Li, l'ascesa del falco

Li, l'ascesa del falco Li, l'ascesa del falco Gli studenti, che coprono di insulti Li Peng, esibiscono manifesti che inneggiano al suo padre adottivo, Chou En-Lai. E il mandarino rosso, maestro nell'arte della diplomazia, non avrebbe certo approvato la decisione di usare il pugno di ferro contro i ragazzi della Tienarmieri. Ma Li Peng, da quando nell'82 ha iniziato una carriera folgorante al vertice della Cina, è rimasto fedele al ruolo di supremo garante dell'ortodossia socialista che gli ha consentito di salire fino alle soglie del trono di Deng. La sua storia personale sembra una edificante telenovela della mitologia comunista, n padre, militante rivoluzionario, quando Li aveva tre anni, fu ucciso dai soldati di Chiang Kai-Shek. Chou En-Lai, commosso dalla sorte di questo piccolo orfano della rivoluzione, lo adottò proteggendolo nelle tempeste della guerra e del maoismo. Ingegnere, (studente modello di un corso di perfezionamento in Urss negli anni in cui tra i due fratelli del comunismo non era ancora scoppiata la guerra), poi direttore di una fabbrica, sembrava avviato a una tranquilla carriera di tecnico. Ma fu proprio a questi tecnocrati, poco attenti alla ideologia e sensibili invece alle cifre e ai bilanci, che Deng fece appello per le sue quattro modernizzazioni. Così Li, all'inizio degli Anni Ottanta, ha fatto irruzione sulla scena politica. Dopo un breve apprendistato come ministro dell'Energia, è salito fino alla carica di primo ministro e al Politbjuro incaricato di gestire l'eredità gravosa di Deng. Stratega del disgelo con l'Urss, Li Peng è stato adottato dall'ala conservatrice. La fama di falco se l'è costruita proprio a spese degli studenti, dirigendo come supervisore dell'Educazione, la normalizzazione nelle università dopo i primi moti studenteschi dell'86. Sabato, per annunciare in tv la legge marziale, Li ha abbandonato giacca e cravatta occidentali e reindossato la divisa di Mao: un segno dei tempi. Li Peng

Persone citate: Chou, Chou En-lai, Ingegnere, Mao

Luoghi citati: Cina, Urss