«Così salvai 5 mila ebrei»

«Così salvai 5 mila ebrei» Premiato a Filadelfia un tipografo di Assisi: stampava permessi falsi «Così salvai 5 mila ebrei» Trento Bri/i ha 74 anni: «Mio padre ed io preparavamo i lasciapassare, poi Bartali li consegnava in bicicletta» • «Ma soltanto uno tra quelli che abbiamo fatto fuggire è tornato a ringraziarci» DAL NOSTRO INVIATO ASSISI — Un grande naso a becco, occhiali con le lenti spesse, la coppola sempre in testa. E quel grembiule nero come lo portavano un tempo i tipografi, sopra il gilè con i bottoni che scoppiano. Trento Brizi è il primo italiano a vincere il premio di Filadelfia dedicato alla «Libertà di stampa». Gliel'hanno consegnato ieri, al di là dell'Oceano: una cerimonia semplice, commovente. Trento ha 74 anni, e da 60 fa il tipografo, il mestiere che gli insegnò il babbo nella sua bottega in piazza Santa Chiara, ad Assisi. Salvò qualche migliaio di ebrei perseguitati dai nazisti — 'due, tremila, forse cinquemila: e chi se lo ricorda più» —, stampando carte e documenti falsi. Per dargli la notizia del premio è venuto ad Assisi Harry Waldman, il presidente dell'Associazione delle arti grafiche di Filadelfia, che comprende più di 550 tipografie e case editrici del New England. Chissà come dev'esser rimasto quando ha visto la stanzetta dove lavora Trento Brizi. La bottega è ancora quella dei giorni bui della guerra, fra il '43 e il '44: l'odore d'inchiostro, la tendi¬ na a fiori sfilacciata, una taglierina che ha quasi cent'anni, anche se è bella lucida come nuova, tutta nera Lui e il babbo Luigi stavano qui, con la tenda aperta per farsi vedere e non destare sospetti: passavano ore a stampare migliaia di documenti falsi. «7o credevo fossero per gli sfollati. Invece no. Mio padre un giorno mi disse ch'erano per gli ebrei». Glieli aveva chiesti padre Rufino Niccacci, il guardiano del convento di San Damiano. 'Servivano per farli andare al Sud, nei territori liberati, sotto Cassino», dice Trento. Gli ebrei erano nascosti nella clausura delle Clarisse, nei conventi di francescani e monache, anche a San Quirico da madre Giuseppina, che è ancora viva adesso, ormai cieca. C'erano i corrieri, e fra loro Gino Bartali; e i tipografi, ch'erano due. Luigi Brizi e il figlio, appunto. Trento era scappato dopo l'8 settembre dalla Jugoslavia, dov'era arruolato con il 52° Fanteria Cacciatori delle Alpi, divisione Garibaldi In quel buco, dietro la tendina, sul tavolaccio, con i caratteri di piombo, lui doveva fare i timbri. Li ha conservati ancora: due linee di ottone fatte a mo' di cerchio. «7o ci scrivevo i nomi dei Comuni sotto Cassino, Procura di Cosenza, di Benevento... Poi portavo i documenti al Vescovo, Giuseppe Nicolini». Passava davanti all'hotel Giotto, requisito dalla Gestapo, salutava il maresciallo, un tipetto con la pancia in fuori: 'Tutto bene, Brizi?». Hanno scritto un libro e hanno girato un film su questa storia, «Assisi underground», con Ben Cross, Maximiliar. Schell, James Mason, Irene Papas. n film è stato trasmesso dalla Rai e dalle televisioni americane. Tre, quattro anni fa: 'Alla prima, a Roma, ero stato invitato e m'ero seduto nelle prime file. Quel giorno c'erano attori, produttori, protagonisti veri. Ma quasi nessuno mi degnò di uno sguardo, nessuno venne a stringermi la mano. Ora, tutto d'un colpo, premi ed onori. Mi chiamano in America, mi vuole la Rai». In verità, lui all'inizio non voleva neppure andarci a Filadelfia. Protesta: 'Perché gli ebrei ci hanno messo 45 anni per ricordarsi di me?» L'unico che ha visto, dice, gli ha lasciato un biglietto che lui conserva come un cimelio, in una scatola di cartone, assie¬ me alla foto color seppia del babbo che sorride di sbieco con la pipa in bocca. Si affacciò un giorno sulla soglia della bottega, un signore elegante, continuava a fissarlo standosene fermo. «Poi mi abbracciò e mi portò al bar». Si chiamava Nino Maionica, ingegnere, da Trieste. Così, quando è arrivato l'invito per Filadelfia, lui ha scosso la testa. La motivazione è roboante: Trento Brizi, e il padre Luigi, "Sono il simbolo dell'amore della libertà e dell'eroismo di molti italiani». Si convinse solo quando vennero qui dagli States per invitarlo. Un giorno, racconta Brizi, -ho visto gli americani. Tre signori con le loro mogli. E c'era Harry Waldman, che ha tipografie a Filadelfia, New York, Boston, New Jersey. Accettai. Quando vide la stamperia, Harry mi disse: mio padre ha cominciato con il piombo, ma ormai non s'usa più. Le farò vedere gli stabilimenti, mi disse». Ieri Trento era a Filadelfia. Ha lasciato a casa la coppola e il grembiule nero. Ad Assisi, però, se li tiene ancora e sul grembiule si sfrega le mani ogni tanto. p. s.