Contanti addio, si paga con il chip

Contanti addio, si paga con il chip Nuovo esperimento di moneta elettronica in tre città della Gran Bretagna Contanti addio, si paga con il chip Un consorzio di banche ha messo a punto un sistema compatibile con qualsiasi carta di credito - Terminali standard sostituiranno i numerosi modelli oggi usati - L'obiettivo: una rete nazionale che dovrebbe eliminare banconote e assegni FINÀNCIAL TIMES LONDRA — Dalla prossima estate i consumatori di tre città inglesi potranno pagare i loro acquisti senza denaro contante ma usando un sistema sviluppato dalla EftPos UK, una società finanziata da 12 banche sotto il patrocinio della Banca di Inghilterra. L'obiettivo è di istituire una rete nazionale che sia sicura ed utilizzi apparecchi standard, cioè in cui lo stesso terminale possa accettare tutte le carte magnetiche, invece dei numerosi e diversi terminali impiegati oggi. I 115 miliardi di lire spesi per questo progetto si sommano ai miliardi che le banche hanno già investito per il proprio servizio EftPos (trasferimento elettronico dei pagamenti dai punti vendita). Ma il consorzio EftPos necessita della collaborazione dei negozianti che sono alquanto restii ad aderire. Infatti, essi sostengono che il sistema serve ad accrescere i profitti delle banche piuttosto che ad agevolare i loro commerci. Ecco le loro principali obiezioni: • E' necessario affittare o acquistare un altro terminale dedicato a EftPos UK. • EftPos richiede l'identificazione dell'acquirente tramite il numero personale. Per i negozianti è più sicuro e semplice verificare l'autenticità della firma. •Il sistema è collegato «on-line» e ciò significa che ogni operazione deve ricevere l'autorizzazione dal computer centrale via linea telefonica. I commercianti preferirebbero un sistema di ad- debito più economico ed indipendente, dove le transazioni vengono registrate e inviate alla banca tutte insieme durante la notte. EftPos e i suoi aderenti rispondono che per ora si è ad una fase sperimentale e in futuro molti parametri non verranno inseriti nel servizio nazionale. Le banche ritengono indispensabile utilizzare un numero per l'identificazione per poter estendere l'uso del sistema anche a punti vendita privi di assistenza, come i distributori di benzina. Per quanto riguarda i costi di installazione, secondo le banche, benché nella fase sperimentale sia necessario avere un altro terminale, in futuro sarà possibile trasformare gli apparecchi già esistenti. La prova prevede l'installazione di 2 mila terminali nei negozi di Edimburgo, Leeds e Southampton. Ma. fino ad oggi, hanno aderito soltanto 300 punti vendita. Con il sistema EftPos UK la carta magnetica è letta dal terminale e le informazioni sono inviate attraverso la linea telefonica al calcolatore centrale del consorzio. Per proteggere la rete dalle frodi viene usato un codice crittografico, il Rsa, che rende i dati illeggibili prima che vengano trasmessi. Il computer autorizza l'operazione inviando un messaggio al negozio. Infine, dà istruzioni al calcolatore della banca dell'acquirente per l'addebito e a quella del commerciante per l'ac¬ credito. L'addebito non è immediato, ma avviene dopo tre giorni, come per un normale assegno. Comunque, le banche si rendono conto cue. non appena il servizio sarà in pieno funzionamento, aumenteranno le pressioni da parte dei negozianti per ridurre il tempo d'attesa tra la vendita e l'accredito. Stuart Leadill, tesoriere del gruppo W.H. Smith che ha aderito all'esperimento distribuendo 60 terminali nei suoi punti vendita, sostiene che "la maggior parte dei benefici va alle banche. Mentre i commercianti devono riorganizzarsi e addestrare il personale all'uso del nuovo sistema. Se EftPos farà diminuire i costi per le banche, è giusto che anche i negozianti godano di parte dei benefici". Con EftPos UK si potranno usare circa 40 milioni di carte rilasciate da diverse istituzioni. Alcune vecchie carte però non funzioneranno e do- vranno essere sostituite dagli istituti. Il periodo di prova durerà circa un anno. Dopo, il progetto sarà esteso a tutto il Paese. Entro la prossima estate, le banche dovranno decidere se integrare il loro sistema EftPos, come lo Switch sviluppato dalla National Westminster Bank, dalla Midland Bank e dalla Royal Bank of Scotland, con la rete nazionale. La maggior parte degli istituti non si è ancora pronunciata. Un'eccezione e rappresentata dalla Clydesdale Bank, con sede principale a Glasgow. Robin Reed, direttore del progetto EftPos UK per questa banca, ha dichiarato che l'obiettivo è di unificare il loro EftPos con quello nazionale non appena sarà completamente operativo. Altre banche sono molto più caute nel rilevare i loro piani. Un fattore determinante sarà il successo che otterranno con i loro EftPos. Il servizio Switch ha ricevuto la scorsa settimana una grossa spinta dall'adesione della Bank of Scotland. Switch è un sistema «off-line» e perciò con minori spese di esercizio dell'Eft-Pos UK. Ed è anche molto diffuso. Sainsbury ha dichiarato che circa il 10' \ dei pagamenti nei suoi negozi avviene attraverso transazioni con Switch. Nonostante le riserve dei negozianti sul nuovo sistema. Leadill è convinto del successo a lungo termine del servizio EftPos UK per i futuri acquisti senza denaro contante. «Tutti approvano l'idea di un servizio EftPos nazionale. E questo non è altro che favorire il progresso». Delia Bradshaw

Persone citate: Delia Bradshaw, Robin Reed, Sainsbury, Stuart Leadill

Luoghi citati: Edimburgo, Glasgow, Gran Bretagna, Leeds, Londra, Southampton