Chi comanda in carcere nel Sud?

Chi comanda in carcere nel Sud? Chi comanda in carcere nel Sud? Nicolò Amato ha riunito 300 operatori: «Voglio sapere com'è la situazione nelle zone dove la mafia è forte» GIARDINI NAXOS — Un libro bianco per illustrare la situazione delle carceri «difficili» del Sud. L'ha annunciato ieri il direttore generale degli istituti di prevenzione e pena Nicolò Amato, che ha partecipato ad un seminario interregionale del personale penitenziario sul tema «sistema penitenziario e criminalità organizzata». Amato, aprendo i lavori, ha chiesto ai trecento operatori di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia presenti 'testimonianze sulla situazione delle carceri in città e regioni in cui la mafia è fortemente radicata». Dopo l'introduzione del direttore generale, il seminario è proseguito a porte chiuse, e le conclusioni verranno rese note oggi al termine dei lavori. Amato ha parlato del libro bianco incontrando i giornalisti in una pausa dei lavori. Conterrà le testimonianze degli operatori e dovrà fornire un quadro preciso sull'impatto delle organizzazioni criminali sulle carceri. «Vi saranno indicate — ha detto Amato — le proposte elaborate dai gruppi di lavoro costituiti durante il seminario e che non riguarderanno solo le misure che potremo adottare direttamente, ma anche quelle che esulano dalla nostra competenza e potrebbero comunque migliorare la situazione nelle carceri». Secondo Amato, si tratta di riuscire a garantire che negli istituti di pena vi siano una sola volontà e una «sola legge, e cioè quella dello Stato italiano». 'Per raggiungere questo scopo — ha aggiunto — ho in mente iniziative che devono trovare riscontro nell'esperienza di chi concretamente opera nelle carceri di regioni in cui mafia, camorra e 'ndrangheta sono molto forti. In Campania, Calabria, Puglia e Sicilia ci sono 54 istituti con 12 mila detenuti. E' chiaro dunque che si opera in una situazione estremamente difficile». Rispondendo alle domande dei giornalisti sull'inchiesta da lui aperta dopo l'uccisione di Vincenzo Puccio nel carcere dellTJcciardone a Palermo, Amato ha detto che le indagini sono ancora in corso. «Afa sono state adottate — ha sottolineato — alcune misure urgenti, tra cui l'applicazione, per la prima volta, delle restrizioni previste dall'articolo 41 bis dell'ordinamento penitenziario nella sezione in cui è avvenuto l'omicidio». L'articolo al quale si riferisce Amato prevede 1' applicazione della sospensione delle normali regole di trattamento dei detenuti e degù intemati. (Ansa)

Persone citate: Nicolò Amato, Vincenzo Puccio

Luoghi citati: Calabria, Campania, Palermo, Puglia, Sicilia