Pistola-giocattolo diventa arma da killer

Pistola-giocattolo diventa arma da killer Pistola-giocattolo diventa arma da killer La Procura di Napoli ordina il sequestro del modellino da collezionisti di una Beretta - «Modificata dagli esperti della camorra spara e uccide» NAPOLI — Costa 160 mila lire, si può acquistare anche in un negozio di giocattoli e chiunque può tenerla in casa senza particolare autorizzazione. E' una pistola, o meglio la «replica» di una pistola vera, in tutto e per tutto uguale ad una Beretta calibro 7,65. Dovrebbe essere un modellino, finire al più nella bacheca di un collezionista, ma quella pistola può sparare e uccidere, come la camorra ha imparato fin troppo bene. Da ieri il «modello 84 Pietro Beretta calibro 8 millimetri a salve», prodotto dall'azienda Nuova Molgora di Milano, è sotto sequestro in tutto il territorio nazionale. Il decreto porta la firma di tre sostituti procuratori napoletani, Elvi Capecelatro, Giuseppe Narducci e Francesco Greco, che nella libera circolazione dell'arma hanno ravvisato una «situazione di pericolo». Dalla Procura di Napoli sono partite anche due comunicazioni giudiziarie nei con¬ fronti dei rappresentanti legali della ditta milanese, Adriano Mascia, di 43 anni, e Ugo Gerì, di 65. Per loro i giudici ipotizzano reati che vanno dalla realizzazione di giocattoli modificabili in armi, al commercio senza licenza di armi o parti di esse «atte allo sparo». A lanciare l'allarme sul diffuso utilizzo da parte della malavita della pistola «modificata», è stato un rapporto della squadra mobile. Risale allo scorso febbraio, quando gli agenti della narcotici fecero'.'irruzione alla periferia'di Napoli in una piccola azienda per la lavorazione del ferro. Cercavano droga, trovarono un attrezzato laboratorio per la realizzazione di pezzi di armi, soprattutto canne di pistole, applicati a prodotti in origine innocui. La polizia sequestrò quattro pistole, due delle quali erano il «modello 84» della ditta milanese. Su quelle copie ha lavorato la «scientifica», ma la conferma che con lievi interventi la finta Beretta può diventare micidiale quanto la vera, è stata fornita dalle questure di mezza Italia. Da Verona, Milano, Gorizia, Foggia e da altre città sono state inviate alla Procura di Napoli segnalazioni di analoghi sequestri di pistole truccate, tutte dello stesso tipo, con le quali sono state fatte rapine, omicidi e agguati. E le perizie disposte dalla magistratura sono risultate concordi: il modellino della Nuova Molgora è in grado di sopportare la «compressione sviluppata dalla carica di lancio di cartucce per armi comuni», anche senza la sostituzione delle canne, ed il caricatore è «del tutto uguale e intercambiabile» con quello dell'originale. «Quella pistola può ammazzare anche da una discreta distanza — spiega un funzionario della Mobile — l'abbiamo trovata persino nelle mani di killer di professione. Acquistarla è facilissimo, non è richiesto il porto d'armi e le modifiche per renderla idonea a sparare costano poche decine di migliaia di lire, mentre l'originale ha un prezzo che oscilla tra le 700 e le 800 mila lire) ». Ma com'è possibile che un'arma, sia pure una copia, venga venduta liberamente? La Nuova Molgora produce il «modello 84» dal gennaio dell'86. Lo fa su autorizzazione della stessa Beretta e del ministero dell'Interno. La copia è dotata di regolamentare «tappo rosso» sul foro delle canne, ostruite da una lamella di ferro che dovrebbe rendere, impossibile il passaggio di veri proiettili. Ma già in passato il ministero era intervenuto disponendo ulteriori modifiche per impedire il «riciclaggio» del modellino. La ditta milanese ha quindi aggiunto un diaframma al caricatore, in tal modo teoricamente non adatto a cartucce calibro 7.65, e stretto il raccordo tra l'impugnatura e la camera di scoppio. Mariella Cirillo