Figurativi di fine secolo di Furio Colombo

Quel dolce racconto d'una fuga in Egitto Quel dolce racconto d'una fuga in Egitto Io credo che per molti la presentazione della Fuga in Egitto di Max Pellegrini a Milano apparirà come una rivelazione. Max Pellegrini è giovane, ma esisteva come pittore prima di adesso. E se il grande merito di Philippe Daverio è stato d'averlo indotto a mostrare alcune sue opere al grande pubblico, credo che rimbalzerà la domanda: dov'era prima? Come ho fatto a non conoscerlo? Mettetevi davanti a uno dei quadri esposti e vi accorgete che niente in quei racconti dolci e belli ( ma anche arguti e sapienti) che sono la sua pittura, niente è nato ieri. E' la pittura di qualcuno che vive da tempo, interiormente, nei suoi quadri e che nei suoi quadri rivela appena una parte del mondo che lo muove. Lo dice lo stile maturo e sereno, di piena conquista, lo stato di grazia con cui doma le sue immagini. Lo dice il rapporto fra il concetto e la figura, che mostra ogni vo'ta una nascita limpida, un modo di comunicare pieno, realizzato, che ha superato da molto la difficoltà che si instaura sempre, al principio, fra una idea e la sua immagine, nel mondo di un nuovo pittore. Max Pellegrini è nuovo alla vita delle grandi gallerie internazionali. Ed è nuovo in quello stato di felicità che gli viene, io credo, dall'avere preso possesso così pieno e sicuro di splendide immagini. Ma non è nuovo nel suo lavoro, che dura, festoso e faticoso, da anni, e stupisce che possa essere così lento il percorso fra uno smagliante punto di ispirazione e tutti noi, a cui quelle immagini sono destinate. Perché un carattere ben visibile della sua arte è uno stato di strana armonia fra la solitudine anche aspra, che quelle immagini ha fatto nascere, con un segno tanto stupefacente, e lo stato di lieve euforia, di piacere della vita abitata, che quelle immagini sono destinate a creare per chi vi giunga vicino e possa abitare con esse. Dunque anche quelli di noi che hanno avuto il privilegio di conoscere Max Pellegrini prima della meritata e necessaria notorietà di adesso sentono che, con questa iniziativa di Daverio, con la caduta delle esitazioni dell'autore, qualcosa di buono è avvenuto per la pittura italiana. E' come se si fosse esteso U suo territorio. O si fosse aggiunta una nuova stagione. E' una festa. Furio Colombo

Persone citate: Max Pellegrini, Philippe Daverio

Luoghi citati: Daverio, Egitto, Milano