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 Joint venture in Urss per la Comit Joint venture in Urss per la Comit MILANO — E* nata a Mosca la prima joint venture bancaria, e la Banca Commerciale Italiana ne fa parte. Nel nuovo istituto, che si chiamerà «International Moscow Bank», con un capitale iniziale di 100 milioni di rubli (oltre 223 miliardi di lire) e otto partner, il 60% sarà posseduto da cinque banche occidentali, ciascuna con un 12%. Sono la Comit, la Bayerische Vereinsbank (Germania Federale), il Creditanstalt-Bankverein (Austria), il Credit Lyonnais (Francia) e la finlandese Kansallis Osake Pankkl Sul fronte sovietico il 20% farà capo alla Banca per il commercio estero (Vnesheconombank) e due quote del 10% andranno alla Banca dell'Industria delle Costruzioni (Promstrojbank) e alla Cassa di Risparmio dell'Urss (Sberbank). La Imb vuole essere una «banca universale». Si occuperà del finanziamento di joint ventures, curando progetti e investimenti sia sovietici che stranieri. Offrirà servizi di consulenza finanziaria operando in tutte le valute e in rubli sul territorio sovietico. Svolgerà attività di cambi e di intermediazione titoli, effettuerà analisi per individuare partners idonei per collaborazioni industriali, realizzerà studi di fattibilità di nuovi progetti. Sarà, insomma, banca commerciale specializzata nei servizi e con forti caratteristiche di banca d'affari. La partecipazione, di Comit alla nuova banca è il risultato di un rapporto «storico» con l'Unione Sovietica che risale al principio del secolo. Nel 1973 la Commerciale è stata la prima banca italiana ad aprire un ufficio di rappresentanza a Mosca. Nell'87 Comit e Gosbank (l'Istituto Centrale dell'Urss) siglarono un accordo in vista della creazione di una società finanziaria a capitale misto. Un anno dopo Comit e Vnesheconombank firmavano un protocollo di intesa per la costituzione di una banca mista. Nei giorni scorsi è stato raggiunto l'accordo. L'istituto dovrebbe cominciare a funzionare prima di Natale. v. s.