Tra Solidarnosc e regime addio fair play

Democratici Usa: nuova vittima Dopo Wright, scandalo anche per Coelho, numero tre del partito Democratici Usa: nuova vittima NOSTRO SERVIZIO WASHINGTON — Tony Coelho, whìp (la «frusta», in pratica chi organizza il lavoro dei parlamentari di un gruppo) del partito democratico della Camera dei rappresentanti americana, ha annunciato le proprie dimissioni dall'incarico. «7215 giugno, giorno del mio quarantasettesimo compleanno, sarà il mio ultimo giorno al Congresso-, ha detto in un'amara intervista al New York Times. n ruolo di whip poneva Coelho al terzo posto nella gerarchia del partito democratico, dopo lo speaker (11 presidente) della Camera, Jtm Wright, e il capo della maggioranza democratica, Thomas Foley. Wright è incappato in un'indagine del «Comitato etico» della Camera, che gli ha contestato 69 violazioni delle norme, e le sue dimissioni, attese da tempo, si erano scontrate con la sua volontà di voler lottare sino in fondo per difendere -il mio onore e quello di mia moglie». (La moglie Betty, infatti, è coinvolta insieme con lui in una vicenda finanziaria con un uomo d'affari del Texas). Nel momento in cui Wright lascerà, il suo posto sarà sicuramente preso da Foley e, secondo logica, al posto di Foley sarebbe andato Coelho, non solo per il normale «effetto scala mobile», ma per l'ascendente che Coelho ha saputo esercitare sui suol colleghi negli undici anni in cui è stato deputato della California. E' infatti noto per la strenua opposizione fatta a Ronald Reagan e per l'aggressività con cui stava affrontando la nuova amministrazione di George Bush. Sennonché, nei giorni scorsi, si è saputo che Coel¬ ho possedeva delle obbligazioni di una Cassa di Risparmio per il valore di centomila dollari (settanta milioni di lire), senza che ciò risultasse nelle sue denunce dei redditi. «Si è trattato di un errore del mio commercialista», ha subito precisato. Ma, con il clima che attualmente si respira nell'ambiente politico di Washington (la vicenda di Jim Wright è chiaramente una vendetta repubblicana, per avere i democratici costretto il presidente Bush a rinunciare al ministro della Difesa da lui scelto, John Tower) era evidente che anche per Coelho sarebbe stata necessaria una battaglia. I repubblicani, del resto, avevano già detto esplicitamente che, dopo Wright, il loro prossimo obiettivo sarebbe stato Coelho. Di qui la sua decisione di andarsene. 'Non voglio creare ulteriori problemi al mio partito — ha detto al New York Times —. Non voglio creare ulteriori problemi alla Camera e soprattutto non voglio mettere la mia famiglia nel mezzo di un ciclone». L'eventuale decisione di restare e affrontare l'indagine del «Comitato etico», ha detto ancora, avrebbe avuto come conseguenza quella di 'passare un anno a rispondere a domande su domande, invece di lavorare per fare leggi più giuste». Con il suo annuncio, e con l'imminente nomina di Foley al posto di Wright, si apre nel partito democratico la corsa al posto di leader dei deputati. E il meglio piazzato sembra essere Richard Gephardt, già candidato alla nomination democratica, sconfitto lungo la strada da Michael Dukakis. e. st.

Luoghi citati: California, Texas, Usa, Washington