Tutori dell'acqua e dell'ambiente

Tutori dell'acqua e dell'ambiente Importante ruolo concesso dalla nuova legge ai Consorzi di bonifica Tutori dell'acqua e dell'ambiente ROMA — Nei giorni scorsi la Camera ha approvato la legge per la difesa del suolo, concedendo ai consorzi di bonifica un importante ruolo per la salvaguardia del patrimonio ambientale e la tutela delle acque. Chiediamo al senatore Giuseppe Medici, presidente dell'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, qual è il ruolo che le nuove norme affidano ai consorzi di bonifica. "I consorzi sono stati citati dalla legge fra gli organi che, insieme con lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e le Comunità montane, hanno compiti per la realizzazione dei programmi per la difesa del suolo, e direi che fra tutti gli organi, senza dubbio i consorzi di bonifica sono quelli più preparati, sia perché o esistono da secoli, oppure operano da almeno cinquant'anni, sia perché hanno un patrimonio umano di tecnici che si aggira su alcune migliaia di ingegneri, geometri, dottori e periti in agraria, che hanno una lunga preparazione soprattutto nell'attuazione dei programmi di difesa del suolo-. Quella da poco approvata è una buona legge? Si tratta di una legge-quadro, di princìpi e di procedure: può essere una grande legge, a condizione che la pubblica amministrazione sappia applicarla'. Qual è la novità più importante introdotta dalle nuove norme? 'La novità sta nel fatto che sono previsti i piani di bacino. Finalmente, dopo la commissione De Marchi e la conferenza nazionale delle acque, che proclamavano la necessità dei piani di bacino, questa necessità è stata percepita dal legislatore. Bisogna però essere capaci di fare piani di bacino. E tra gli organi capaci certamente vi sono i consorzi di bonifica. Non voglio dire che siano quelli più preparati, ma certo sono tra i più competenti-. Il ministro Mannino, intervenendo all'assemblea della vostra associazione, a proposito dell'avvio della discussione sulla legge-quadro per la bonifica, ha sottolineato l'importanza dei consorzi di bonifica sul piano produttivo agricolo e su quello ambientale. 'Noi speriamo che la leggequadro per il settore della bonifica possa essere presto approvata. E' importante notare che nel nuovo testo si tiene conto dei più attuali orientamenti in tema di intervento pubblico programmato sul territorio, con riferimento agli interventi destinati alla salvaguardia ambientale e allo sviluppo dell'agricoltura. Ancora una volta, poi, viene confermata l'esclusiva competenza dei Consorzi di bonifica per la realizzazione e gestione della bonifica-. Verrà anche tutelata la qualità delle acque? «Si, un altro aspetto che mi sembra giusto sottolineare è che la legge introduce specifiche disposizioni per la tutela della qualità delle acque destinate all'irrigazione. Viene sancito il principio della necessità di definire dei parametri di accettabilità degli scarichi che affluiscono nei canali con il divieto di scarico per le acque che non li rispettano-. Quale ruolo svolgono i Consorzi dal punto di vista ambientale? 'Un primo riconoscimento del ruolo dei Consorzi di bonifica per la salvaguardia ambientale è stato ottenuto in sede di approvazione della legge finanziaria '88, la quale chiama i consorzi a collaborare per la realizzazione di interventi finalizzati al risanamento dei bacini idrografici, a specifiche azioni nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale, a progetti per un sistema informativo e di monitoraggio finalizzato al perseguimento di obiettivi di risanamento e disinquinamento-. Il problema della siccità in alcune zone del Mezzogiorno resta molto grave, non piove da molti mesi. Non si poteva fare qualcosa per utilizzare meglio la poca acqua a disposizione? 'Quest'anno l'andamento climatico ci ha traditi. Ma è certamente anche vero che molta acqua viene sprecata-. E allora, che cosa si può fare per evitare questi sprechi?. •Ciò che manca è una cultura, direi un'educazione al risparmio, che nel nostro Paese non ha radici, soprattutto per l'acqua. Noi sprechiamo molta acqua, specie nell'Italia settentrionale, però anche al Sud vecchi acquedotti perdono forse il 30% dell'acqua per colpa di una manutezione insufficiente-. Ma ci sono i mezzi per rimediare a questa grave situazione? «7 mezzi non mancano mai. specialmente in un Paese come il nostro che ha capacità di risparmio notevole: ma è fondamentale impiegarli bene, questi mezzi, specie per l'economia dell'acqua, che è la più importante delle materie prime-. r. a.

Persone citate: De Marchi, Giuseppe Medici, Mannino

Luoghi citati: Italia, Roma