«Europee, via libera a candidati stranieri»

«Europee, via libera a candidati stranieri» L'Avvocato dello Stato alla Corte Costituzionale «Europee, via libera a candidati stranieri» Per la Consulta sarebbe inammissibile il ricorso del pretore di Gubbio ROMA — E' ormai quasi ufficiale: avranno, almeno per ora, via libera i candidati stranieri alle elezioni europee. Mercoledì la Corte Costituzionale, salvo clamorosi ripensamenti, accogliendo le tesi dell'Avvocatura generale dello Stato, costituitasi per conto del governo, respingerà l'eccezione del pretore di Gubbio, per il quale sarebbe illegittima la legge approvata quattro mesi fa dalle Camere che consente ad un cittadino di un Paese membro della Cee di presentare la sua candidatura in una qualsiasi lista italiana A parere del giudice umbro la legge del 19 gennaio scorso violerebbe l'articolo 51 della Costituzione che esclude la partecipazione di candidati stranieri. Per di più sarebbe anomalo che l'Italia sia l'unico Paese in cui uno straniero può candidarsi per il Parlamento di Strasburgo, mentre ciò non è consentito ad un italiano negli altri Paesi della Cee. Secondo autorevoli indiscrezioni raccolte a Palazzo della Consulta i quindici giudici costituzionali non entreranno, però, nel merito della delicata questione giuridica, ma si limiteranno a decretare la «inammissibilità» dell'eccezione sollevata dal pretore Sergio Matteini Chiari nel corso di un giudizio civile promosso dal socialista Danilo Paggi, segretario regionale della Uil-trasporti, nei confronti di Brigitte Payraudeau, una cittadina francese residente in Italia che aveva proposto la sua candidatura con una lettera pubblicata da un quotidiano locale. La validità dell'elezione di candidati stranieri nel nostro Paese potrebbe quindi restare sotto la «spada di Damocle» di una successiva sentenza di incostituzionalità a seguito di ri¬ corsi dei candidati bocciati (ad esempio, da parte di un primo dei non eletti). Pertanto anche se l'eccezione fosse respinta, potrebbe essere rispedita alla Consulta da altri magistrati. E questa volta la Corte dovrebbe decidere nel merito. Potrebbero insomma restare ugualmente suo judice le elezioni nelle liste del pei del politologo francese Maurice Duverger (consigliere del presidente Mitterrand), nonché dell'ex leader liberale inglese David Steel in quelle del «polo laico» o dti tedesco Daniel Cohn-Bendit in lizza con i «Verdi». L'avvocato dello Stato Ivo B ragù glia ha apertamente contestato le tesi so- stenute nell'ordinanza del pretore di Gubbio ritenendole prive di qualsiasi fondamento (il magistrato era stato già accusato dai radicali Melllni, Calderisi e Pannelli che hanno chiesto al ministro della Giustizia Vassalli di iniziare l'azione disciplinare nei suoi confronti per aver emesso un provvedimento 'abnorme e pretestuoso'). In via preliminare, l'avvocato B ragù glia ha, però, estratto l'asso dalla manica, eccependo l'Irrilevanza della questione. Motivo: 'La signora Payraudeau non si è candidata come rappresentante dell'Italia alle prossime elezioni del Parlamento europeo, come provato dal telefax del 23 maggio del ministero dell'Interno». E' questa una pregiudiziale assolutamente insormontabile anche per la Corte Costituzionale. Infatti, presupposto della vertenza tra il signor Paggi e la signora Payraudeau era proprio la candidatura di quest'ultima alle elezioni del 18 giugno. Tutto viene, però, automaticamente a cadere nel momento in cui viene accertato che l'ipotetica candidatura non è stata poi ufficializzata nelle liste di un partito. Insomma il signor Paggi non è stato minimamente leso nei suoi diritti di elettore. Proprio per sgombrare il campo da ogni possibile dubbio per gli elettori il presidente della Corte Costituzionale Francesco Saja ha deciso di autonominarsi relatore fissando a tempo di record per il 31 maggio la seduta in camera di consiglio per esaminare l'eccezione del pretore di Gubbio. Se le previsioni della vigilia saranno rispettate il «caso» potrà considerarsi, almeno per ora, chiuso. Pierluigi Franz

Luoghi citati: Gubbio, Italia, Roma, Strasburgo