Tutti i conti della lirica

Tutti i conti della lirica I contributi nel biennio '87-88 Tutti i conti della lirica I deficit di Torino, Genova e Venezia ROMA — Ecco le cifre ufficiali e ufficiose delle ultime due annate musicali relative ai 13 enti lirici italiani. Per il 1988 (avendo gli enti tuttora in corso di approvazione i singoli bilanci consuntivi) le cifre diffuse dall'Associazione nazionale enti lirici e sinfonici non sono ufficiali. Comunque il fondo unico per lo spettacolo ha previsto per l'attività lirica e sinfonica delle istituzioni pubbliche 390 miliardi di sovvenzioni di cui 61 miliardi sono per La Scala di Milano e 43 miliardi per il Teatro dell'Opera di Roma. C'è stato tuttavia un aumento nel 1988 del 6 per cento del numero delle manifestazioni (da 3976 a 4230) e dell'I 1 per cento per quanto riguarda le spese del personale. Dal dati finora resi noti risulta, tra l'altro, che nel 1987 e 1988 il contributo statale ha registrato un incremento del 5 per cento mentre le entrate complessive sono aumentate del 19 per cento rispetto agli anni precedenti. E di conseguenza 11 contributo statale è sceso dal 68 per cento del 1987 al 60 per cento circa dell'88. Il rendiconto complessivo del 1988 si dovrebbe chiudere con un deficit di 16 miliardi dovuti soprattutto ai bilanci in rosso degli enti Urici di Torino, Oenova e Venezia poiché le entrate complessive sono state di 650 miliardi (contributo dello Stato 389 miliardi e 400 milioni) e le uscite di 666 miliardi. Il costo delle masse artistiche ha inciso per quasi 371 miliardi, circa il 60 per cento. Delle 4230 manifestazioni realizzate dagli enti lirici e sinfonici 846 sono state le recite liriche, 494 gli spettacoli di balletto, 946 i concerti sinfonici e 19441 concerti da camera e altre attività. Nel 1987 le entrate effettive degli enti lirici hanno raggiunto 1544 miliardi di cui 441 sono rappresentati dalle sovvenzioni statali e degli enti locali e 103 miliardi sono le entrate di gestione la cui incidenza è negli ultimi anni salita al 20 per cento. In Germania le entrate di gestione sono assestate sul 16 per cento. Tuttavia i proventi «puri» del botteghino non hanno raggiunto i 60 miliardi. Il maggiore contributo statale del 1987 l'ha percepito, ovviamente, La Scala di Milano con 58 miliardi e mezzo seguita dall'Opera di Roma (41 miliardi) e dal Comunale di Firenze (36 miliardi). Il Regio di Torino ha avuto 23 miliardi, il Massimo di Palermo vanta 11 record dei contributi territoriali con 22 miliardi seguito dall'Opera di Roma (8 miliardi) e dalla Scala (7 miliardi). Ancora il Regio di Torino ha ottenuto 5 miliardi e mezzo dagli enti locali. I maggiori introiti del botteghino sono tuttavia un primato dell'Arena di Verona con quasi 17 miliardi seguita dalla Scala con 15 miliardi e al terzo posto quasi appaiati l'Accademia di Santa Cecilia (4 miliardi 340 milioni) e il Regio di Torino (4 miliardi 253 milioni). Nella graduatoria delle entrate effettive del 1987 troviamo al primo posto ancora La Scala con 92 miliardi seguita dal Massimo di Palermo 58 miliardi, dal Teatro dell'Opera di Roma 55 miliardi, dall'Arena di Verona 51 miliardi, dal Comunale di Firenze 46 miliardi, il San Carlo di Napoli con 40 miliardi, il Comunale di Bologna con 35 e il Regio di Torino (all'ottavo posto) ha ricevuto trentaquattro miliardi. Nel capitolo uscite figura sempre al primo posto La Scala con 92 miliardi seguita dal Teatro dell'Opera di Roma con 63 miliardi, dal Massimo di Palermo con 58 miliardi, dall'Arena di Verona con 50 miliardi e dal Comunale di Firenze con 49 miliardi (il Regio di Torino è all'ottavo posto con 36 miliardi). e,b.

Persone citate: La Scala, Santa Cecilia