Tv a Madrid per Berlusconi

Tv a Madrid per Berlusconi La Fininvest vuole farsi assegnare un canale in Spagna Tv a Madrid per Berlusconi Previsto l'intervento di alleati locali - L'emittente dovrebbe chiamarsi «Videotime Espana» - Telemontecarlo? «Non è nei miei programmi: vogliono 350 miliardi, una follia» DAL MOSTRO INVIATO BARCELLONA — «Lo confermo, sono mollo interessato ad allargare in Spagna l'attività del gruppo Fininvest, e non solo nella tv. Per quanto riguarda il video, noi possiamo portare l'esperienza fatta in Italia con Canale 5. Chi crede di battersi testa a testa con una rete di Stato sbaglia strada, mentre c'è spazio per programmi alternativi, puntando sui vuoti, facendo spettacolo e film Grazie a Canale 5 è migliorata la Bai-tv, vedrete che accadrà lo stesso in Spagna». Silvio Berlusconi, ufficialmente a Barcellona come presidente del Milan impegnato stasera in Coppa dei Campioni, sapeva di non dover parlare solo di calcio. Stampa e tv spagnole lo hanno accerchiato, sondato. Lui ha colto l'occasione per ribadire progetti e idee. La Radlotelevisiv espanola (RTVE) ha fatto capire da tempo di poter concedere tre canali a tv commerciali. I pretendenti sono cinque. Berlusconi è in pole-posit ion ma dice: •Certe novità sono lunghe da accettare e da trattare, si arriverà al dopodomani. E le corse individuali non hanno spazio. Ormai nella comunicazione contano le concentrazioni». La battaglia è aperta, sul fronte spagnolo. In un primo momento la Fininvest si era avvicinata al gruppo editoriale di proprietà di Antonio Asensio, che ha in pugno riviste di alta tiratura come «Interviu» e «riempo» nonché il quotidiano «El Periodico» con edizioni a Madrid e a Barcellona. Adesso gli ultimi partners per l'attacco di Berlusconi a un canale spagnolo sono l'editore Amala (libri scolastici, una strada sicura) e l'Once, l'Unione spagnola ciechi. Berlusconi sorride: •Una to ai ciechi, sembra un controsenso...: Ma l'Obra Naclonal Ciegos de Espana ha in mano tutte le lotterie del Paese, con introiti enormi sulle percentuali. Una potenza economica. •Avvicineremo la Spagna all'Europa e l'Europa alla Spagna» promette Berlusconi Insiste sull'esempio di Canale 5: «Altri sistemi non funzionano». E ammette alcuni smacchi: «Con Capodistria non si paga neppure il palinsesto, Italia 7 e Odeon stentano a sbarcare il lunario, e difficoltà incontra anche La Cinq a Parigi, malgrado una audience del 13-14 per cento. Spende dieci e incassa cinque». Ma in Spagna l'ente del domani ha già un nome («Videotime Espana») e studi già comprati a Madrid. Berlusconi accenna ancora a Tele 5 in Germania (network commerciale via cavo e satellite), scorda l'accordo con IV 3 Catalunya. Belgio Grecia Portogallo Inghilterra altri spazi ai quali la Fininvest sta pensando con programmi allo studio. Alla stampa spagnola Berlusconi ha ricordato: «Ho alle spalle dodici anni di tv commerciali d'Italia, films, fictionsenews». Allora, gli hanno chiesto, è vero che sta comprando Telemontecarlo? «Non è vero affatto, non siamo interessati. O meglio, potevamo esserlo a prezzi diversi, ma la quotazione stabilita è troppo staccata dalla realtà». Poi, a microfoni chiusi: •Vogliono 350 miliardi; una follia. Ci aveva fatto un pensiero anche Gianni Agnelli. Sarebbe arrivato a cento miliardi. Aveva un'opzione ma l'ha lasciata cadere». In chiusura della lunga conferenza stampa gli hanno domandato tra convinzione e ironia se accetta almeno per il calcio l'etichetta di «presidente Sole». E Berlusconi, lieto di poter parlare anche del suo Milan: •Le società di calcio sono Spa del tutto particolari, la maggioranza delle azioni è in mano al presidente che non è un organizzatore, ma un pagatore dei deficit. Guardate Agnelli, Ferlaino, Mantovani, Pellegrini. Comunque, calcio o altro, io sono un negato per gli affari. Non ho mai comprato una cosa per rivenderla. Sono uno nato per costruire, spesso partendo da zero». Bruno Perucca