Il Diavolo vuole il paradiso

Il Diavolo vuole il paradiso Stasera a Barcellona Milan-Steaua Bucarest per la Coppa Campioni Il Diavolo vuole il paradiso In Spagna 80 mila tifosi - Berlusconi: «Abbiamo già conquistato il trofeo dell'amore» - Duecento milioni ai rossoneri in caso di successo DAL NOSTRO INVIATO BARCELLONA — La lunga vigilia sta per finire tra conferenze, ultimi allenamenti, cene ufficiali. Il dopopartita stanotte si consumerà nelle ramblas. Se la Coppa Campioni va al Milan, l'alba si tingerà di rossonero. Se vince lo Steaua (e sarebbe un bis del trionfo '86 ai rigori sul Barcellona a Siviglia) né canti né grida. I tifosi romeni al seguito sono 200, quelli milanisti almeno 80 mila. Silvio Berlusconi, boss rossonero e di tante avventure europee di successo tra tv e altro, ha messo le mani avanti con garbo e senso politico: 'Siamo già contenti di essere finalisti, è un traguardo che pensavamo di raggiungere più avanti, e di aver portato tanti connazionali qui. Così facendo il Milan ha già vinto la Coppa europea dell'amore per un squadra di calcio. Io sono felice di aver costruito in poco tempo una squadra che si è già imposta all'ammirazione di tutti per il gioco. Vogliamo dare spettacolo e vincere, ma se non vinciamo saremo felici lo stesso'. Bravissimo, ma ci consenta di non credergli. Nella conferenza stampa orchestrata malamente da Alfredo Fraile, lunga mano di Berlusconi in Spagna (per tutta la mattinata di ieri le sedi erano due, gli alberghi «cinque stelle» Princesa Sofia e Ritz con continui spostamenti in taxi e tanti affanni), il presidente è stato cortese, sino a soffocare la sua passione: "Terno lo Steaua, ha un'esperienza a livello europeo più collaudata della nostra. La squadra romena è l'ossatura della Nazionale. E poi temo i pronostici a nostro favore, il confronto continuo tra il Milan del capitalismo, dei ricchi, dei giocatori strapagati e il club di Bucarest, paladino dell'Est, di uno stile di vita più severo, di campioni tenuti a stecchetto-. I giornali spagnoli infatti hanno già fatto i conti. La Coppa, al tirar delle somme, renderebbe ai rossoneri più di 200 milioni a testa. Ai romeni un'auto Ford (regalo dello sponsor), magari un alloggio migliore, un passo avanti nella carriera militare. Bisogna vedere cosa vale di più, partendo dalle situazioni di base. Più giusto Berlusconi, protagonista assoluto dell'ultima «meda de prensa», quando ha parlato di possibilità al 50% tra le due squadre. Più concreto il tecnico romeno Iordanescu, il quale ha detto: "Decideranno i rigori, perché le due squadre si equivalgono'. E ancora Berlusconi a difendersi dagli attacchi dei giornali di Barcellona. E' vero che Van Basten a fine contratto viene da Cruiyff? «Marco sta bene con noi e ci resterà. Me lo ha detto lui'. E allora verrà Cruiyff al Milan? "Non abbiamo progetti di cambi in panchina. Con Sacchi ho un rapporto personale ottimo, e un uomo che ha fede nel lavoro. La stessa filosofia che ha fatto grande la Fininvest'. E' vero che Rijkaard se ne vuole andare dal Milan? "Il suo contratto dura ancora due anni e poi vedremo. Il futuro è misterioso anche nel calcio'. Che prezzo ha questo Milan? "Non ha prezzo perché venderlo è l'ultima cosa che posso pensare. Posso solo dire che vi ho investito 100 miliardi'. Allora, se non vincete la Coppa e neppure lo scudetto sarà un dramma? "Magari lo sarà per i media, noi riproveremo con la Coppa Uefa'. Berlusconi si è commosso una volta sola quando Varela, uscito bene dallo stress che lo colpì dopo aver guidato stupendamente i Mondiali '82 in Spagna, gli ha chiesto un confronto fra il Milan di Carraro e questo. "Fra epoche i rapporti non sono possibili, ma quel Milan ha vinto in Europa e noi non ancora. E poi, quel Milan aveva Gianni Rivera che è sempre nel mio cuore. Quando ha chiuso la carriera, ho smesso di andare a San Siro. Rivera è stato un giocatore validissimo, anche se in campo internazionale non ha avuto quanto meritava. Un Rivera è l'Hagi dello Steaua? Lo vedremo stasera». Le due squadre si sono incrociate ieri sera allo stadio nel controllo delle luci. Intanto la polizia è all'erta, non teme scontri tifosi (impossibili, vista la disparità di forze), ma l'infiltrarsi di agitatori nella folla come è accaduto nelle vie della città dopo la vittoria del Barcellona sulla Sampdoria. Comunque, stasera ci saranno tre ordini di controlli, un gruppo speciale di agenti e la tv a circuito chiuso. Un sistema già collaudato per Barcellona-Juve. E la città è già in festa. La municipalità ha già fatto i conti, l'esodo dei fans rossoneri rende 5 miliardi di pesetas, 60 miliardi di lire fra hotel, ristoranti e souvenir, n calcio è passione ed anche affare. Ha ragione quindi Berlusconi, il quale insiste nel suo progetto di un campionato d'Europa fra grandi club. Bruno Perucca Barcellona. I tifosi del Milan sono pronti alla grande festa Baiane ore 20,10 G. Galli Tassotti Maldini Colombo Costacurta F. Baresi Donadoni Rijkaard Van Basten Gullit Ancelonj 1 Long 2 Pe tresca Iovra Itambescn Ungureanu Stoica Lacatus 8 Baiai) 9 Pttnrca 10 Ilari 11 Rotami Arbitro: Tritschfer (G. O.) Pinato 12 LUiac F. Gatti 13 Bonaria Massi 14 Mastacan Evani 15 Stan Virdis 16 Negran