Ma la Rai non ama «Cinema!»

Ma la Rai non ama «Cinema!» Domani sera si chiude con la Muti la trasmissione di Masenza e Bortolini Ma la Rai non ama «Cinema!» Gli autori si sentono maltrattati: «Si segue una logica alla Berlusconi e si relegano a tarda ora le rubriche culturali» - In programma anche Giuseppe Bertolucci e le attrici di «Amori in corso» ROMA — C'è Ornella Muti, domani sera, a concludere su Raiuno questa serie di Cineina!, il periodico televisivo di Francesco Bortolini e Claudio Masenza con la collaborazione di Flavio Merkel: l'attrice racconta la prima volta in cui si trovò davanti alla macchina da presa, la paura d'allora, le paure di oggi. C'è Giuseppe Bertolucci con le attrici belle e brave del suo film Amori in corso. C'è Roger Riehman. un agente di Hollywood che rappresenta legalmente per l'immagine Sophia Loren, ma anche molti celebri morti. Marilyn Monroe. Clark Gable, Mae West, tanti altri: è lui quello che dà a Krizia il permesso di usare l'immagine di Albert Einstein, quello che punisce gli abusi, quello che valuta se cedere o no l'immagine di Marilyn per gli infiniti prodotti (uni, saponette, profumi, braghette rosa) collezionati poi nel suo studio a farne un antro degli orrori del merchandising. C'è soprattutto, ancora una volta, lo stile unico che distingue il programma: niente cerimonie adulatorie né intervistatori narcisisti ne tempi morti, ogni divo che si esprime nella propria lingua tradotta dai sottotitoli, ogni taglio indicato con chiarezza, rigore grafico e fotografico, niente autopubbli- cita o pubblicità gratuita, gran gusto e molta sostanza. Se Cinema! è amato da chi ama il cinema, gli autori lo considerano maltrattato dalla Rai quanto tutti i programmi culturali: «A questo tipo di programmi nessuno è favorevole, tutti riservano una sprezzante sopportazio¬ ne e una collocazione sempre più notturna. La Rai segue ormai una logica commerciale alla Berlusconi, e ai propri obblighi istituzionali adempie distrattamente», dice Bortolini. Di Cinema! sono andate in onda stavolta otto puntate: tre puntate mensili al sabato sera si sono trasformate per il resto in quindicinali al lunedì sera: 'Così, da un pubblico di un milione, un milione e trecentomila spettatori che ci seguiva alle undici della sera del sabato, quando si è più disposti a andare a letto tardi, a causa del lunedì e di ritardi arrivati anche a mez¬ zanotte meno cinque, abbiamo avuto scivoloni sino a seicentomila spettatori». Cenerentole del palinsesto, trasmessi nella notte, i programmi culturali patiscono anche l'imprecisione e il disordine totale degli orari, dice Masenza: « La nostra è una Tv che ha perso il senso della misura, che tende a dilatarsi senza controllo. Le trasmissioni in diretta diventano imponderabili: per presentatori come Baudo andare oltre l'orario è addirittura un punto d'onore, una forma d'autoaffermazione; trasmissioni come Samarcanda vanno avanti illimitatamente». E sempre più, dice Bortolini, i momenti di spettacolo si riducono, si ampliano i tempi cerimoniali, complimentosi, ripetitivi: -Un'estetica spettacolare da radio libere». A rimetterci sono tutti i programmi culturali, compresi i film più belli, compreso Cinema! che obbedisce a uno stile opposto, condensato, sintetico, asciutto: se in molte trasmissioni di varietà l'apparizione sul teleschermo d'un divo è dedicata soprattutto a adulazioni e autopubblicità, le star a Cinema! si raccontano sul serio, raccontano storie. Dice Masenza: -Noi non conduciamo dialoghi finto-aggressivi del genere "io ti fregherò, prova a difenderti". A noi queste persone interessano davvero, da loro e su loro vogliamo sapere il più possibile. E, diversamente dal resto della Tv, noi non paghiamo mai i divi, né in licenze autopubblicitarie né in soldi. Neppure potremmo: il bilancio d'ogni nostra puntata è di 60-70 milioni»; Di questa serie, gli autori ricordano con divertimento le interviste con Mei Gibson, con Theresa Russell, con la vivace piccante Nancy Brilli, soprattutto con Mickey Rourke: 'Tra rumori assordanti, arrivò da noi-in albergo a Hollywood in moto, insieme con altri sei motociclisti smanettanti e rombanti. La proprietaria dell'albergo protestò, Rourke replicò con parolacce straordinarie, lei minacciò di chiamare la polizia, e lui: "Signora, sulla mia moto non è mai successo niente di male, nel suo albergo è morta gente con gli aghi in vena", perché John Belushi morì appunto lì, allo Chateau Marmont». Per la prossima stagione televisiva, la ripresa di Cinema! sarà in dicembre oppure nel gennaio 1990,la cadenza dovrebbe essere settimanale: 'La collocazione ancora non si sa. Speriamo che cambi, altrimenti...». 1.1. Ornella Muti racconta il suo rapporto con il mestiere di attrice domani sera a «Cinema!»

Luoghi citati: Hollywood, Roma