Van Basten teme solo un rivale lo stress

Van Basten teme solo un rivale: lo stress Van Basten teme solo un rivale: lo stress «C'è fin troppa pressione attorno a noi», dice l'olandese - Donadoni: «Sarà importante imporre il nostro gioco» - Costacurta: «Con Baresi a fianco sono tranquillo» MILANO — Le imperfette condizioni di Evani e Filippo Galli, due elementi fondamentali per gli schemi rossoneri ma che stasera resteranno in panchina, non turbano i milanisti che si accingono a scendere in campo contro la Steaua. Né creano problemi a Donadoni e Van Basten le previsioni di Sacchi che attribuisce loro il compito più gravoso e importante: quello di portare il Milan alla vittoria europea. «Sono due fuoriclasse—dice il tecnico al momento di imbarcarsi sull'aereo per Barcellona—e conto su di loro per far pendere la bilancia dalla nostra parte e conquistare la coppa. Le invenzioni del primo e l'abilità di esecuzione del secondo saranno determinanti per superare la difesa avversaria». -Sono cose che si dicono ma non significano niente — replica pronto Donadoni — perché queste sfide si possono vincere solo con il contri- buto di tutti e se tutti praticano un certo tipo di gioco. Le mie invenzioni? Ho certe caratteristiche che mi portano sempre a fare cose imprevedibili. E in un'occasione così importante cercherò di dare qualcosa di più. Ma questo non vuol dire che l'esito dello scontro dipenderà da me. L'importante è fare in modo di impedire ai romeni di praticare il loro gioco e di riuscire subito a imporre il nostro fatto di pressing e di velocità. Solo così possiamo avere ragione di una squadra dura e rognosa. Se poi la vittoria verrà da una prodezza mia o di qualche altro milanista non ha importanza. Si tratterà di un fatto contingente». •Non so cosa succederà questa sera — dice da parte sua Van Basten, che disputerà stasera la sua seconda finale in una coppa europea, dopo avere vinto in coppia con Rijkaard nel Psv Eindhoven la Coppa delle Coppe — ma al Milan di fuoriclasse ce ne sono undici, perché ciascuno nel suo ruolo è il migliore e se tutti interpreteranno al meglio i propri compiti vinceremo». E l'olandese lancia un monito ai compagni: "Cerchiamo di stare tranquilli e di non farci prendere dallo stress. Se pensiamo troppo alla gara e ci facciamo coinvolgere dall'ansia e dalla pressione che stanno esercitando attorno a noi i tifosi, rischiamo di andare in campo troppo tesi». Un monito che il giovane Costacurta, designato da Sacchi come sostituto di Filippo Galli nel ruoio di stopper, sembra aver recepito: •Mi sento teso e concentrato ma non preoccupato. Questa notte però sono sicuro che non riuscirò a dormire. Già faccio fatica nei giorni normali, figuriamoci alla vigilia di una finale di Coppa dei Campioni. Mi sembra di sognare anche se da due giorni so che scenderò in campo, perché all'inizio della stagione non avrei mai pensato a un fatto così eccezionale, tanto che avevo avvisato i miei parenti che in questa stagione avrei fatto molta panchina e anche un po' di tribuna visto che avevo davanti tanti campioni. A darmi un po' di tranquillità è la certezza che avrò al mio fianco Franco Baresi che sa guidarmi e darmi coraggio». Il fatto di aver già giocato nella gara di ritomo con il Real Madrid e a Belgrado nella ripetizione della sfida con la Stella Rossa sono una garanzia che non tradirà le aspettative. "Anzi — spiega —secondo me era più difficile la gara con la Stella Rossa che quella di stasera. Perché allora eravamo solo all'inizio della coppa ed eravamo già sull'orlo dell'eliminazione, mentre questa volta siamo più esperti e sicuri dei nostri mezzi». Nino Sormani wt&WÉMan — .. .. i

Luoghi citati: Barcellona, Belgrado, Madrid