«Gorbaciov, ci hai traditi» di Emanuele Novazio

«Gorbaciov, ci hai traditi» I riformisti esclusi si ribellano, accuse al «manipolatore del Cremlino» «Gorbaciov, ci hai traditi» Afanasiev: avete bocciato le risoluzioni che il popolo attendeva - «Occorre prevedere l'impeachment, se mai il Presidente sognasse Stalin» «Abbiamo creato un Soviet degno di Stalin e Breznev» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Come non si udiva dai tempi della rivoluzione, con un'asprezza che neppure i dibattiti alla diciannovesima conferenza del partito, lo scorso anno, avevano raggiunto. E, ancora una volta, davanti al Paese in diretta tv. Ieri mattina, appena resa nota la composizione del Soviet Supremo, l'aula del Parlamento è diventata sede di uno scontro violentissimo di accuse e che non hanno risparmiato Gorbaciov. Afanasiev (storico): «Il modo in cui abbiamo lavorato ieri mi ha avvilito. Abbiamo seguito le procedure di sempre, con qualche intervento critico, ma il voto ha mostrato che la maggioranza aggressiva e obbediente capovolge le decisioni attese dal popolo. Abbiamo formato con troppa fretta il Soviet Supremo, molte proposte sono finite in niente. Tenendo presente il livello di qualificazione e di qualità professionali richieste dal lavoro in Parlamento, abbiamo creato un Soviet Supremo di stampo staliniano o brezneviano. E lei, Michail Sergievich, non so bene se dà retta a quella maggioranza oppure la manipola con molta abilità: avete bocciato tutte le risoluzioni che il nostro popolo aspettava» (applausi). Gorbaciov: «Chi vuole parlare adesso?». Popov (economista): «Era inevitabile che i deputati di orientamento democratico si trovassero in minoranza. Avevamo due possibilità, diventare l'opposizione oppure imporci un lavoro costruttivo. Avevamo scelto la seconda strada, e la delegazione di Mosca aveva elaborato una serie di proposte. Speravamo che si sarebbero formati dei gruppi di lavoro, per esaminarle, ma questo non è avvenuto. Ieri è stata messa in moto la macchina del "voto meccanico", guidato da una maggioranza obbediente. Noi abbiamo appoggiato Gorbaciov, ma adesso è chiaro che l'apparato cerca la rivincita. Stiamo pensando quindi di imboccare la prima strada: il gruppo di deputati moscoviti uscirà dalla delegazione della capitale e formerà un gruppo separato. L'apparato ha vinto, e non è stato difficile. Ma chi vincerà l'inflazione, chi vincerà i negozi vuoti? Anche se l'apparato vincerà, non troverà niente, soltanto un altro vicolo cieco». Stepanov (deputato della Care li a): 'Neanche alla nostra delegazione piace com'è stato organizzato il Congresso, ma c'è un'altra cosa più importante: siete stati voi moscoviti ad ingannare il popolo, offrendo al Paese l'affìtto delle terre, le cooperative e altre cose che rovinano l'economia. Voi moscoviti siete pazzi se volete formare una frazione, farete solo altra confusione'. Gorbaciov: 'Calma, compagni. Non credo che dobbiamo respingere subito le idee di Afanasiev e di Popov. C'è qualcosa che non va in quello che hanno detto, ma anche qualcosa di interessante. Una sola cosa voglio dire subito: voglio respingere l'accusa di manipolare la maggioranza. Non è vero... Ma le frazioni significano scisma. Ma ripeto: dobbiamo ascoltare tutti, con calma, con pazienza, non bisogna precipitare, sono temi seri che non bisogna semplificare ma discutere a lungo». Deputato lettone: -Propongo di fare uscire dalla sala i deputati che fanno chiasso. E protesto contro l'interferenza di Gorbaciov negli intervènti dei deputati». Adamovich (storico): «iZ popolo si è svegliato e abbiamo scoperto che siamo un Paese in via di sviluppo. Dobbiamo ricostruire radicalmente tutto il sistema del Paese, dobbiamo vedere che cosa abbiamo ottenuto e che cosa abbiamo perso in questi tre giorni. Temo che dovremo comprarci degli occhiali neri, perché il popolo dopo il Congresso non ci riconosca. Continua a regnare l'apparato, continua la situazione assurda per cui si produce acciaio e petrolio ma il popolo è al di sotto del livello di povertà. Bisogna stabilire il controllo del popolo sul par¬ tito, un'idea che per il momento sembra assurda. Bisogna elaborare un meccanismo per la difesa del presidente e per 2'empeachment sul modello americano, nel caso il Presidente cominciasse a sognare Stalin. Nei negozi occidentali ci sono le merci, nei nostri bisogna appendere i ritratti dei nostri ministri: mancano gli alimentari e rischiamo le rivolte della fame. Per annientare le rivolte ci vorrà la mano di ferro e l'apparato non perderà l'occasione. Perché per qualcuno è un vantaggio che nel Paese si aggravi la situazione alimentare». Meshaltón (deputato della Siberia): 'Spero che la delegazione moscovita capisca le sue responsabilità. Chiedo ai deputati: dove correte? Gli interventi di Afanasiev e Popov puzzano di ambizione personale, sono scontenti per essersi trovati in minoranza, credono di essere a una manifestazione a Luzniki. Sono pronti a organizzare una frazione, certo loro sono molto abili a organizzare frazioni e a manipolare la gente. Afanasiev, Popov e Adamovich dicono cose deliranti. Voi accusate Gorbaciov di manipolare la sala, ma siete voi a manipolarla, voi che andate nelle delegazioni e fate un lavoro da frazionisti. Non dobbiamo assomigliare a dei pirati che hanno preso d'assalto la nave dello Stato e la distruggono, non dobbiamo scuoterla e farla a pezzi. Sì, il pluralismo delle opinioni è possibile, ci deve essere, ma ci deve essere anche la solidarietà dei comportamenti. Vi prego di essere sensati». Mamedov (azerbaidjano): •Afanasiev e Popov parlano sempre, invece noi non riusciamo a prendere la parola. Pensiamo bene, calmiamoci, dobbiamo lavorare e non fare a pezzi il Congresso. Non abbiamo bisogno dì demago¬ gia, state attenti voi che non avete la coscienza pulita, il popolo vede tutto». Suleimenov (kazako): «£' stato proposto di organizzare una frazione, e avremo due remi, di destra e di sinistra. Ma se remiamo con più forza sul remo sinistro la nostra barca andrà a destra. Questi appelli possono destabilizzarle la situazione. La democrazia è una fanciulla giovane, e chiederle l'immediata soddisfazione di tutte le nostre passioni non è possibile, finché non sarà matura sarà un atto criminale». Emanuele Novazio

Luoghi citati: Mosca, Siberia