«L'informazione è meno libera»

«L'informazione è meno libera» «L'informazione è meno libera» La relazione del segretario Del Bufalo al congresso dei giornalisti • «La legge per l'editoria è superata» - Critiche alla riforma radiotelevisiva BORMIO (Sondrio) — 'Quello che da anni andavamo indicando oggi si è puntualmente verificato; il concentrarsi nelle mani di pochi potentati economico-finanziari dei mezzi d'informazione. Una spartizione concordata». A riproporre il problema dell'indipendenza dell'informazione è stata a Bormio Giuliana Del Bufalo, segretario della Fnsi (Federazione nazionale della stampa), nella relazione che ha inaugurato il congresso dei giornalisti. 'Ma il rischio che si corre — ha aggiunto — non è solo quello di una informazione fortemente condizionata, quanto di una rappresentazione complessiva della società nella quale si muoverebbero forze politiche "incapaci e corrotte", organizzazioni sociali "velleitarie ed arretrate"ed un mondo imprenditoriale invece efficiente e costruttivo». Il segretario della Fnsi ha quindi criticato sìa la legge per l'editoria, 'ormai largamente superata», sia il disegno dì legge governativo per la regolamentazione del sistema radiotelevisivo. «Così come siamo convinti che per difendere e rafforzare il servizio pubblico radiotelevisivo si debba portare a fondo la critica alla sua gestione, agli sprechi, alla spartizione selvaggia e pure imperfetta, nello stesso modo — ha osservato — ci si deve com¬ portare nei confronti dell'imprenditore privato, di televisione e di carta stampata, senza indulgere nell'illusione che questo sia più democratico di quello, che l'uno sia migliore dell'altro». Ecco i principi che per il segretario della Fnsi dovrebbero ispirare la legge: la difesa del patrimonio Informativo della Rai e la sua liberazione dall'occupazione partitica; il massimo pluralismo nella distribuzione delle frequenze, 'senza privilegio per alcuno ma anche senza intenti persecutori per questo o quell'imprenditore». La normativa dovrebbe anche prevedere una decisa e convinta politica di sostegno industriale per l'emittenza locale e per l'editoria giornalistica minore. Giuliana Del Bufalo ha poi auspicato che dal congresso escano idee per la creazione di un nuovo sindacato, che «potrò essere finalmente chiamato Federazione nazionale dei giornalisti italiani. Un sindacato che, senza mortificare le autonomie regionali, abbia una struttura centrale forte ed efficace. Abbiamo appena un anno di tempo per mettere a punto una proposta di riforma dello statuto e indire un congresso straordinario. Dobbiamo agire prima della scadenza contrat¬ tuale» (Agì)

Persone citate: Del Bufalo, Giuliana Del Bufalo

Luoghi citati: Bormio, Sondrio