«Brennero vietato ai Tir durante le ore notturne» di Giancarlo Ansaloni

«Brennero vietato ai Tir durante le ore notturne» La proposta del Tirolo al governo di Vienna «Brennero vietato ai Tir durante le ore notturne» Protestano i camionisti altoatesini: «Una richiesta insensata» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BOLZANO — La Dieta tirolese (corrispondente al Consiglio Regionale in Italia) ha espresso parere favorevole, a larga maggioranza, sull'ipotesi di una drastica riduzione del traffico merci su strada. La decisione, che ha provocato l'immediata protesta dei camionisti italiani e tedeschi, potrebbe presto diventare divieto assoluto agli automezzi pesanti di transitare nel Land tirolese durante le ore notturne. Tutti i grjppi politici (popolari, socialisti, liberali e verdi) hanno votato a favore della risoluzione, che sarà inviata al governo di Vienna con un pacchetto di richieste che porteranno, in prospettiva, a un drastico taglio al traffico in Tirolo. Il pacchetto si apre con un invito al governo regionale tirolese a intervenire presso il ministro federale per il Traffico Rudolf Streicher, perché sia adottato a breve scadenza un provvedimento volto a impedire il passaggio notturno degli autotreni con peso superiore alle 7,5 tonnellate. Dal canto suo il governo regionale dovrebbe adottare provvedimenti analoghi per le strade statali e per altre strade a traffico intenso. Le numerose proteste che avevano preceduto il dibattito avevano creato imbarazzo nei consiglieri del partito popolare Ovp, che fanno parte della cosiddetta «lega per l'economia». Non solo, ma avevano indotto gli estensori del pacchetto a concedere alcune eccezioni e allentare la stretta con un impegno per garantire il necessario spazio alle esigenze dello sviluppo economico della zona. Le richieste non si esauriscono qui. Il Tirolo chiede a Vienna una sorta di «patto di Stato» col quale quest'ultimo s'impegni a fissare entro un anno limiti massimi vincolanti per quanto concerne il «disturbo» arrecato alla popolazione e all'ambiente dal traffico di passaggio, sia pesante che leggero. Ci sono poi misure per le quali si chiede un'immediata attuazione: l'istituzione di una sovrattassa «ecologica» sui pedaggi anche per le auto (il ricavato andrebbe al Tiroio per finanziare interventi di tutela ambientale); il divieto di costruire nuove strade; la limitazione dei permessi di transito ai mezzi pesanti stranieri: il divieto, nei limiti del possibile, di trasportare sostanze pericolose. Sei mesi dopo l'entrata in vigore del divieto di transito notturno per i mezzi pesanti, dovrebbe essere ampliata la sospensione del traffico per il fine settimana. Infine le strade più «battute» dovranno essere ricoperte di asfalto fonoassorbente. Prudente la reazione di Vienna: il cancelliere Franz Vranitzky ha detto che le richieste hanno una loro giustificazione come misure transitorie, esprimendo comprensione per i problemi dei tirolesi, ma mettendo in guardia dal rischio di azioni unilaterali da parte dei singoli Lànder. n segnale comunque è indirizzato, sempre secondo il Cancelliere, soprattutto agli organi comunitari, affinché si adoperino per mutare la politica dei trasporti favorendo il passaggio dalla gomma alla rotaia. In questo ambito s'inserisce, del resto, il progettato traforo del Brennero. L'allarme è scattato anche in Alto Adige: il presidente degli autotrasportatori, Baumgartner, ha definito -insensate» e governate da una -follia politica» le richieste dei tirolesi. Giancarlo Ansaloni

Persone citate: Baumgartner, Franz Vranitzky, Land, Rudolf Streicher

Luoghi citati: Bolzano, Italia, Tirolo, Vienna