensione fatto saltare la notte scorsa a Cengio (Tel. Ap)

Persone citate: Bartolomeo Cost, Flavio Strocchio, Gian Paolo Carlini, Guido Bonino