Picchiato dal padre, è in coma

Picchiato dal padre, è in coma Picchiato dal padre, è in coma Un bambino di 11 anni a Prato - Disobbedendo al genitore aveva aperto la porta all'usciere che consegnava i certificati elettorali PRATO — E' in coma, a undici anni. Prima di «addormentarsi» ha sussurrato ad un'infermiera di essere rimasto chiuso tra una porta. Invece Alessandro Termine, studente di 5a nelle elementari di via Clementi, è stato picchiato dal padre. Giuseppe Termine, 31 anni, emigrato da Catania una decina di anni fa, proprietario della palestra «Sportman» e istruttore di culturismo, è stato arrestato per tentato omicidio su ordine di arresto del magistrato. L'uomo è stato condotto nel carcere della Dogaia, venerdì sera, dopo un lunghissimo interrogatorio negli uffici del commissariato. Ha ridotto il figlio in fin di vita per un raptus di follia: il bambino avrebbe disubbidito ingenuamente ad un suo ordine. Giovedì sera Alessandro era stato riaccompagnato nell'appartamento di via Ciardi, in una zona popolare di Prato, dalla mamma Vincenza Gulinello, 26 anni, impiegata nella palestra del marito. Il bimbo era stanco e non ce la faceva ad attendere la chiusura del centro sportivo, alle 23. Sono passate da poco le 21,30 quando al campanello dell'abitazione suona il messo comunale: deve consegnare i certificati elettorali. D ragazzo sa di non poter aprire ma la cosa è urgente. L'impiegato del Comune gli spiega che i documenti devono essere firmati e il bambino si decide. Solleva la cornetta del telefono e chiama i genitori alla «Sportman». Dopo mezz'ora il p jdre. infuriato, arriva nell'appartamento al piano terreno e comincia la paternale. Più passa il tempo più monta la sua rabbia. -Non devi aprire a nessuno. Te l'ho detto mille volte. E' mia la responsabi¬ lità-, raccontano di aver sentito i vicini. Poi dei rumori, oggetti che cadono, grida e infine la richiesta di aiuto. Dopo l'ultimo violentissimo ceffone, Alessandro ha battuto la testa contro lo stipite di una porta. Ha perso i sensi e sono apparsi i segni di una commozione cerebrale. Giuseppe Termine, spaventato per i conati di vomito del figlio, è uscito di casa chiedendo aiuto ai vicini. Decine di persone hanno assistito all'arrivo dell'ambulanza '•he ha portato all'ospedale il bambino. Ora resta solo da stabilire se il raptus sia avvenuto in presenza all'impiegato del Comune, che potrebbe diventare teste chiave degl'inchiesta. Le condizioni del bambino restano gravi. Ha una profonda ferita sul sopracciglio destro, l'occhio tumefatto, un polso distorto e lividi dappertutto, cr. ors.

Persone citate: Alessandro Termine, Giuseppe Termine

Luoghi citati: Catania, Prato