Rischiamo di non vedere Milan-Steaua
Rischiamo di non vedere Milan-Steaua Stasera l'Italia si ferma, ma lo sciopero della tv spagnola minaccia la trasmissione della gara Rischiamo di non vedere Milan-Steaua DAL NOSTRO INVIATO BARCELLONA — Per una differenza di 300 milioni di pesetas, meno di 4 miliardi di lire, la finale di Coppa Campioni rischia di diventare uno spettacolo esclusivo per 120 mila privilegiati, gli spettatori che stasera si godranno Milan-Steaua al Camp Nou di Barcellona. La cifra è quella che intercorre fra le offerte della direzione generale della tivù spagnola e le richieste del dipendenti, che hanno proclamato uno sciopero proprio nelle ore del match. I lavoratori pretendono un aumento retributivo del 6,31 per cento, quasi due punti più di quanto l'azienda di Stato vuol concedere (4,50). il braccio di ferro è in atto da settimane: da una parte Luis Solarla, numero uno della Tve da sei mesi, socialista, fratello del ministro della Cultura e dell'educazione, éx direttore della malfamata compagnia telefonica; dall'altra le commissioni sindacali, di panni comunisti più che socialisti. Il clou dell'agitazione, programmato con sottile strategia per stasera, interessa mezzo mondo: 76 Paesi hanno chiesto le immagini del match, con un'audience di 700 milioni di spettatori. Le trattative vanno avanti senza soluzione di continuità a Madrid. La gente si è schierata a fianco dei lavoratori ma si Interroga sulle violente critiche che si riverseranno sulla Spagna nel caso non si trovi una via di fuga: basterebbe un armistizio, ci sarà? L'Uefa, che governa il calcio In Europa, è stata durissima col dirigenti della federazione iberica: se non risolvete il problema subirete una severa sanzione, non organizzerete finali di coppa per almeno tre anni, ha minacciato. L'Italia, ovviamente, è il Paese più colpito dall'eventuale mancata trasmissione della gara. L'attesa sta toccando vertici straordinari: a Milano le richieste dì ferie dei lavoratori non sì contano; a Roma il Consiglio comunale è stato anticipato alle 10,30 dl stamani; a Erma il Consiglio provinciale è stato rinviato a sabato; davanti ai teleschermi sono (erano?) attesi 22-25 milioni di clienti. La Rai s'è mossa con celerità per sopperire allo sciopero della consorella. I suoi dirigenti si sono detti pronti a inviare a Barcellona una squadra speciale con un pullman attrezzato pur di assicurare la trasmissione, e hanno anche sollecitato la tivù france- se a tenere all'erta tecnici e operatori di Marsiglia. La Fininvest sarebbe disposta a pagare una grossissima cifra per ottenere l'esclusiva dell'avvenimento: «Ma non possiamo neppure farci avanti — afferma Galliani — perché l'incontro è di proprietà dell'Eurovisione'. Nella serata di ieri si era diffusa la voce che i dipendenti della televisione catalana (piccola emittente a carattere regionale) potessero sostituire i colleghl In sciopero: sarebbe poi toccato alla Rai irradiare in tutto 11 mondo il segnale di MilanSteaua. L'ipotesi è rientrata velocemente per il timore di picchettaggi e, soprattutto, di rappresaglie da parte dei lavoratori della Tve. Le forze dell'ordine temono incidenti, magari con lo zampino del movimento basco che, nei giorni scorsi, ha preannunciato violente manovre. E anche per questo motivo la Guardia Ci vii impegnerà stasera non meno di 2500 uomi¬ ni, un record da queste parti. A tarda ora s'è aperto uno spiraglio su iniziativa della televisione spagnola che ha prospettato alle commissioni sindacali l'ipotesi di riprendere la gara e di inviare il segnale solo all'estero per tenere fede all'impegno assunto con l'Eurovisione. La risposta è attesa in mattinata. Il giallo ci tocca da vicino, al di là anche della partitissima di stasera. Cosa succederebbe se un fatto analogo dovesse verificarsi durante Italia 90? Basterà l'annunciata tregua sindacale per evitare figuracce del genere? In questo clima di tensione s'è dipanata la vigìlia della finale che può regalare la terza Coppa dei Campioni al Milan. Per l'Italia si tratterebbe del sesto successo: l'ultimo risale all'infausta serata di Bruxelles dove un rigore dì Platini piegò 11 Liverpool in uno degli appuntamenti più dolorosi dello sport. Filippo Grassia
Persone citate: Filippo Grassia, Galliani, Luis Solarla
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